Lyrics and translation Premiata Forneria Marconi (PFM) - Un Giudice

Un Giudice

Cosa vuol dire avere
Un metro e mezzo di statura
Ve lo rivelan gli occhi
E le battute della gente
O la curiosità di una ragazza irriverente
Che vi avvicina solo
Per un suo dubbio impertinente
Vuole scoprir s′è vero
Quanto si dice intorno ai nani
Che siano i più forniti
Nella virtù meno apparente
Fra tutte le virtù la più indecente

Passano gli anni i mesi
E se li conti anche i minuti
È triste trovarsi adulti e senza essere cresciuti
La maldicenza insiste
Batte la lingua sul tamburo
Fino a dire che un nano è una carogna di sicuro
Perché ha il cuore troppo, troppo vicino al buco del culo

Fu nelle notti insonni
Vegliate al lume del rancore
Che preparai gli esami
Diventai procuratore
Per imboccar la strada che dalle panche di una cattedrale
Porta alla sacrestia quindi alla cattedra di un tribunale
Giudice finalmente, arbitro in terra del bene del male

E allora la mia statura non dispensò più buonumore
A chi alla sbarra in piedi mi diceva "Vostro Onore"
E di affidarli al boia fu un piacere del tutto mio
Prima di genuflettermi nell'ora dell′addio
Non conoscendo affatto la statura di Dio

A Judge

What does it mean to have
A yard and a half of stature
Your eyes and the jokes of people
Reveal it to you
Or the curiosity of a cheeky girl
Who approaches you only
For an impertinent doubt of hers
She wants to discover whether
It's true what is said about dwarves
That they are the most well-equipped
In the least apparent virtue
Among all virtues the most indecent

Years and months go by
And if you count the minutes too
It's sad to find oneself grown up but not having grown
Slander insists,
Beating its tongue on the drum
To the point of saying that a dwarf is a rogue for sure
Because his heart is too close to his asshole

It was during sleepless nights
Watched over by the glimmer of rancor
That I prepared the exams
I became a prosecutor
To set off on the path that from the benches of a cathedral
Takes you to the sacristy and then to the chair of a tribunal
Judge finally, earthly arbitrator of good and evil

And so my stature no longer brought joy
To those who standing at the bar said to me "Your Honor"
And it was my own pleasure to hand them over to the executioner
Before genuflecting at the hour of departure
Not knowing the stature of God at all