Fratelli Quintale - La carezza della luna Lyrics

Lyrics La carezza della luna - Fratelli Quintale



Da piccolo volevo salvare il mondo,
Da grande voglio salvare solo me stesso.
Nel tubo denso mi sono perso, dammi il conto di sta vita e tieni il resto, facciamo presto.
Se il mondo fosse mio, esagererei come Carlo Magno, eppoi sparirei come fanno in bagno, fossi in te le sparerei, visto che vuol succhiarlo a Mario.
Quando ti devono delle spiegazioni scappano come se ti dovessero dei soldi, non mi confondi tra i molti,
Aspetto la carezza della luna dopo i tramonti, tra i tonti.
Cerco di levarmi, saltano la cena per noleggiare Porsche, mi dispiace ma i polli non possono volare, tu stammi li a guardare ti saluto dalla cloche.
Devi saper cogliere l'attimo come nelle foto, dammi da bere che gli auguri te li faccio dopo, e sta a vedere che di te mi ricordo anche poco, riempi il bicchiere che mi sveglio dopo metto a fuoco.
Tu che in una pozza non respiri, vattene a fanculo chiedi aiuto a siri, hai il cuore rotto e le palle piene come i primini.
Oooo
Piangi, ridi, ti alzi, vivi, fumi, scrivi, ma il mondo è sempre in mano a loro.
Ridi, piangi, sogni, ti alzi, cresci, cambi, io voglio il mondo in mano a me.
Scegli bene da che parte stai, sulle nostre teste gli avvoltoi.
Nella vita c'è chi dice mai, poi c'è chi si butta come noi.
Ma se toccherò il fondo, sarà solamente per prendere la rincorsa ed andare più su.
Non mi avrete mai come volete voi, tutti uguali e fristi come le cover band.
Meglio essere nessuno, che una copia uscita male, capito man.
Non me ne frega una sega di questi vestiti di sti pantaloni che tanto poi diventan vecchi fosse per me girerei nudo per strada con fuori i coglioni.
Bocche sorridenti occhi piangenti nascosti da un paio di lenti, ancora volete darcela da bere, zitto buffone dacci da bere.
Tanto a me di stare al mondo, tanto, non è che mi interessi più di tanto,
Non voglio invecchiare sopra una poltrona davanti alla tele con i nodi in gola.
È la routine che ti ammazza, la vita, quella bagascia.
Tua moglie era bella e brava, ora è stronza e grassa.
Mettimi una mano al cuore e sentici l'orchestra, io che per i miei sogni mi perdo il meglio che mi resta.
Piangi, ridi, ti alzi, vivi, fumi, scrivi, ma il mondo è sempre in mano a loro.
Ridi, piangi, sogni, ti alzi, cresci, cambi, io voglio il mondo in mano a me.
Scegli bene da che parte stai, sulle nostre teste gli avvoltoi.
Nella vita c'è chi dice mai, poi c'è chi si butta come noi.
Ma se toccherò il fondo, sarà solamente per prendere la rincorsa ed andare più su.



Writer(s): Mario Miceli, Francesco Servidei, Andrea William Barbati


Fratelli Quintale - Tra il bar e la favola
Album Tra il bar e la favola
date of release
16-06-2015




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