Giorgio Gaber - Introduzione (live) Songtexte

Songtexte Introduzione (live) - Giorgio Gaber




L'uomo stava dritto dietro i vetri della sua finestra e contava da dieci minuti
Orologio alla mano, le automobili, i tram
Il lampeggiare intermittente di un semaforo giallo
Valutava le velocità, le direzioni, i percorsi dei passanti
Che attirano l'occhio, lo trattengono, lo abbandonano
Se si potesse misurare il lavoro dei muscoli oculari, il battito delle ciglia
Gli sbalzi dell'attenzione, i movimenti dell'anima
Se si sommassero tutti gli sforzi ai quali deve sottoporsi la gente che cammina per la strada
Probabilmente si otterrebbe una tale quantità di energia
In confronto alla quale quella impiegata per costruire tutti i missili del mondo farebbe ridere
Purtroppo l'energia che scaturisce dai piccoli sforzi quotidiani
Di quella enorme massa di individui, non serve a niente
L'uomo ormai non riusciva più a contare
I suoi occhi lo distraevano, lo perdevano in mille particolari
L'insegna di un bar, una giacca a vento, i grattacieli, la divisa di un metronotte
Il corpo di una bella ragazza e la figura di un altro uomo che, come lui
Da un'altra finestra guardava quell'incontenibile formicaio




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