Текст и перевод песни Francesco De Gregori - 10 Il Vestito Del Violinista

10 Il Vestito Del Violinista

Era il vestito del violinista che vedevamo sventolare
Il giorno che passò la guerra sulle rovine della Cattedrale
Dietro le ombre e la polvere fino al sonno e alla fame
Fino all′Albergo dei Poveri sull'asfalto e il catrame

Così che il vento lo muoveva come si muove una bandiera
Come un angelo in mezzo al cielo come una fiaccola nella sera
E vedevamo con i nostri occhi alla fine della preghiera
Fucilare i feriti sul portone della galera

Ed era quello l′unico suono ed a quel suono marciavamo
Nell'acqua nera delle risaie ed in mezzo ai campi senza più grano
Dove il vestito del violinista stava seduto ad aspettare
Che ritornassero i prigionieri come onde dal mare

Ma poi l'esercito si fece avanti e gridavamo "Assassini!
Fermatevi! Non vedete! Noi siamo i bambini!"
Fino a che tutto diventa rosso e non si può più guardare
Tutto diventa rosso e non si deve guardare

Non c′era strada per andare avanti non c′era strada per ritornare
Non c'era rotta nè direzione da recuperare
Solo il vestito del violinista come una macchia più scura
Come un fantasma nella foresta dentro la nostra paura

E d′improvviso fu tutto fermo nell'immanenza del temporale
Quando l′effimero divenne eterno come una statua di sale
Quando il vestito del violinista fu seppellito nel cielo
Come un'immagine una pittura, come qualcosa che non era vero

Così sentimmo nell′aria forte la ridondanza delle campane
Come un ricordo che faceva piangere, come l'odore del pane
Come vedere spuntare il sole dall'altra parte del muro
E falegnami e filosofi fabbricare il futuro

10 The Violinist's Suit

It was the violinist's suit that we saw waving
The day the war passed over the ruins of the Cathedral
Behind the shadows and dust until we slept and starved
At the Poor House on asphalt and tar

So that the wind moved it like a flag
Like an angel in the sky, like a torch in the evening
And we saw with our own eyes at the end of our prayer
The wounded being shot at the prison gate

And it was the only sound and to that sound we marched
In the black waters of the rice paddies and amidst fields without grain
Where the violinist's suit sat waiting
For the prisoners to return like waves from the sea

But then the army came forward and we shouted "Murderers!
Stop! Can't you see? We are children!"
Until everything turns red and you can't see anymore
Everything turns red and you mustn't look

There was no way to go forward, no way to go back
There was no course or direction to recover
Only the violinist's suit like a darker stain
Like a ghost in the forest in our fear

And suddenly everything was still in the immanence of the storm
When the ephemeral became eternal like a statue of salt
When the violinist's suit was buried in the sky
Like an image, a painting, like something that wasn't true

So we heard in the air loudly the redundancy of the bells
Like a memory that made us cry, like the smell of bread
Like seeing the sun rise from the other side of the wall
And carpenters and philosophers building the future