Текст и перевод песни Eugenio Bennato - Questa non è una festa

Questa non è una festa

Questa non è una festa, è una rivoluzione
Niente a che fare con il carrozzone
Che comanda nel mondo virtuale
Perché è la festa di nessun padrone
Non è una fiction, è una festa reale
Rossa di sangue vivo dei suoi tamburi
Nera delle sue streghe che son tornate
Perché dopo secoli di catene
Finalmente è il sud a comandare
E comanda un mercato artigianale
Di chitarre battenti di gonne a fiori
Di quell'arte che non è un buon affare
E che dal supermarket resta fuori

E comanda ma senza comandare
Perché ognuno festeggia come vuole
Questa non è una festa, è una rivoluzione

Che non era prevista, almeno così mi pare
Quando ero studente e cominciavo a studiare
L'arte di Sacco Andrea e la sua leggenda
Perduta nel silenzio degli anni ottanta
Ora quel silenzio è diventato un coro
Che illumina la festa patronale
Che è una povera festa senza pretese
E senza cover anglo-americane
Ma è una povera festa internazionale
Perché comanda la sua processione
Dove ognuno è diverso e ognuno è eguale
Col suo dialetto e con la sua canzone

E comanda ma senza comandare
Perché ognuno festeggia come vuole
Questa non è una festa, è una rivoluzione

E chi si mette in testa di volerla fermare
Dovrà fare conti i fiori del male
Centomila briganti nella storia
Dopo cent'anni di nessuna memoria
Centomila briganti senza nome
Che non saranno stati degli eroi
Ma se si son battuti anche per noi
Quei nomi li dobbiamo festeggiare
In questa festa che non ha che fare
Con i grandi impresari del potere
Ché il loro sound a noi non ci appartiene
Qui comanda la musica popolare

E comanda ma senza comandare
Perché ognuno festeggia come vuole
Questa non è una festa, è una rivoluzione

E questa festa chi la vuol fermare
Dovrà fare i conti con la questione
Del briganti di ultima generazione
Che niente li potrà globalizzare
Che son figli di una rivoluzione
Senza fucili e senza barricate
Perché la loro arma è una canzone
Che vale più di mille cannonate

E comanda ma senza comandare
Perché ognuno festeggia come vuole
Questa non è una festa, è una rivoluzione

This Is Not a Party

This is not a party, it's a revolution
Nothing to do with the bandwagon
That rules in the virtual world
Because it's a party with no master
It's not fiction, it's a real party
Red with the living blood of its drums
Black with its witches who have returned
Because after centuries of chains
Finally, the south is in command
And a handcrafted market commands
Of "chitarre battenti" and flowered skirts
Of that art that isn't a good deal
And that remains outside the supermarket

And it commands but without commanding
Because everyone celebrates as they please
This is not a party, it's a revolution

That wasn't foreseen, at least it seems to me
When I was a student and began to study
The art of Sacco Andrea and his legend
Lost in the silence of the eighties
Now that silence has become a chorus
That illuminates the patron saint's festival
Which is a humble party without pretension
And without Anglo-American covers
But it's a humble international party
Because its procession commands
Where everyone is different and everyone is equal
With their dialect and their song

And it commands but without commanding
Because everyone celebrates as they please
This is not a party, it's a revolution

And whoever gets it in their head to want to stop it
Will have to deal with the flowers of evil
One hundred thousand brigands in history
After a hundred years of no memory
One hundred thousand nameless brigands
Who may not have been heroes
But if they fought for us too
We must celebrate those names
In this party that has nothing to do
With the great impresarios of power
Because their sound doesn't belong to us
Here, popular music commands

And it commands but without commanding
Because everyone celebrates as they please
This is not a party, it's a revolution

And whoever wants to stop this party
Will have to deal with the question
Of the brigands of the latest generation
That nothing will be able to globalize
Who are children of a revolution
Without guns and without barricades
Because their weapon is a song
That is worth more than a thousand cannon shots

And it commands but without commanding
Because everyone celebrates as they please
This is not a party, it's a revolution