Текст и перевод песни Francesco Guccini - Argentina - Remastered 2007

Argentina - Remastered 2007

Il treno, ah, un treno è sempre così banale se non è un treno della prateria
O non è un tuo "Orient Express" speciale, locomotiva di fantasia
L'aereo, ah, l'aereo è invece alluminio lucente, l'aereo è davvero saltare il fosso
L'aereo è sempre "The Spirit of Saint Louis", "Barone Rosso"
E allora ti prende quella voglia di volare che ti fa gridare in un giorno sfinito
Di quando vedi un jumbo decollare e sembra che s' innalzi all'infinito

E allora, perché non andare in Argentina?
Mollare tutto e andare in Argentina
Per vedere com'è fatta l'Argentina

Il tassista, ah, il tassista non perse un istante a dirci che era pure lui italiano
Gaucho di Sondrio o Varese, ghigna da emigrante, impantanato laggiù lontano
Poi quelle strade di auto sgarrupate e quella gente anni '50 già veduta
Tuffato in una vita ritrovata, vera e vissuta
Come entrare a caso in un portone di fresco, scale e odori abituali
Posar la giacca, fare colazione e ritrovarsi in giorni e volti uguali

Perché io c'ho già vissuto in Argentina
Chissà come mi chiamavo in Argentina
E che vita facevo in Argentina?

Poi un giorno, disegnando un labirinto di passi tuoi per quei selciati alieni
Ti accorgi con la forza dell'istinto che non son tuoi e tu non gli appartieni
E tutto è invece la dimostrazione di quel poco che a vivere ci è dato
E l'Argentina è solo l'espressione di un'equazione senza risultato
Come i posti in cui non si vivrà, come la gente che non incontreremo
Tutta la gente che non ci amerà, quello che non facciamo e non faremo
Anche se prendi sempre delle cose, anche se qualche cosa lasci in giro
Non sai se è come un seme che dà fiore o polvere che vola ad un respiro

L'Argentina, l'Argentina, che tensione! Quella Croce del Sud nel cielo terso
La capovolta ambiguità d'Orione e l'orizzonte sembra perverso
Ma quando ti entra quella nostalgia che prende a volte per il non provato
C'è la notte, ah, la notte, e tutto è via, allontanato
E quella che ti aspetta è un'alba uguale che ti si offre come una visione
La stessa del tuo cielo boreale, l'alba dolce che dà consolazione

E allora, com'è tutto uguale in Argentina
Oppure, chissà com'è fatta l'Argentina
Ma allora, "Don't cry for me, Argentina"

Argentina - Remastered 2007

Oh, the train, the train is so often commonplace when it's not a train on the prairie
And isn't your "Orient Express" special, a locomotive of fantasy
The airplane, on the other hand, it's shiny aluminum, the airplane is truly jumping the ditch
The airplane is always "The Spirit of Saint Louis", "Red Baron"
And then that urge to fly seizes you, prompting you to shout on an exhausted day
When you see a jumbo jet take off, and it seems to ascend into infinity

And so, why not go to Argentina?
Drop everything and go to Argentina
To see what Argentina is like

The cab driver, oh, the cab driver wasted no time in telling us that he was also Italian
A gaucho from Sondrio or Varese, with an emigrant's grin, stuck there in the distance
Then those streets of rundown cars and those people from the 1950s that you've already seen
Immersed in a rediscovered life, true and lived
Like entering by chance a cool entrance, familiar stairs, and smells
Taking off your jacket, having breakfast, and finding yourself among similar days and faces

Because I once lived in Argentina
I wonder what my name was in Argentina
And what kind of life did I live in Argentina?

Then, one day, drawing a labyrinth of your footsteps through those foreign streets
You realize with instinct's force that they are not yours and you do not belong to them
And everything is instead a demonstration of the little that we are given to live
And Argentina is just the expression of an equation without a result
Like the places where we will not live, like the people we will not meet
All the people who will not love us, what we do not do and will not do
Even if you always take some things, even if you leave something behind
You do not know if it is like a seed that blossoms or dust that flies in a breath

Argentina, Argentina, what a thrill! That Southern Cross in the clear sky
The upside-down ambiguity of Orion and the horizon seems perverse
But when that nostalgia hits you, which sometimes takes hold for the untried
There is the night, oh, the night, and everything is gone, far away
And what awaits you is a similar dawn that offers itself to you like a vision
The same as your northern sky, the gentle dawn that brings comfort

And so, how everything is the same in Argentina
Or perhaps, I wonder what Argentina is like
But then, "Don't cry for me, Argentina"