Текст и перевод песни Gino Paoli - Inverno: Quando avevo vent'anni / Eravamo sempre insieme / Ho incontrato la tristezza / Voglio morir malato

Inverno: Quando avevo vent'anni / Eravamo sempre insieme / Ho incontrato la tristezza / Voglio morir malato

Quando avevo vent'anni avevo la figura di uno che partiva per la
Grande avventura,
Chi mi vedeva allora vedeva un ragazzino
Con i capelli lunghi e gli occhi da bambino.
E chi mi guarda adesso, non vede più lo stesso,
Perché come un'ondata la vita è già passata,
Eppure c'è chi ancora mi vede come allora
E non si rende conto di tutto il cambiamento.
Eravamo sempre insieme ma d'accordo quasi mai,
Era bello litigare su risposte che non hai,
Su domande che da grande non si fanno quasi più,
Tutto questo avanti e indietro con il mare sempre blu.
Sono ricco di ricordi, sono ricco dei miei amici,
Che son vivi come allora anche se non ci son più.
E anche adesso che i domani sono sempre un po' più corti,
C'è ancora tanto tempo per sognare, c'è ancora tanto tempo per amare.
Ho incontrato la tristezza e ho fatto finta di non conoscerla.
Mi sono addormentato e avevo per coperta una lunga carezza.
Cosa vuoi che mi importi di quello che dicono gli altri.
Cosa vuoi che mi importi con tutti gli amici che ho.
Cosa vuoi che mi importi di chi è contro di me,
Cosa vuoi che mi importi se dalla mia parte ho te.
E se una votla fossero tutti d'accordo con me,
Vuol dire che avrò scritto qualcosa di sbagliato.
Cosa vuoi che mi importi di quelli che san solo odiare.
Cosa vuoi che mi importi di quelli che sanno invidiare.
Cosa vuoi che mi importi a me che sto sulla luna,
Di quelli che la luna non l' hanno vista mai.
Quel che importa davvero a me, che non ho certezza,
è che niente è più importante di una tua lunga carezza.
Voglio morir malato non sano come un pesce.
Va bene per i pesci ma non per me.
Voglio morir malato, dopo aver fatto tutto,
Il bello ed anche il brutto, ma il brutto che cos'è.
Il brutto in fondo è non far niente,
Non dare niente a nessuno e morir ricco e in salute inutilmente.
Voglio morir malato,
D'amore e poesia, ed anche di bronchite perché fumo.

Winter: when I was twenty / we were always together / I have met sadness / I want to die sick

When I was twenty, I had the figure of one who was leaving for the
Great adventure,
Those who saw me then saw a kid
With long hair and the eyes of a child.
And who looks at me now no longer sees the same,
Because like a wave, life has already passed,
Yet there are still those who see me as I was then
And don't realize all the change.
We were always together, but we almost never agreed,
It was nice to argue over answers you don't have,
On questions that when you grow up you almost never ask again,
All this back and forth with the sea always blue.
I am rich in memories, I am rich in my friends,
Who are alive as ever, even if they're no longer there.
And even now that the tomorrows are always a little shorter,
There is still plenty of time to dream, there is still plenty of time to love.
I met sadness and pretended not to know her.
I fell asleep and had a long caress as my blanket.
What do I care about what other people say.
What do I care with all the friends I have.
What do I care who is against me,
What do I care if I have you on my side.
And if one day everyone agreed with me,
It means I must have written something wrong.
What do I care about those who only know how to hate.
What do I care about those who know how to envy.
What do I care, I who am on the moon,
About those who have never seen the moon.
What really matters to me, who has no certainty,
Is that nothing is more important than your long caress.
I want to die sick, not healthy like a fish.
It's fine for fish, but not for me.
I want to die sick, after doing everything,
The good and the bad, but what is the bad.
The bad, after all, is doing nothing,
Not giving anything to anyone and dying rich and healthy for nothing.
I want to die sick,
Of love and poetry, and also of bronchitis because I smoke.