Текст и перевод песни Ultimo - La stazione dei ricordi

La stazione dei ricordi

Ho il cuore che mi vola e sentiti leggera
Ho colpito a duro muso la vita e lo faccio da una vita intera
Non mi sento mai adatto
Questi contesti indifferenti
Rido, guardo
I miei difetti come fossero perfetti
Avessi gli occhi di mio padre proverei a ragionare
Ma sono nato con la voglia di strafare e col bisogno di volare
Dicesti "chiudi gli occhi, non pensarci"
Ma quelli come me
Chiudono gli occhi solo per allontanarsi
Allontanarsi da che cosa, che qui è sempre la stessa storia?
Ti vien voglia di cambiare
E cambia chi non c'è più ora
Ricordo notti in un parcheggio
Birre vuote sul cruscotto
Parlavamo sì, ma senza aver mai pagato un conto
Noi siamo quelli senza scuse, col passato in fiamme
Quelli che parlano con tutti
Ma non è niente di importante
Che le cose belle stanno dentro e meritano stelle
Siamo tutti Giusy
Cambia soltanto dentro a quale pelle
Potrei cantare per cent'anni
E direi le stesse cose
E non è monotonia
È il mio rifugio personale
Non chiedermi niente
Questa sera si sta bene
Porta un po' dei tuoi ricordi
E dopo mescolali insieme
Vorrei parlare anche di lei ma senza esagerare
Che il cielo lì ci osserva
E noi formiche in pasto a un mondo cane
Poi ti bastan' due occhi azzurri e ritorna tutto
Ritorna il cuore
Al suo posto dove c'è calore
Avevo voglia di cantare
Ma solo ciò che avevo dentro
Sento, che tanto più mi sento vuoto
E tanto più mi riempio dentro
Ricordo lì in terrazza, quinto piano, sopra tutti
Passare notti dentro stanze in cui non vedi bene tutti
E con la mano e con la mano
E con la mano sposti il fumo che ti bruci gli occhi
Sentirsi ultimi ma sorridere che è passato pure oggi
Mamma, mamma, mamma
Ti ho deluso tante volte e non è vittimismo
Ti ho vista piangere
E maledico il giorno in cui non mi hai più visto
Quando tornavi dal lavoro e c'era quel silenzio
I professori che ti urlavano
Suo figlio è marcio dentro
Ma che ne sanno loro?
Che ne sanno tutti?
Io la mia vita l'ho vissuta solo attraverso i miei gusti
E pagherò un conto tra dieci anni
O forse anche domani
Ma vince chi si sveglia, vive, muore e spera
Sempre dentro le sue mani

The Station of Memories

My heart takes flight, and you feel light
I've faced life head-on, and I've done so my whole life
I never feel like I fit in
These indifferent contexts
I laugh, I watch
My flaws as if they were perfect
If I had my father's eyes, I'd try to reason
But I was born with the urge to overdo it and the need to fly
You said, "Close your eyes, don't think about it"
But people like me
Close their eyes only to get away
Get away from what, when it's always the same story here?
You feel like changing
And those who are no longer here change
I remember nights in a parking lot
Empty beers on the dashboard
We talked, yes, but without ever paying a bill
We are the ones without excuses, with the past in flames
The ones who talk to everyone
But it's nothing important
Because beautiful things are inside and deserve stars
We are all Giusy
It only changes within which skin
I could sing for a hundred years
And I would say the same things
And it's not monotony
It's my personal refuge
Don't ask me anything
Tonight feels good
Bring some of your memories
And then mix them together
I would also like to talk about her, but without exaggerating
Because the sky there watches us
And we ants as food for a dog-eat-dog world
Then two blue eyes are enough and everything returns
The heart returns
To its place where there is warmth
I wanted to sing
But only what I had inside
I feel, the more I feel empty
The more I fill myself inside
I remember there on the terrace, fifth floor, above everyone
Spending nights inside rooms where you can't see everyone well
And with your hand and with your hand
And with your hand you move the smoke that burns your eyes
Feeling last but smiling that it's over even today
Mom, Mom, Mom
I have disappointed you so many times and it's not victimhood
I saw you cry
And I curse the day you didn't see me anymore
When you came home from work and there was that silence
The professors who yelled at you
Your son is rotten inside
But what do they know?
What do they all know?
I lived my life only through my tastes
And I will pay a bill in ten years
Or maybe even tomorrow
But whoever wakes up, lives, dies and hopes wins
Always within his own hands