Текст и перевод песни Elisa feat. Francesco De Gregori - Quelli Che Restano (con Francesco De Gregori)

Quelli Che Restano (con Francesco De Gregori)

È che mi chiedevo se la più grande fatica è riuscire a non far niente
A lasciare tutto com'è fare quello che ti viene
E non andare dietro la gente
È che mi perdevo dietro a chissà quale magia
Quale grande canzone in un cumulo di pietre
Sassi più o meno preziosi
E qualche ricordo importante che si sente sempre

È che mi lasciavo trascinare in giro dalla tristezza
Quella che ti frega e ti prende le gambe
Che ti punta i piedi in quella direzione opposta
Così lontana dal presente
Ma noi siamo quelli che restano
In piedi e barcollano su tacchi che ballano
E gli occhiali li tolgono e con l'acceleratore fino in fondo
Le vite che sfrecciano

E vai e vai che presto i giorni si allungano
E avremo sogni come fari
Avremo gli occhi vigili e attenti
E selvatici degli animali

È che mi voltavo a guardare indietro e
Indietro ormai per me non c'era niente
Avevo capito le regole del gioco
E ne volevo un altro
Uno da prendere più seriamente

È che mi perdevo dietro chissà quale follia
Quale grande intuizione tra piatti sporchi e faccende
Tra occhi più o meno distanti
E qualche ricordo importante che si sente sempre
Ma noi siamo quelli che restano
In piedi e barcollano su tacchi che ballano
E gli occhiali li tolgono e con l'acceleratore
Fino in fondo le vite che sfrecciano
E vai e vai che presto i giorni si allungano e avremo sogni come fari
Avremo gli occhi vigili e attenti e selvatici degli animali
E più di una volta e più di un pensiero
È stato così brutto da non dirlo a nessuno

Più di una volta sei andato avanti dritto
Dritto sparato contro un muro
Ma ti sei fatto ancora più male aspettando qualcuno
Ma ti sei fatto ancora più male aspettando qualcuno

Siamo quelli che restano in piedi e barcollano su tacchi che ballano
E gli occhiali li perdono e sulle autostrade
Così belle le vite che sfrecciano
E vai e vai che presto i giorni si allungano e avremo sogni come fari
Avremo gli occhi vigili e attenti
E selvatici e selvatici selvatici

Siamo quelli che guardano una precisa stella in mezzo a milioni
Quelli che di notte luci spente e finestre chiuse
Non se ne vanno da sotto i portoni
Quelli che anche voi chissà quante volte
Ci avete preso per dei coglioni
Ma quando siete stanchi e senza neanche una voglia
Siamo noi quei pazzi che venite a cercare
Quei pazzi che venite a cercare
Quei pazzi che venite a cercare
Quei pazzi che venite a cercare

Those Who Remain (with Francesco De Gregori)

It's that I was wondering if the greatest effort is to be able to do nothing
To leave everything as it is, do what comes naturally
And not follow the crowd
It's that I was getting lost in who knows what magic
What great song in a pile of stones
More or less precious stones
And some important memory that you always feel

It's that I let myself be carried around by sadness
The one that cheats you and takes your legs
That points your feet in that opposite direction
So far from the present
But we are the ones who remain
Standing and stumbling on heels that dance
And they take off their glasses and with the accelerator all the way down
Lives that whiz by

And you go and go and soon the days lengthen
And we will have dreams like lighthouses
We will have watchful and attentive eyes
And wild like animals

It's that I turned around to look back and
Back there was nothing for me anymore
I had understood the rules of the game
And I wanted another one
One to take more seriously

It's that I was getting lost in who knows what madness
What great intuition between dirty dishes and chores
Between more or less distant eyes
And some important memory that you always feel
But we are the ones who remain
Standing and stumbling on heels that dance
And they take off their glasses and with the accelerator
All the way down the lives that whiz by
And you go and go and soon the days lengthen and we will have dreams like lighthouses
We will have watchful and attentive eyes and wild like animals
And more than once and more than one thought
It was so bad that I didn't tell anyone

More than once you went straight ahead
Straight ahead against a wall
But you hurt yourself even more waiting for someone
But you hurt yourself even more waiting for someone

We are the ones who remain standing and stumbling on heels that dance
And they lose their glasses and on the highways
So beautiful are the lives that whiz by
And you go and go and soon the days lengthen and we will have dreams like lighthouses
We will have watchful and attentive eyes
And wild and wild and wild

We are the ones who look at a specific star among millions
Those who at night lights off and windows closed
Don't go from under the doorways
Those who, who knows how many times, you
Took us for fools
But when you are tired and without even a desire
We are those crazy ones you come to look for
Those crazy ones you come to look for
Those crazy ones you come to look for
Those crazy ones you come to look for