paroles de chanson Il Grande Freddo - Egreen
Qualche
volta
da
bevuto
ho
provato
a
spiegarle
Matteo
tornando
qualche
notte
mi
ha
visto
impazzire
Nel
99
quattro
sbarbi
su
panche
a
far
canne
Pane
mi
ha
scritto
ieri
che
non
dobbiamo
più
soffrire
Nicolò
non
lo
vedo
dal
maggio
scorso
E
lo
penso
ad
ogni
mio
sorso
in
compenso
sono
uno
stronzo
Alessandro
sta
per
avere
un
figlio,
manco
so
come
si
chiama
Rispo
so
che
tiene
duro
pure
se
non
ci
si
chiama
Toni
sta
apposto
e
dopo
anni
ci
siamo
riscritti
Vengo
a
trovarti
lì
appena
lo
apri
sto
posto
hit
me?
Ho
chiuso
gli
occhi
due
minuti
perché
ero
un
po
stanco
Due
minuti
arrivo
subito
un
paio
soltanto
Per
me
da
fuori
era
tutto
perso
in
partenza
Una
parentesti
da
aprire
e
da
chiudere,
un
tempo
morto,
un′illusione
di
preadolescenza
Abbracci
e
promesse
da
sbronzo,
nulla
più
che
adesso
sarebbe
un
caldo
ricordo,
invece.
Sono
qui
con
il
mio
futuro
in
mano
Il
mio
futuro
è
adesso
provo
ma
non
riesco
a
definire
il
mio
futuro
in
questo
Fino
a
ieri
mi
guardavo
tipo
quando
cresco
Fino
a
quando
ne
esco
Fino
a
quando
posso
Finche
il
corpo
regge,
finche
tutto
a
posto
Finche
queste
schegge
me
le
levo
col
sorriso
il
resto
è
solo
transitorio
anche
se
è
buio
pesto
L'avambraccio
me
lo
sento
a
stento
Remi
in
barca
e
vado
col
maltempo
Che
ha
quel
gelo
dentro
quello
vero
intendo
e
fai
intrattenimento
riconosci
al
volo
il
sentimento
Fuori
nell′oceano
aperto
quanti
fori
che
nascondi
in
petto
Se
ti
doni
ciò
che
manco
hai
scelto
e
ti
consoli
con
un
mal
contento
Sai
che
hai
fatto
centro
quando
rialzi
il
mento
Ciò
che
vedi
non
ti
basta
pazzo
una
mano
chiede
aiuto
l'altra
stringe
il
cappio
Ma
io
corro
per
lasciare
buchi
in
terra
non
per
qualche
graffio
E
sopra
il
mio
epitaffio
scriveranno
"ve
l'aveva
detto"
Io
per
il
momento
non
mi
scordo
il
freddo
al
punto
di
rabbrividire
intorno
ad
un
caminetto
Con
in
mano
un
te
bollente
che
per
me
è
un
sorbetto
e
per
di
più
mi
affretto
Perche
non
mi
basta
perché
voglio
tutto
Perché
sono
stanco
e
pressoche
distrutto
Perche
stringo
da
una
vita
i
denti
sto
portando
questi
deficenti
e
lascio
a
voi
i
commenti
Sto
con
i
frammenti
di
3 vite
semichiuse
in
giorni
subalterni
E
tu
che
mi
comprendi
sei
lo
stesso
che
mi
hai
scritto
grazie
a
me
se
oggi
non
ti
arrendi
senza
paradenti
Per
quello
che
hai
scelto
per
quello
che
hai
fatto
Perche
tutti
con
qualcuno
han
sigillato
un
patto
Perche
tutti
con
qualcuno
han
qualcosa
da
dimostrare
E
la
fiducia
persa
è
dura
da
rilegare
Se
fallisco
non
ho
altre
opzioni
Soffro
come
un
cane
per
le
mie
reazioni
E
pure
se
sta
merda
non
mi
riempe
il
frigo
Io
mi
lacero
la
mano
ma
non
mollo
il
filo
Qualche
volta
da
bevuto
ho
provato
a
spiegarle
Matteo
tornando
qualche
notte
mi
ha
visto
impazzire
Io
non
mi
volto
tiro
dritto
e
mi
treman
le
gambe
Se
sporco
un
foglio,
un
altro
ancora
è
per
non
morire
Troppo
egoista
per
pensare
di
farlo
per
gli
altri
Manco
per
scherzo
ne
per
gioco
niente
è
da
capire
Solo
sta
carta
in
sto
marasma
ha
asciugato
i
miei
pianti
Io
la
detesto
lei
sorride
si
ostina
a
sorbire
Ma
è
proprio
questo
il
bello
in
fondo
anche
tu
hai
colto
in
pieno
Quello
che
ho
in
serbo
da
ridarle
in
braccio
a
ciel
sereno
Se
sopravvivo
non
voglio
un
trono
di
vetro
La
storia
la
scrive
sempre
soltanto
chi
è
poi
tornato
indietro
Ma
per
ora
penso
a
respirare
ed
è
gia
tanto
se
continuo
a
farlo
Quando
stai
crollando
poco
importa
chi
ti
resta
accanto
La
tua
valvola
di
sfogo
resta
melma
e
fango
Pure
tu
sei
bello
pieno
o
sbaglio?!
Oggi
che
le
scelte
non
sono
un
ventaglio
E
sembro
più
un
bersaglio
Il
feedback
non
è
più
un
dettaglio
Please
help
parole
tolte
dal
vocabolario
Io
non
rappresento
un
cazzo
E
sono
stufo
di
giustificarmi
solo
perché
ho
preso
spazio
E
se
non
fosse
che
sono
un
testardo
e
del
mio
detto
e
fatto
sarei
solo
un
altro
in
piazza
sfatto
Il
punto
è
che
sta
gente
passa
e
quel
locale
chiude
E
poi
si
cresce
e
basta
e
voi
fate
battute
Ma
le
mie
parole
sono
già
scolpite
Perche
il
sangue
non
è
grafite
Ancora
sul
banco
di
prova
chiedendomi
solo
quante
volte
ancora
chiedendomi
sempre
se
faccio
abbastanza
Sperando
di
implodere
adesso
in
sta
stanza,
mi
ammazza
Ciò
che
devo
fare
della
stessa
boraccia
dalla
quale
bevo
e
mi
disseto
quest′ansia
Non
ho
mai
rinnegato
i
miei
limite
veri
Ho
nascosto
i
miei
lividi
neri
più
seri
Sul
piano
di
valutazione
globale
Una
cosa
è
prevalsa
su
tutto
il
letame
Che
questa
non
posso
accannare
Lo
devo
alla
gente
lo
devo
al
mio
male
E
sai
che
a
sto
giro
rincaso
tenetevi
scettro
corona
e
quel
trono
di
vetro
La
storia
la
scrive
ogni
modo
soltanto
da
sempre
comunque
chi
è
tornato
indietro
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