Текст песни La solita predica - Cochi e Renato
Uno,
due,
tre
La
Pepina
la
fa
il
caffè,
ecco
Uno,
due,
tre
La
Pepina
la
fa
il
caffè,
ecco
One,
two,
three
La
Pepina
la
fa
il
coffe,
centius
One,
two,
three
La
Pepina
la
fa
il
coffe,
centius
Un,
dos,
tres
La
Pepina
la
fa
l'espress,
muchos
Un,
dos,
tres
La
Pepina
la
fa
l'espress,
muchos
Arimortis
et
semper
insorgentis
peccatis
tuis
Mamma
comanda,
picciotto
va
e
fa
Arimortis
Nel
primo
ministero
Gaudioso
e
generoso
Non
s'è
mai
visto
un
povero
Che
fosse
veramente
un
povero
Chel
se
gestava
li
scarpis
labbrati
de
perlù
Cui
s'oden
tuni
Mentre
s'è
visto
che
girava
intorno
ai
trujuni
Cosa
impossibile
in
quanto
senza
un
soldo
Povero
signore
peccatis
tuis
Domine
non
sunt
dignus
et
mani
et
semper
E
chel
se
gestava
i
maiuni
Ma
senza
i
diduni
E
non
s'è
mai
visto
un
povero
Che
fosse
veramente
un
povero
Insorgentis
esuberantis
et
non
deprimentis
Nel
terzo
giro
ne
dell'alto
dei
cieli
Con
senza
i
maruni
Con
senza
i
pistuni
Che
sciopa
i
copertuni
Raccomandate
a
vos
et
mani
et
semper
Pregate
In
piedi
I
figli
degli
operai
Nascono
sotto
i
cavoli
Ed
hanno
il
moccio
al
naso
E
sono
brutti,
magri,
denutriti
E
un
po'
rompicoglioni
Seduti
Grazie
Nel
gioco
delle
coppie
Non
s'è
mai
visto
un
povero
Dico
una
volta
un
povero
Che
fosse
veramente
un
povero
Insorgentis
peccatis
tuis
revolveratis
Uscire
da
un
locale
notturno
A
notte
inoltrata
Con
una
pelliccia
di
lupo
disgraziato
E
a
tardissima
ora
con
Barbara
Bouchet
Sminuendo
il
profitto
del
lavoro
Del
giorno
dopo
nella
sua
bellissima
fabbrica
Disgraziato
e
causa
della
disgrazia
nostra
Sempre
nel
gioco
delle
coppie
Non
s'è
mai
visto
un
povero
Dico
una
volta
un
povero
Che
fosse
veramente
un
povero
Legato
ad
una
storia
d'amore
Da
vivere
davanti
ad
un
obiettivo
cinematografico
Resurgentis
fletchis
prorompentis
et
abbagliantisi
Un
povero
legato
ad
una
storia
d'amore
e
di
sesso
Con
Lucia
Battisti
o
a
sua
santissima
e
serenissima
altezza
Gracia
Chellidi
Monaco
detta
Ranieri
Caramente
legata
alla
nostra
indimenticabile
destra
nazionale
Pregate
In
piedi
I
figli
degli
impiegati
Nascono
tra
le
rose
E
sono
belli
e
strani
E
un
po'
emaciati
Belli,
nutrienti
e
tutti
a
strisce
nere
O
bianconere
Seduti
Grazie
Ho...
(Sì,
continua)
Ho
mangiato
la
banana
del
mio
capitano
Chi
è
il
tuo
capitano?
Ehm...
Raimondo
Din
zeo
Sì,
e
poi?
Ho
desiderato
di
fare
il
giro
di
Piazza
Stuparic
in
taxi
Quante
volte?
Questo
l'ho
desiderato,
questo...
tre,
tre
volte
Sì,
sì,
e
poi?
Durante
la
Sei
giorni,
al
terzo
Passaggio
della
gara
all'americana
(Sì)
Mi
sono
cagato
addosso
Mmmh,
quante
volte?
Questo
l'ho
fatto
tre,
tre
volte
Sì,
e
poi?
Sempre
durante
la
Sei
giorni,
dopo
aver
dato
una
Manata
in
culo
al
mio
capitano,
Scoppo
Fuga
(Sì)
Mi...
mi
sono
innamorato
di
Zan
Degù
Quante
volte?
Questo...
tre
Sì,
nient'altro?
Non
ricordo
altro
Per
penitenza,
farai
l'autostrada
Milano-Torino
contromano,
bendato
Vai
pure
Grazie,
grazie,
grazie
Ein,
zwei,
drei
La
Peppina,
la
lüstra
i
kaj,
bitte
Ein,
zwei,
drei
La
Peppina,
la
lüstra
i
kaj,
bitte
Un,
deux,
trois
La
Peppina,
la
gare
de
fa,
merde
È
francese
Un,
deux,
trois
La
Peppina,
la
gare
de
fa,
merde
È
francese
E
infine,
non
s'è
mai
visto
un
povero,
illuminanti
Speccati
stuis,
sempre
nel
gioco
delle
coppie
Giovani
perfidi,
imbarbi,
senza
capelli
alla
Umberto
Domine
remember
semper
Ma
quei
capeluni,
lunghi
fino
ai
genugiuni,
disgraziati
lazaruni
Sporchi
e
attenti
alle
piattole
e
alla
tremenda
piaga
Celtica
che
mi
è
costata
ben
quarantamila
lire
di
antibiotici
Maledetti
lazaruni
e
poveri
Sempre
pronti
alla
masturbazione,
alla
sporca
soddisfazione
All'insonnia,
alla
cieca
e
stupida
Conversazione
davanti
a
un
bicier
de
vin
Tipico
dei
poveri,
sporco
e
degradante
Tipico
di
voi
disgraziati
e
poveri
Troppo
poveri
per
aspirare
all'eminentissimo
Del
più
alto
dei
cieli
per
la
nostra
vita
eterna
Amen,
pregate
In
piedi
I
figli
degli
industriali
Li
portano
le
cicogne
E
sono
grandi
e
grossi
Eleganti
con
la
moto
Kawasaki
Han
dei
capelli
a
spazzola
E
il
sedere
color
kaki
E
gli
occhi
sempre
azzurri
Ne
fanno
di
tutti
i
colori
Odiano
il
rosso
Tengono
nascosto
l'olio
d'oliva
in
Svizzera
La
vicina
confederazione
elvetica,
nascondente
i
poveri
Sporchi,
nelle
fabbriche
e
che
ci
ha
Sempre
insegnato
a
saltare
il
fosso
Amen
Seduti
Grazie
Vieni,
Ricciolone
Mmmh
Da
quanto
tempo?
Eh,
saranno
tre
minuti
Sì,
che
cosa
hai
fatto?
Ne
ho
combinate
di
tutti
i
colori
Sentiamo
Sei
anni
fa,
durante
il
processo
alla
Tappa
(Sì)
Ho
cercato
di
baciare
Sergio
Zavoli
Quante
volte?
Tre
volte
Sì,
e
poi?
Sempre
sei
anni
fa,
durante
un
esaurimento
nervoso
(Sì)
Ho
fatto
la
Trevalli
varesina
in
Vespa
Quante
volte?
Questo?
Ehm...
tre,
tre
volte
Sì,
sì,
e
poi?
Durante
un'intervista
alla
televisione
(Sì,
Ricciolone)
Mi
sono
dimenticato
di
ringraziare
il
mio
patron
(Sì)
Che
sempre
tanto
ha
fatto
(Sì)
E
sempre
tanto
farà
per
lo
sviluppo
del
ciclismo
agonistico
in
Zambia
Sì,
e
poi?
Un
giorno,
mentre
attraversavo
le
strisce
pedonali,
una
Mercedes
M'ha
investito
e
io
gli
ho
rovinato
tutta
la
mascherina
Ma
devi
stare
più
attento
Ammetto
di
aver
sbagliato
Sì,
e
poi?
Un
giorno
ho
sognato
che
il
medico
della
squadra
Anziché
darmi
la
bomba
che
a
me
mi
fa
diventare
matto
(Sì)
Mi
ha
regalato
quattro
Golia
e
un
panettone
per
i
miei
bambini
Sì,
sì,
e
poi?
Durante
la
Parigi-Roubaix
mi
s-mo...
Sì,
coraggio
Ricciolone,
su
Mo...
mmmh
Ti
sei?
Mi
sono
masturbato
Quante
volte?
Ehm...
trenta
Nient'altro?
Non
ricordo
altro
Per
penitenza,
berrai
quattro
bottiglioni
di
Vov
Grazie,
grazie
Vai
pure
E
fu
così
che
di
là
da
venire,
nel
regno
dei
cieli
Entreranno
solo
e
solamente
quelli
che
dico
io
Per
quel
signore
che
c'ha
le
denti
Perché
le
razze
non
si
immastardiscano
E
le
urne
riceventi
quotidianamente
il
grano
per
le
nostre
povere
Mense
non
si
debbano
riempire
della
schifosa
gine
delle
mille
lire
Che
fan
schini
solo
a
toccarle
Poche,
sempre
troppo
poche,
date
da
voi,
voi
poveri
Per
cui
rimangano
chiusi
nelle
loro
meschine
dimore
Che
si
mangino
i
loro
stupidi
e
schifosi
Maccheruni
senza
rompere
i
cuiuni
a
noi
A
noi?
A
noi!
E
allora
i
poveri
resteranno
sempre
chiusi
in
casa
E
i
ricchi
andranno
in
ferie
E
allora
anche
i
poveri
andranno
in
ferie
E
i
ricchi
si
metteranno
a
ridere
E
allora
i
poveri
andranno
a
Cesenatico
E
i
ricchi
a
Marrakech
E
allora
anche
i
poveri
andranno
a
Marrakech
E
i
ricchi
andranno
in
Kenya
a
fare
il
safari
E
anche
i
poveri
andranno
in
Kenya,
cercando
Di
farsi
sparare
nel
culo
il
meno
possibile
E
allora
i
ricchi
andranno
a
fare
il
giro
del
mondo
E
allora
i
poveri
si
metteranno
a
piangere
E
i
ricchi,
con
molta
bontà,
rassegnazione
ed
umiltà
Aspetteranno
che
questi
stracciapalle
la
smettano
di
piangere
E
decideranno
di
far
fare
il
giro
del
mondo
anche
ai
poveri
Grazie
A
calci
nel
culo!
Ecco
E
allora
i
poveri
dissero:
"Se
esistono
i
ricchi
vuol
dire
che
I
ricchi
ci
saranno
sempre
e
ci
saranno
sempre
anche
i
poveri"
Ecco
E
i
ricchi
decideranno
di
vestirsi
da
poveri.
Si
faranno
crescere
I
capelli,
i
baffi,
la
barba,
i
peli
sotto
le
ascelle.
Si
Vestiranno
coi
blue
jeans,
con
i
maglioni
slavati,
gli
zoccoli
di
Legno
anche
di
sera,
la
biro
nel
taschino
e
il
lutto
sul
braccio
Альбом
Collection: Cochi & Renato [Il poeta e il contadino & E la vita, la vita]
дата релиза
24-01-2012
1 Canzone intelligente
2 La cosa
3 Gli indiani
4 Siamo ancora in tempo
5 La gallina
6 A me mi piace il mare
7 Il reduce
8 Il piantatore di pellame
9 El porompompero
10 Come porti i capelli bella bionda
11 La solita predica
12 E gira il mondo
13 E, la vita la vita
14 Supermarket
15 Mamma vado a Voghera
16 O' mangià el pes
17 La tanghera
18 Il bonzo
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