Paroles et traduction Cisco feat. Massimo Giuntini - Il mio posto

Il mio posto

La mia casa gioca a fare la città
Come una bimba con i trucchi di sua madre
Ha gli occhi rossi di fatica per l'età
Ed ha labbra che non si lasciano baciare
C'è una strada in cui non passa mai nessuno
Dove il silenzio gioca a carte con il buio
In cui ho scritto ancora "T'amo" sopra un muro
In cui ho scritto "T'amo" sopra un muro

Il mio paese offre un banchetto ai suoi pazzi
Perché i ribelli cercan sempre di scappare
E noi che abbiamo sogni grandi, occhi bassi
Ci diranno che la lotta è da evitare
C'è un quartiere dove il sole batte sempre troppo poco
E i ragazzi per le strade sono me vent'anni dopo
In cui ho dimenticato le regole del gioco
Ma so che questo è ancora il mio posto

La mia terra ha la pelle contadina
Ed impreca, urla, prega in dialetto
Si mette in ghingheri per farsi più carina
Ma poi esce alla sera con l'elmetto
Se la guardi ad uno specchio vedi solo il tuo riflesso
E la senti strimpellare per la strada o in un parcheggio
Mi scivola di mano come lo scorrere del tempo
Ma mi guarda innamorata mentre invecchio

Il mio paese scrive ancora poesie
Mentre in fila in tangenziale alla mattina
Sui tovaglioli sporchi delle osterie
Come il buon vino appena uscito di cantina
Ho visto stelle cadenti da sopra un cavalcavia
Fino a perdita di vista seguendone la scia
Ho in tasca le sue lettere ricche di utopie
Ed ha la stessa mia calligrafia

La mia casa ha la terra sotto le unghie
Ed il rossetto intonato alla cintura
Porta collane, anelli e gonne lunghe
E fa sogni fuori dalla sua misura
Ha lo sguardo dell'autunno un po' triste quando parto
Ti abbandona col sorriso, ti saluta con lo sguardo
Mi accompagna dolcemente con me sempre al mio fianco
Pronta sempre ad abbracciarmi quando torno

My Place

My home plays as a city
Like a little girl with the makeup of her mother
With red eyes of fatigue for its age
And with lips that don't let me kiss them
There is a street where no one ever passes
Where silence plays card games with the darkness
Where I, again, wrote I love you on a wall
Where I, again, wrote I love you on a wall

My village offers a banquet to its crazy people
Because the rebels always try to run away
And we who have big dreams, low eyes
Will be told that the fight is to be avoided
There is a neighborhood where the sun always shines too little
And the boys in the streets are me in twenty years time
Where I forgot the rules of the game
But I know that this is still my place

My land has the skin of a peasant girl
And she swears, screams, prays in dialect
She puts on her finery to become prettier
But then she goes out at night with her helmet
If you look at her in a mirror you only see your reflection
And you hear her strumming in the street or in a parking lot
She slips from my hand like the passing of time
But she looks at me in love as I age

My village still writes poetry
While in line on the ring road in the morning
On the dirty napkins of the trattorias
Like the good wine just out of the cellar
I saw shooting stars from above a flyover
To the point of losing sight while following their trail
I have in my pocket her letters full of utopias
And she has the same handwriting as me

My home has dirt under its fingernails
And lipstick matching its belt
It wears necklaces, rings and long skirts
And has dreams outside of its means
It has the somewhat sad gaze of autumn when I leave
She leaves you with a smile, greets you with her gaze
She accompanies me, gently, with me always by my side
Always ready to embrace me when I return