Текст и перевод песни Claudio Lolli - Ho Visto Anche Degli Zingari Felici (Conclusione) - 2001 Digital Remaster

Ho Visto Anche Degli Zingari Felici (Conclusione) - 2001 Digital Remaster

E' vero che dalla finestra non riusciamo a vedere la luce
Perché la notte vince sempre sul giorno e la notte sangue non ne produce.
E' vero che la nostra aria diventa sempre più ragazzina
E si fa correre dietro lungo strade senza uscita.
E' vero che non riusciamo a parlare e che parliamo sempre troppo.
E' vero, sputiamo per terra
Quando vediamo passare un gobbo, un tredici o un ubriaco.
O quando non vogliamo incrinare il meraviglioso equilibrio
Di un odiosità senza fine
Di una felicità senza il peggio.
E' vero che non vogliamo pagare
La colpa di non avere colpe e che preferiamo morire.
Piuttosto che abbassare la faccia,
è vero, cerchiamo l'amore sempre nelle braccia sbagliata.
E' vero che non vogliamo cambiare il nostro inverno in estate,
è vero che i poeti ci fanno paura.
Perché i poeti accarezzano troppo le gobbe,
Amano l'odore delle amarmi,
Odiano la fine della giornata.
Perché i poeti aprano sempre la loro finestra
Anche se noi diciamo che è una finestra sbagliata.
E' vero che non ci capiamo, che non parliamo mai in due la stessa lingua.
E abbiamo paura del buio e anche della luce,
è vero che abbiamo tanto da fare che non facciamo mai niente.
E' vero che spesso la strada sembra un inferno,
Una voce in cui non riusciamo a stare insieme,
Dove non riconosciamo mai i nostri fratelli.
E' vero che beviamo il sangue dei nostri padri
E odiamo tutte le nostre donne e tutti i nostri amici.
Ma ho visto anche degli zingari felici corrersi dietro,
Far l'amore e rotolarsi per terra.
Ho visto anche degli zingari felici in piazza Maggiore
A ubriacarsi di luna,
Di vendetta e di guerra

I've Also Seen Happy Gypsies (Conclusion) - 2001 Digital Remaster

It is true that from the window we cannot see the light
Because night always wins over day and night does not produce blood.
It's true that our air becomes more and more girlish,
And it makes us run after it along dead-end roads.
It's true that we cannot speak and that we always speak too much.
It's true, we spit on the ground,
When we see a hunchback, a jinx, or a drunk passing by.
Or when we don't want to crack the marvelous balance
Of a hatred without end,
Of a happiness without the worst.
It's true that we don't want to pay,
The guilt of having no guilt and that we prefer to die.
Rather than lower our faces,
You see, we always seek love in the wrong arms.
It's true that we don't want to change our winter into summer,
It's true that poets scare us.
Because poets caress the humps too much,
They love the smell of bitterness,
They hate the end of the day.
Because poets always open their windows,
Even if we say that it's the wrong window.
It's true that we don't understand each other, that we never speak the same language.
And we are afraid of the dark, and of the light too,
It's true that we have so much to do that we never do anything.
It's true that the road often seems like hell,
A voice where we can't stand together,
Where we never recognize our brothers.
It's true that we drink the blood of our fathers
And we hate all our women and all our friends.
But I have also seen happy gypsies running after each other,
Making love and rolling on the ground.
I have also seen happy gypsies in Piazza Maggiore,
Getting drunk on moon,
On revenge and war