Flash - Giorgio Gaber traduction en anglais

Flash

Si comincia così
Dalle fotografie fatte alla stazione
In quelle macchinette
Si alza la tendina e ci si mette in posizione
Con gli occhi fermi davanti alle crocette

Flash! Flash! Flash!
Trecento lire
In un minuto quattro foto
Flash! flash! flash!
Trecento lire
In un minuto un depravato

Peccato, credevo di essere più luminoso
È tutta colpa delle macchinette
Mi ricordo anche la Patrizia, giovane
Tratti regolari, carina, 'flash assassina!
È così, Patrizia, si comincia così

Davanti agli sportelli
Di un ufficio postale, ti senti un po' impacciato
E ti guardano male
Io sono calmo, li ho contati, ne ho davanti nove
Una donna si insinua, le donne son più brave

Io sono calmo, però
La controllo con l'avambraccio
Tengo duro in silenzio
Lei mi odia, io la schiaccio
Aiuto, ce l'ha fatta, s'è insinuata
Maledetta, l'avrei ammazzata!

Meno male, si sono ribellati tutti
Ci si urta
Ci si spinge senza complimenti
Siamo impazziti, siamo furiosi, siamo stravolti
E più che giusto
Siamo assetati di documenti

E tu Patrizia, che faccia fai quando vai in un ufficio a chiedere una tessera?
Come fai? Non ti conosco
E Mauro, il tuo Mauro che va sempre in India
L'avrà dato anche lui l'esame della patente, in macchina con l'ingegnere
Sembra impossibile
E che faccia avrete quando pagherete le tasse?
C'è gente che non può pagare le tasse, non può fisicamente
Dovrebbero pensarci
Non importa, Patrizia, ormai ce le siamo fatte le fotografie, flash!

Ti ci abituerai
Ti ci abituerai
Si comincia sempre così
Da una fotografia
Ti servirà dovunque
L'avrai sempre presente
Fa già parte di te
Non puoi buttarla via

Non la puoi strappare
Non ci riesci,
è un essere uguale a te stesso
Che non conosci

E porterai a spasso
Un doppio di te
Una specie di morta venuta male
Con gli occhi in fuori
Una criminale che non ti lascia mai

Ti ci abituerai
Ti ci abituerai
Noi non faremo più
Nessuna resistenza

Noi che eravamo certi
Di non esser coinvolti
Ora si può contare
Sulla nostra presenza

Lo sai che siamo attesi
Alla mutua e all'igiene
Alle scuole, agli ospedali
Ai seggi elettorali

Lo sai che siamo attesi
Con le nostre carte
Coi timbri, i fogli, i registri
Coi certificati, le carte da bollo
Identificati da schede e da nastri
Siamo sommersi, siamo dentro fino al collo
Flash!

Flash

It all starts like this
With photos taken at the station
In those little booths
The curtain rises, and you get in position
With your eyes fixed on the crosshairs

Flash! Flash! Flash!
Three hundred lire
Four photos in a minute
Flash! Flash! Flash!
Three hundred lire
A deviant in a minute

Damn, I thought I was more radiant
It's all the fault of those machines
I also remember Patrizia, young
Regular features, pretty, 'murderous flash!'
That's how it is, Patrizia, it all starts like this

In front of the counters
Of a post office, you feel a bit awkward
And they look at you with disdain
I'm calm, I counted them, I have nine ahead of me
A woman cuts in, women are better at it

I'm calm, but
I control her with my forearm
I hold on silently
She hates me, I crush her
Help, she did it, she cut in
Damn her, I would have killed her!

Thank goodness, everyone rebelled
We bump into each other
We push without compliments
We're mad, we're furious, we're distraught
And more than rightly so
We're thirsty for documents

And you, Patrizia, what face do you make when you go to an office to ask for a card?
How do you do it? I don't know you
And Mauro, your Mauro who always goes to India
He must have taken the driving test too, in the car with the engineer
It seems impossible
And what face will you make when you pay taxes?
There are people who can't physically pay taxes
They should think about it
It doesn't matter, Patrizia, we've already taken our pictures, flash!

You'll get used to it
You'll get used to it
It always starts like this
With a photograph
You'll need it everywhere
You'll always have it in mind
It's already a part of you
You can't throw it away

You can't tear it up
You can't,
it's a being equal to yourself
That you don't know

And you'll carry around
A double of yourself
A kind of dead person gone wrong
With bulging eyes
A criminal who never leaves you

You'll get used to it
You'll get used to it
We won't put up
Any resistance anymore

We who were certain
Of not being involved
Now they can count
On our presence

You know we are expected
At the health insurance and hygiene departments
At schools, hospitals
At polling stations

You know we are expected
With our papers
With stamps, sheets, registers
With certificates, stamped paper
Identified by cards and ribbons
We are submerged, we are in it up to our necks
Flash!