Lyrics and translation Francesco Guccini - Canzone Delle Osterie Di Fuori Porta (1996 Digital Remaster)

Canzone Delle Osterie Di Fuori Porta (1996 Digital Remaster)

Sono ancora aperte come un tempo le osterie di fuori porta
Ma la gente che ci andava a bere fuori o dentro è tutta morta
Qualcuno è andato per età, qualcuno perché già dottore
E insegue una maturità, si è sposato, fa carriera ed è una morte un po' peggiore

Cadon come foglie o gli ubriachi sulle strade che hanno scelto
Delle rabbie antiche non rimane che una frase o qualche gesto
Non so se scusano il passato per giovinezza o per errore
Non so se ancora desto in loro, se m'incontrano per forza, la curiosità o il timore

Io ora mi alzo tardi tutti i giorni, tiro sempre a far mattino
Le carte poi il caffè della stazione per neutralizzare il vino
Ma non ho scuse da portare, non dico più d'esser poeta
Non ho utopie da realizzare, stare a letto il giorno dopo è forse l'unica mia meta

Si alza sempre lenta come un tempo l'alba magica in collina
Ma non provo più quando la guardo quello che provavo prima
Ladri e profeti di futuro mi hanno portato via parecchio
Il giorno è sempre un po' più oscuro, sarà forse perché è storia, sarà forse perché invecchio

Ma le strade sono piene di una rabbia che ogni giorno urla più forte
Son caduti i fiori e hanno lasciato solo simboli di morte

Dimmi se son da lapidare se mi nascondo sempre più
Ma ognuno ha la sua pietra pronta e la prima, non negare, me la tireresti tu

Sono più famoso che in quel tempo quando tu mi conoscevi
Non più amici, ho un pubblico che ascolta le canzoni in cui credevi

E forse ridono di me, ma in fondo ho la coscienza pura
Non rider tu se dico questo, ride chi ha nel cuore l'odio e nella mente la paura

Ma non devi credere che questo abbia cambiato la mia vita
È una cosa piccola di ieri che domani è già finita
Son sempre qui a vivermi addosso, ho dai miei giorni quanto basta
Ho dalla gloria quel che posso, cioè qualcosa che andrà presto, quasi come i soldi in tasca

Non lo crederesti ho quasi chiuso tutti gli usci all'avventura
Non perché metterò la testa a posto, ma per noia o per paura

Non passo notti disperate su quel che ho fatto o quel che ho avuto
Le cose andate sono andate ed ho per unico rimorso le occasioni che ho perduto

The Song of the Roadside Taverns (1996 Digital Remaster)

The roadside taverns are still open like before
But the people who used to drink outside or inside are all dead
Some have gone to age, some because they were already doctors
And they pursue a maturity, they got married, they made a career and it's a slightly worse death

They fall like leaves or drunks on the roads they have chosen
Of the old rages, only a sentence or a gesture remains
I don't know if they excuse the past for youth or for error
I don't know if they are still awake in them, if they meet me by force, curiosity or fear

I now get up late every day, I always try to make it to the morning
Then the cards then the coffee of the station to neutralize the wine
But I have no excuses to bring, I no longer say I'm a poet
I have no utopias to realize, staying in bed the next day is perhaps my only goal

The magical dawn rises slowly as always on the hill
But I don't feel what I used to when I look at it
Thieves and prophets of the future have taken a lot from me
The day is always a little darker, maybe it's because it's history, maybe it's because I'm getting old

But the streets are filled with a rage that screams louder every day
The flowers have fallen and have left only symbols of death

Tell me if I should be stoned if I hide more and more
But everyone has their stone ready and the first, don't deny it, you would throw it at me

I am more famous than in that time when you knew me
No longer friends, I have an audience that listens to the songs you believed in

And maybe they laugh at me, but deep down I have a clear conscience
Don't laugh at me if I say this, laughs he who has hatred in his heart and fear in his mind

But you shouldn't think that this has changed my life
It's a small thing of yesterday that will be over tomorrow
I'm still here living on myself, I have enough from my days
I get what I can from glory, that is, something that will soon be gone, almost like the money in my pocket

You wouldn't believe it, I've almost closed all the doors to adventure
Not because I'll settle down, but out of boredom or fear

I don't spend desperate nights on what I've done or what I've had
Things gone are gone and my only regret is the opportunities I missed