Текст и перевод песни Cesare Cremonini - Fare E Disfare - Live

Fare E Disfare - Live

Ho una città dai marciapiedi di roccia
Così forti e antichi che non temono la pioggia
E se c'è il sole ci posso camminare
Ma non so con chi parlare
Eppure c'è qualcuno che lo so sa chi sono
Qualcuno che non deve chiedermi perdono
Ma quando il vino delle 3 sta per fine
Non sa più che cosa dire
Vorrei fermare il tempo e viaggiare
Svegliarsi lontano non può farci male
Crescendo senza perdere tempo
Lasciandosi portare dal vento
Guarire ogni bar
E poi fare e disfare
E poi fare e disfare
E poi fare e disfare
Ho camminato scarpe piene di rabbia
Per così tanto che ora non temono la sabbia
Ma quando vedo il sole nascere o morire
Ho già voglia di partire
Eppure c'è una strada che non sa chi sono
Uno specchio a cui non chiedere perdono
Per quella strana voglia di essere migliore di come sono
Vorrei fermare il tempo e viaggiare
Svegliarsi lontano non può farci male
Crescendo senza perdere tempo
Lasciandosi portare dal vento
Guarire ogni bar
E poi fare e disfare
E poi fare e disfare
E poi fare e disfare

Fare E Disfare - Live

I have a city with rocky sidewalks
So strong and ancient that they don't fear the rain
And if there's sun, I can walk there
But I don't know who to talk to
Yet there's someone who knows who I am
Someone who doesn't have to ask my pardon
But when the wine of 3 is about to end
He doesn't know what else to say
I'd like to stop time and travel
Waking up far away can't hurt us
Growing up without wasting time
Letting ourselves be carried away by the wind
Healing every bar
And then making and unmaking
And then making and unmaking
And then making and unmaking
I've walked with shoes full of anger
For so long that now they don't fear the sand
But when I see the sun rise or set
I already want to leave
Yet there's a road that doesn't know who I am
A mirror to which I don't ask for pardon
For that strange desire to be better than I am
I'd like to stop time and travel
Waking up far away can't hurt us
Growing up without wasting time
Letting ourselves be carried away by the wind
Healing every bar
And then making and unmaking
And then making and unmaking
And then making and unmaking