Текст и перевод песни Francesco Guccini - Canzone Delle Situazioni Differenti

Canzone Delle Situazioni Differenti

Andammo i pomeriggi, cercando affiatamento
Scoprivo gli USA e rari giornaletti
Ridesti nel vedermi grande e grosso coi fumetti
Anch'io sorrisi, sempre più scontento

Poi scrissi il nome tuo versando piano sulla neve
La strana cosa che sembrava vino
Mi aveva affascinato il suo colore di rubino
Perché lo cancellasti con il piede?

La scatola meccanica per musica è esaurita
Rimane solo l'eco, in lontananza
Ma dimmi cosa fai lontana, via, nell'altra stanza
Ma dimmi cosa fai della tua vita
O sera, scendi presto! O mondo nuovo, arriva!
Rivoluzione, cambia qualche cosa!
Cancella il ghigno solito, di questa ormai corrosa
Mia stanca civiltà che si trascina

Poi piovve all'improvviso sull'Amstel, ti ricordi?
Dicesti qualche cosa, sorridendo
Risposi, credo, anch'io qualche banalità scoprendo
Il fascino di un dialogo fra i sordi

Tuo nonno era un grand'uomo, famoso chissà cosa
Di loro si usa dire: "è ancora in gamba"
Mi espose a gesti e a sputi quella "weltanshauung" sua stramba
Puntando, come un indice, una rosa

Malinconie discrete che non sanno star segrete
Le piccole modeste storie mie
Che non si son mai messe addosso il nome di poesie
Amiche mie di sempre, voi sapete
Ebbrezze conosciute già forse troppe volte
Di giorno bevo l'acqua e faccio il saggio
Per questo solo a notte ho quattro soldi di messaggio
Da urlare in faccia a chi non lo raccoglie

Il tuo patrigno era un noto musicista
Tuo padre lo incontravi a qualche mostra
Bevemmo il tè per terra e mi piaceva quella giostra
Di gente nelle storie tue d'artista

Mi confidasti trepida, non so quale segreto
Dicendo "donna" e non "la cameriera"
Tua madre aveva un forte mal di testa quella sera
Fui premuroso, timido, discreto

E tu nell'altra stanza che insegui i tuoi pensieri
Non creder che ci sia di meglio attorno
Noi siamo come tutti e un poco giorno dopo giorno
Sciupiamo i nostri oggi come ieri
Ma poi che cosa importa? Bisogna stare ai patti
Non voglio il paradiso né l'inferno
Se a volte urlo la rabbia, poi dimentico e mi perdo
Nei mondi dentro agli occhi dei miei gatti

Uscimmo un po' accaldati per il troppo vino nero
Danzammo sulla strada, già albeggiava
Sembrava una commedia musicale americana
Tu non lo sai, ma dentro a me, ridevo

Song of Different Situations

We spent afternoons seeking connection,
I discovered the USA and rare magazines,
You laughed seeing me, big and tall, with comics,
I smiled too, increasingly discontent.

Then I wrote your name, pouring slowly on the snow,
That strange thing that seemed like wine,
Its ruby color had fascinated me,
Why did you erase it with your foot?

The mechanical music box is exhausted,
Only the echo remains, in the distance,
But tell me, what are you doing far away, in the other room?
Tell me, what are you doing with your life?
Oh evening, descend quickly! Oh new world, arrive!
Revolution, change something!
Erase the usual sneer of this now corroded,
My tired civilization that drags on.

Then it suddenly rained on the Amstel, do you remember?
You said something, smiling,
I answered, I think, some banality too, discovering,
The charm of a dialogue between the deaf.

Your grandfather was a great man, famous for who knows what,
They say about them: "He's still got it",
He explained to me with gestures and spit that strange "weltanschauung" of his,
Pointing, like an index finger, to a rose.

Discreet melancholies that can't stay secret,
My small, modest stories,
That never put on the name of poetry,
My friends forever, you know,
Inebriations known perhaps too many times,
During the day I drink water and act wisely,
That's why only at night I have four cents of a message,
To shout in the face of those who won't pick it up.

Your stepfather was a well-known musician,
You met your father at some exhibition,
We drank tea on the floor and I liked that carousel,
Of people in your artist stories.

You confided in me, trembling, some secret,
Saying "woman" and not "the maid",
Your mother had a bad headache that night,
I was caring, shy, discreet.

And you in the other room chasing your thoughts,
Don't think there's anything better around,
We are like everyone else and a little day after day,
We waste our todays like yesterdays,
But then what does it matter? We have to stick to the agreements,
I don't want heaven or hell,
If sometimes I scream my anger, then I forget and get lost,
In the worlds inside my cats' eyes.

We went out a little heated from the too much black wine,
We danced on the street, it was already dawn,
It seemed like an American musical comedy,
You don't know it, but inside me, I was laughing.