Текст и перевод песни Claudio Lolli - Non conosco sorrisi

Non conosco sorrisi

Non conosco sorrisi
Neanche quelli di mia madre
Che non mi ha sorriso mai
Per paura del mio pianto
Ed un fardello accanto
Al percorso degli anni
E le risate dei cafoni
Per la strada dei campi

Non conosco sorrisi
A parte quelli nei sogni
Che lasciano in bocca
Il sapore del rimpianto
Ed un fardello accanto
Al percorso degli anni
E le risate dei cafoni
Per la strada dei campi.

Io primogenito triste
Che dimestica l′inchiostro
E combina le parole
Che diventano poesie
E cento malattie
Intorno a questa terra
Il seme e la fatica
E i frutti della guerra.

E che ritorni l'estate
Con i frutti sui rami
E si vedano fanciulle
A passeggiare nei prati
E miei occhi sudati
Levarsi dal leggio
E inseguire le vesti
Di quella grazia di dio

E poi che torni quel sogno
In cui raggiungo i suoi occhi
E le bacio i capelli
Col sole tra i rami
E mani tra le mani
Accompagnare il tramonto
Che dà l′arrivederci
A questa fetta di mondo.

Non conosce sorrisi
Questa sorte matrigna
Che non risparmia dolori
E il desiderio insipido
Che i poveri di spirito
Perdano la voce
E distillino un sorriso
Per chiunque ha una croce.

Io primogenito poeta
Di una casa tra i monti
Di un temporale in arrivo
Di una salute bucata
Con un fratello spensierato
Che mi lascia un pensiero
Proprio mentre me ne vado
E lo raccomando al cielo.

I Don't Know Smiles

I don't know smiles
Not even those of my mother
Who never smiled at me
For fear of my crying
And a burden beside me
On the path of years
And the laughter of boors
On the country road

I don't know smiles
Except those in my dreams
That leave in my mouth
The taste of regret
And a burden beside me
On the path of years
And the laughter of boors
On the country road.

I, first-born son, sad
Who domesticates ink
And combines the words
That become poems
And a hundred diseases
Around this land
The seed and the effort
And the fruits of war.

And that summer will return
With the fruits on the branches
And girls will be seen
Walking in the meadows
And my sweaty eyes
Get up from the lectern
And pursue the dresses
Of that grace of God

And then let that dream return
In which I reach your eyes
And I kiss your hair
With the sun between the branches
And hands in hands
Accompanying the sunset
That bids farewell
To this slice of the world.

He does not know smiles
This stepmotherly fate
That does not spare sorrows
And the insipid desire
That the poor in spirit
Lose their voice
And distill a smile
For anyone who has a cross.

I, first-born, a poet
From a house in the mountains
Of a storm approaching
Of a punctured health
With a carefree brother
Who leaves me a thought
Just as I am leaving
And I commend him to heaven.