Lyrics Quando lo vedi anche - Giorgio Gaber
Quando
lo
vedi
sulle
facce
degli
altri
Quando
li
osservi
in
quel
loro
appiattimento
In
un
salotto
o
in
un
bar
con
un
campari
soda
Così
assuefatti
alla
violenza
dolce
della
moda
Quando
lo
vedi
sugli
altri
e
ti
senti
diverso
E
credi
di
non
essere
sommerso
Non
è
ancora
il
momento
di
soffrire
Puoi
ridere
di
loro,
ti
serve
per
capire
Sono
persone
piatte,
molli,
stanche
Ma
quando
lo
vedi
anche
Sulla
tua
maglietta
Sulle
scarpe
da
tennis
Sui
blue-jeans
da
quattordici
once
Su
come
parli,
cosa
canti,
come
ti
vesti
Sui
tuoi
bisogni,
sulle
tue
scelte,
sui
tuoi
gusti
Allora
ti
senti
anche
tu
arrendevole
e
fiacco
Allora
ti
piaci
un
po'
meno
e
non
sai
perché
E
non
riesci
a
trovare
nemmeno
abbastanza
distacco
Per
ridere
di
te
per
ridere
di
te
Quando
lo
vedi
sulle
facce
degli
altri
Quando
li
osservi
in
quel
loro
appiattimento
Gli
stessi
atteggiamenti,
la
stessa
ironia
E
le
loro
battute
un
po'
da
trattoria
E
le
mani
curate,
le
camicie
pulite,
bianche
Ma
quando
lo
vedi
anche
Sulla
tua
maglietta
Sulle
scarpe
da
tennis
Sui
blue-jeans
da
quattordici
once
Su
quel
giaccone
americano
che
ho
comprato
Con
pochi
soldi
al
mercatino
dell'usato
Allora
arriva
al
disgusto
la
tua
stravaganza
Allora
diventa
una
moda
ogni
gesto
che
fai
Non
si
riesce
nemmeno
ad
avere
abbastanza
coscienza
Per
piangere
di
noi
per
piangere
di
noi
Di
noi
così
ribelli,
così
devoti
Di
noi
così
folli,
così
massificati
Di
noi
così
avanti,
così
impotenti
Coi
capelli
un
po'
lunghi
E
le
nostre
barbe
da
impegnati
Di
questa
nostra
assurda
mancanza
di
rigore
Di
una
mollezza
sorda
che
non
ci
fa
reagire
Di
noi
che
non
sappiamo
cosa
sia
La
nostra
malattia
E
forse
non
abbiamo
ancora
fatto
un
gemito
Ma
la
paura
comincia
a
salire
dagli
intestini
Come
il
vomito
Noi
così
vitali,
così
distrutti
Noi
così
creativi,
così
assuefatti
Ci
aggrappiamo
ad
un
gesto
che
sembra
di
rottura
Con
l'illusione
e
il
pretesto
di
scegliere
ancora
Noi
così
originali
e
spappolati
Creiamo
saltando
liberi
come
pidocchi
Coi
nostri
gusti
schifosi
accumulati
Fra
la
testa
e
gli
occhi
Ormai
sei
soggetto
a
una
forza
Che
ti
è
sconosciuta
Ormai
sei
libero
e
schiavo
Ormai
sei
coinvolto
E
di
colpo
ti
viene
il
sospetto
Che
in
tutta
la
vita
Non
hai
mai
scelto
Non
hai
mai
scelto
Non
hai
mai
scelto
Quando
lo
vedi
anche
Sulla
tua
maglietta
Sulle
scarpe
da
tennis
Sui
blue-jeans
da
quattordici
once

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