Текст и перевод песни Francesco Guccini - Argentina - Live

Argentina - Live

Il treno, ah,
Un treno è sempre così banale se non è un treno della prateria
O non è un tuo "Orient Express" speciale, locomotiva di fantasia.
L' aereo, ah,
L' aereo è invece alluminio lucente,
L' aereo è davvero saltare il fosso,
L' aereo è sempre "The Spirit of Saint Louis","Barone Rosso"
E allora ti prende quella voglia di
Volare che ti fa gridare in un giorno sfinito,
Di quando vedi un jumbo decollare e
Sembra che s' innalzi all'infinito.

E allora, perché non andare in
Argentina? Mollare tutto e andare in Argentina,
Per vedere com'è fatta l'Argentina...

Il tassista, ah,
Il tassista non perse un istante a dirci che era pure lui italiano,
Gaucho di Sondrio o Varese,
Ghigna da emigrante, impantanato laggiù lontano.
Poi quelle strade di auto
Scarburate e quella gente anni '50 già veduta,
Tuffato in una vita ritrovata, vera e vissuta,
Come entrare a caso in un portone di fresco, scale e odori abituali,
Posar la giacca, fare colazione e ritrovarsi in giorni e volti uguali,

Perché io ci ho già vissuto in
Argentina, chissà come mi chiamavo in Argentina
E che vita facevo in Argentina?

Poi un giorno,
Disegnando un labirinto di passi tuoi per quei selciati alieni
Ti accorgi con la forza dell' istinto
Che non son tuoi e tu non gli appartieni,
E tutto è invece la dimostrazione di quel poco che a vivere ci è dato
E l' Argentina è solo l' espressione di un' equazione senza risultato,
Come i posti in cui non si vivrà, come la gente che non incontreremo,
Tutta la gente che non ci amerà, quello che non facciamo e non faremo,
Anche se prendi sempre delle cose,
Anche se qualche cosa lasci in giro,
Non sai se è come un seme che dà
Fiore o polvere che vola ad un respiro.

L' Argentina, l' Argentina,
Che tensione! Quella Croce del Sud nel cielo terso,
La capovolta ambiguità d' Orione e l' orizzonte sembra perverso.
Ma quando ti entra quella nostalgia
Che prende a volte per il non provato
C'è la notte, ah, la notte, e tutto è via, allontanato.
E quella che ti aspetta è un' alba
Uguale che ti si offre come una visione,
La stessa del tuo cielo boreale, l'alba dolce che dà consolazione

E allora, com'è tutto uguale in
Argentina! Oppure, chissà com'è fatta l' Argentina,
E allora... "Don't cry for me, Argentina"...

Argentina - Live

The train, ah,
A train is always so mundane if it's not a prairie train
Or your own special "Orient Express," a locomotive of fantasy.
The plane, ah,
The plane is shining aluminum,
The plane is truly leaping the ditch,
The plane is always "The Spirit of Saint Louis," "Red Baron"
And so you get that urge to
Fly that makes you scream on an exhausted day,
When you see a jumbo jet take off and
It seems to rise infinitely.

And so, why not go to
Argentina? Drop everything and go to Argentina,
To see what Argentina is like...

The taxi driver, ah,
The taxi driver didn't waste a moment telling us he was Italian too,
A gaucho from Sondrio or Varese,
With an emigrant's grin, stuck down there far away.
Then those streets of cars
Misfiring and those people from the '50s already seen,
Dipped into a rediscovered life, real and lived,
Like entering a random doorway with cool, stairs, and familiar smells,
Putting down your jacket, having breakfast, and finding yourself in the same days and faces,

Because I've already lived in
Argentina, who knows what my name was in Argentina
And what kind of life I had in Argentina?

Then one day,
Drawing a labyrinth of your steps on those alien cobblestones
You realize with the force of instinct
That they are not yours and you do not belong to them,
And everything is instead the demonstration of how little we are given to live
And Argentina is just the expression of an equation with no result,
Like the places where we will not live, like the people we will not meet,
All the people who will not love us, what we do not do and will not do,
Even if you always take some things,
Even if you leave something around,
You don't know if it's like a seed that gives
Flower or dust that flies with a breath.

Argentina, Argentina,
What tension! That Southern Cross in the clear sky,
The upside-down ambiguity of Orion and the horizon seems perverse.
But when that nostalgia enters you
That sometimes takes hold for the untried
There is the night, ah, the night, and everything is gone, distanced.
And what awaits you is a dawn
The same that offers itself to you like a vision,
The same as your boreal sky, the sweet dawn that gives consolation

And so, how everything is the same in
Argentina! Or, who knows what Argentina is like,
And so... "Don't cry for me, Argentina"...