Songtexte Rotta per causa di Egon - Eterea Post Bong Band & Uochi Toki
Siamo
memori
delle
precedenti
esperienze
noi.
Perché
dimenticarsi
delle
accadenze
disperse?
Perché
non
utilizzare
neologismi
quando
si
conoscono
le
parole
corrette?
Perché
non
applicarle
in
una
situazione
pratica?
Il
sentimento
che
mi
porta
oltre
la
linguistica,
oltre
la
grammatica,
oltre
la
sintattica.
Non
capisci
cosa
dico,
è
logico:
dico
cose
che
adesso
non
ti
servono
- e
sottolineo
adesso
- ed
ancora
non
si
capisce
il
nesso
tra
la
mia
lingua
neologica
ed
una
situazione
neologica
anzi,
neosituazionica
se
badiamo
alla
semantica.
Se
parliamo
della
settimana
scorsa,
invece,
vi
racconto
di
quando
io
ed
altri
sei
stronzi
siamo
andati
per
discoteche
con
in
tasca
poche
copeche,
senza
capigliature
ingellate
o
giacche
firmate,
che
detto
tra
noi
sono
i
roiti,
gli
scarti,
la
sintesi
fatta
male,
lo
styling
popolare
dello
styling
di
alta
classe.
Il
nostro
corpo
è
fatto
al
70%
di
acque,
ed
è
questo
che
stavo
pensando
mentre
in
televisione
c'era
Axel
che
spiegava
chi
sono
i
rappers
a
chi
produce
monete
false
nascosto
nelle
balze
della
vita
criminale.
Mi
squillava
il
cellulare.
Pronto?
Bella,
Rico!
Sei
lì
con
Lele,
Gigi,
Pol
e
Rigon
ed
un
loro
amico
che
sembra
Egon,
state
giocando
a
Medal
of
Honor
e
Ghost
Recon
quando,
in
preda
all'ebrezza,
Egon,
il
sesto,
confessa
di
essere
in
grado
di
forzare
l'uscita
di
sicurezza
di
un
particolare
modello
di
porta
che
per
lavoro
lui
monta
in
locali
e
discoteche
come
questa,
questa
o
quest'altra,
un'occasione
del
genere
non
possiamo
sprecarla!
Mmh,
non
so
Riccardo,
le
discoteche
mi
stanno
sul
cazzo,
sono
ambienti
del
cazzo,
dove
le
persone
pensano
solo
a
drogarsi
e
lucidare
il...
cazzo
ma
noi
lì
dentro
shockeremmo
come
il
ghiaccio
dentro
l'olio
caldo!
Saremmo
il
disastro,
la
voce
fuori
campo
che
lascia
basito
l'avventore
distratto
dall'alcol
o
da
altro!
Pensa
che
smacco
portarsi
il
Fele
e
lasciarlo
libero
come
un
dinosauro
ad
applicare
il
suo
concetto
di
svago!
Mi
hai
convinto,
andiamo!
Quando
c'è
da
fare
il
pirla
in
giro
io
mi
metto
in
tiro
con
i
vestiti
da
lavoro,
che
sono
gli
stessi
che
uso
in
casa
o
quando
suono,
o
quando
mi
vesto
al
volo,
o
quando
non
vado
a
un
matrimonio
perché
non
ho
nemmeno
un
pantalone
buono,
sono
tutti
macchiati
di
vernice,
non
possiedo
camicie,
solo
magliette
e
felpe
e
solo
un
paio
sono
pulite.
Cosa
dite,
mi
metto
le
scarpe
preferite
oppure
quelle
nuove?
La
questione
non
si
pone:
possiedo
un
solo
paio
di
scarpe
-
chiuse
- e
le
metto
in
qualsiasi
stagione.
Il
deodorante
mi
fa
irritazione,
mi
lavo
i
denti,
ma
solo
per
evitare
una
carie
e
che
un
dentista
mi
faccia
pagare.
Viste
le
premesse
è
inutile
parlarvi
di
radermi
o
pettinarmi:
ragazzi,
ci
metto
un
secondo
a
prepararmi!
E
poi
mi
becco
con
gli
altri,
mi
porto
di
certo
lo
zaino
pieno
di
armi,
attrezzi
ed
un
libro
di
Dostoevskij:
slang
giovanile.
Siamo
tutti
pronti,
vestiti
come
stronzi,
presi
bene
dai
discorsi,
con
i
nostri
furgoni
tedeschi,
provenienti
da
depositi
esteri
revisionati
da
disonesti,
ci
crederesti?
Metalmeccanici
accondiscendenti
che
tengono
bassi
i
prezzi
e
che
risolvono
i
problemi,
non
ti
cambiano
solo
i
pezzi.
Arriviamo
dietro
al
locale
coi
fari
spenti
e
la
cassetta
degli
attrezzi,
anche
se
Egon
dice
che
basta
una
chiave
del
20,
e
mentre
forziamo
gli
ingressi
nascosti
degli
approvvigionamenti
io
riesco
a
chiedermi:
cosa
penseranno
gli
altri
dei
miei
recenti
cambiamenti
di
opinioni
sulle
frequentazioni
di
locali?
Capiranno
i
miei
intenti
trasversali
oppure
traviseranno
come
al
solito
ascrivendomi
obiettivi
banali?
Che
importa?
Alla
peggio
avrò
imparato
qualcosa,
ad
esempio
ad
aprire
questo
modello
di
porta.
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