Lyrics Il Cantante Al Microfono - Eugenio Finardi
Eccomi
qua,
la
luce
è
su
di
me
Sembro
in
vetrina
e
sto
su
una
rotaia
Il
microfono
è
là
mi
sta
aspettando
già
E
sembra
quasi
una
feritoia
È
che
al
microfono
io
faccio
pietà
La
mia
voce
può
provocare
orrore
E
alla
prima
stecca
che
farà
Quella
carogna
amplifica
l'errore
Mi
soffoca
e
mi
opprime
la
ribalta
Il
riflettore
preme
e
poi
mi
assalta
Con
questa
luce
che
mi
acceca
già
Che
caldo
fa
che
fa
che
fa
Forse
potrei
cambiare
tonalità
Ma
sento
lì
un
raschio
nella
gola
Sul
rigo
giusto
non
la
riporterà
Se
appena
appenala
mia
nota
cala
È
più
sottile
di
una
lama
E
nota
la
stonata
più
minuta
Se
non
ho
voce
lui
non
ha
pietà
È
meglio
intonar
bene
la
nota
Mi
soffoca
e
mi
opprime
la
ribalta
Il
riflettore
preme
e
poi
mi
assalta
Con
questa
luce
che
mi
acceca
già
Che
caldo
fa
che
fa
che
fa
Si
avvolge
nella
sua
bella
forma
plastica
Lui
che
ha
la
testa
di
un
serpente
E
se
sto
zitto
morsica
e
mi
mastica
Io
canterò
finché
la
vita
lo
consente
Non
agitarti,
fermo
non
osare
Con
lingua
biforcuta
mi
sgomenti
Non
sono
qui
a
cantare
ma
a
incantare
Sono
incantatore
di
serpenti
Mi
soffoca
e
mi
opprime
la
ribalta
Il
riflettore
preme
e
poi
mi
assalta
Con
questa
luce
che
mi
acceca
già
Che
caldo
fa
che
fa
che
fa
Mi
becca
dalla
bocca
tutti
i
miei
suoni
Come
un
uccello
e
poi
mi
tira
in
fronte
Una
pallottola,
ma
le
mie
mani
Sulla
chitarra
non
potranno
niente
Le
mie
sono
armonie
elementari
Ma
appena
sbaglio
corda
col
mio
plettro
Come
pena
mi
sfregano
severi
Il
microfono
in
combutta
col
suo
spettro
Mi
soffoca
e
mi
opprime
la
ribalta
Il
riflettore
preme
e
poi
mi
assalta
Con
questa
luce
che
mi
acceca
già
Che
caldo
fa
che
fa
che
fa
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