Paroles et traduction VINICIO CAPOSSELA - Pioggia di novembre

Pioggia di novembre

E se, e ma
Mi pare sarà
Eppure non piove e nuvole
Non ne vedo di qua

È una striscia di cielo
Non diversa da prima
Solo freddo d'autunno
E bianco color di farina

Guardo sopra al sesto piano
Una goccia e poi un'altra si spiaccica in faccia
Fa un rumore di sveglia
Che tintinna sul ferro
Di una gronda lontana

E viene la pioggia a lavare
Le macchine in fila
Gli allarmi strillare
E bagna le aiuole spellate
Le multe stracciate
Il cielo dei bar

Sulla strada di pietra segnata
Come panforte di tagli e binari
Piove sulle varesine e gira gira
La giostra senza fine

Cade sopra i tram che passano lenti
Di ferro e di legno pazienti
Con un occhio solo
Buoni da guardare
Dinosauri in fila ad asciugare
Piove sui pensieri, dietro ai fanali
Delle tangenziali

E bagna nei cortili i gerani
Le nere ringhiere
Le lingue straniere
I viados di Gioia
La casba di Buenos Aires

Le edicole accese
Le borse e le spese
Piove sulle campane
Delle pievi romane
Sulle grazie sui ceri
Sui voti e sui desideri

Cade sopra i piedi dei bambini
Che ci sono ma non li vedi
Sugli ortomercati
Dentro i fabbricati

Sopra le collette di spicci e sigarette
Su uomini e su cani
E piove sulle urla dei villani

Sul cimitero monumentale
Sugli attacchini, sugli spazzini
Sulle chiese dei filippini
Sui tavolini dei baracchini

Sui gatti tristi dentro i cortili
Sulle collane degli abusivi
Sul padiglione degli infettivi
Sopra i germani dentro i navigli

Sui treni caldi dei pendolari
Sopra i silenzi dei tassinari
Sulle africane per mezzo ai viali
Sopra i parenti negli ospedali
E piove stasera anche sul chiuso della galera

E venga la pioggia a Novembre
A lavarmi i pensieri dal fango e dal mal

November Rain

And if, and but
I think it will be
Yet it doesn't rain and clouds
I don't see any here

It's a strip of sky
No different from before
Just cold of autumn
And white the color of flour

I look up above the sixth floor
A drop and then another one splatters on my face
It makes an alarm clock noise
That tinkles on the iron
Of a far away gutter

And the rain comes to wash
The cars in line
The alarms screaming
And wets the peeled flowerbeds
The torn up tickets
The sky of the bars

On the stone road marked
Like gingerbread of cuts and rails
It rains on the Varese lines and round and round
The merry-go-round without end

It falls on the trams that pass slowly
Of iron and of patient wood
With only one eye
Good to watch
Dinosaurs in line to dry
It rains on thoughts, behind the streetlights
Of the beltways

And wets in the courtyards the geraniums
The black railings
The foreign languages
The viados of Gioia
The casbah of Buenos Aires

The lit up newsstands
The bags and the shopping
It rains on the bells
Of the Roman parish churches
On the statues on the candles
On the wishes and the desires

It falls on the feet of children
Who are there but you don't see them
On the wholesale markets
Inside the factories

On the collections of loose change and cigarettes
On men and on dogs
And it rains on the screams of the yokels

On the Monumental Cemetery
On the bill posters, on the street sweepers
On the churches of the Filipinos
On the little tables of the street stalls

On the sad cats in the courtyards
On the necklaces of the scalpers
On the pavilion of the infectious disease ward
On the mallards in the canals

On the warm commuter trains
On the silences of the taxi drivers
On the African women along the avenues
On the relatives in the hospitals
And it rains tonight even on the closed prison gates

And let it rain in November
To wash my thoughts from the mud and from the bad