Paroles et traduction Francesco Guccini - Scirocco - Live

Scirocco - Live

Ricordi le strade erano piene di quel lucido scirocco
Che trasforma la realtà abusata e la rende irreale,
Sembravano alzarsi le torri in un largo gesto barocco
E in via dei Giudei volavan velieri come in un porto canale.
Tu dietro al vetro di un bar impersonale,
Seduto a un tavolo da poeta francese,
Con la tua solita faccia aperta ai dubbi
E un po' di rosso routine dentro al bicchiere:
Pensai di entrare per stare assieme a bere
E a chiaccherare di nubi.

Ma lei arrivò affrettata danzando nella rosa
Di un abito di percalle che le fasciava i fianchi
E cominciò a parlare ed ordinò qualcosa,
Mentre nel cielo rinnovato correvano le nubi a branchi
E le lacrime si aggiunsero al latte di quel tè
E le mani disegnavano sogni e certezze,
Ma io sapevo come ti sentivi schiacciato
Fra lei e quell' altra che non sapevi lasciare,
Tra i tuoi due figli e l' una e l' altra morale
Come sembravi inchiodato.

Lei si alzò con un gesto finale,
Poi andò via senza voltarsi indietro
Mentre quel vento la riempiva
Di ricordi impossibili,
Di confusione e immagini.

Lui restò come chi non sa proprio cosa fare
Cercando ancora chissà quale soluzione,
Ma è meglio poi un giorno solo da ricordare
Che ricadere in una nuova realtà sempre identica.

Ora non so davvero dove lei sia finita,
Se ha partorito un figlio o come inventa le sere,
Lui abita da solo e divide la vita
Tra il lavoro, versi inutili e la routine d' un bicchiere:
Soffiasse davvero quel vento di scirocco
E arrivasse ogni giorno per spingerci a guardare
Dietro alla faccia abusata delle cose,
Nei labirinti oscuri della case,
Dietro allo specchio segreto d' ogni viso,
Dentro di noi.

Scirocco - Live

You remember when the streets were filled with that shining scirocco
Which transforms abused reality and makes it surreal,
The towers seemed to rise in a broad, baroque gesture
And in via dei Giudei, sailboats flew like in a canal harbor.
You, behind the glass of an impersonal bar,
Seated at a table like a French poet,
With your face, always open to doubts,
And a little bit of routine red inside your glass:
I thought of coming in to have a drink with you
And to chat about the clouds.

But she arrived in a hurry, dancing in the pink
Of a percale dress that wrapped around her hips
And she began to talk and ordered something,
While in the renewed sky, clouds ran in flocks
And tears were added to the milk in that tea
And the hands drew dreams and certainties,
But I knew how crushed you felt
Between her and the other one you didn't know how to leave,
Between your two children and her, and the other morality
How nailed down you seemed.

She got up with a final gesture,
Then she left without looking back
While that wind filled her
With impossible memories,
Confusion and images.

He stayed there like someone who doesn't know what to do
Still looking for some unknown solution,
But it's better to have just one day to remember
Than to fall back into a new, always identical reality.

Now I really don't know where she ended up,
If she has given birth to a child or how she invents her evenings,
He lives alone and divides his life
Between work, useless verses and the routine of a glass:
If that scirocco wind were really blowing
And came every day to push us to look
Behind the abused face of things,
In the dark labyrinths of houses,
Behind the secret mirror of every face,
Inside us.