Nomadi - La canzone del bambino nel vento (Auschwitz) - traduction des paroles en anglais

Paroles et traduction Nomadi - La canzone del bambino nel vento (Auschwitz)




La canzone del bambino nel vento (Auschwitz)
The Song of the Child in the Wind (Auschwitz)
Son morto con altri cento,
I died with a hundred others,
Son morto chr ero bambino,
I died as a child,
Passato per il camino
Passed through the chimney
E adesso sono nel vento
And now I am in the wind
E adesso sono nel vento
And now I am in the wind
Ad Auschwitz c′era la neve,
There was snow at Auschwitz,
Il fumo saliva lento
The smoke rose slowly
Nel freddo giorno d'inverno
On a cold winter's day
E adesso sono nel vento,
And now I am in the wind,
E adesso sono nel vento
And now I am in the wind
Ad Auschwitz tante persone,
There were many people at Auschwitz,
Ma un solo grande silenzio:
But only a great silence:
è strano non riesco ancora a sorridere qui nel vento,
It is strange that I still cannot smile here in the wind,
A sorridere qui nel vento...
To smile here in the wind...
Io chiedo come può l′uomo
I ask how can a man
Uccidere un suo fratello
Kill his brother
Eppure siamo a milioni
Yet we are millions
In polvere qui nel vento,
As dust here in the wind,
In polvere qui nel vento
As dust here in the wind
Ancora tuona il cannone
The cannon still thunders
Ancora non è contenta
The human beast is still not satisfied
Di sangue la bestia umana
With blood
E ancora ci porta il vento
And the wind still carries us
E ancora ci porta il vento
And the wind still carries us
Io chiedo quando sarà
I ask when will it be
Che l'uomo potrà imparare
That man can learn
A vivere senza ammazzare
To live without killing
E il vento si poserà
And the wind will rest
E il vento si poserà
And the wind will rest
Io chiedo quando sarà
I ask when will it be
Che l'uomo potrà imparare
That man can learn
A vivere senza ammazzare
To live without killing
E il vento si poserà
And the wind will rest
E il vento si poserà
And the wind will rest
E il vento si poserà...
And the wind will rest...





Writer(s): Francesco Guccini


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