paroles de chanson Amerigo - 2007 Digital Remaster - Francesco Guccini
Probabilmente
uscì
chiudendo
dietro
a
se
la
porta
verde,
Qualcuno
si
era
alzato
a
preparargli
in
fretta
un
caffè
d'orzo.
Non
so
se
si
girò,
non
era
il
tipo
d'uomo
che
si
perde
In
nostalgie
da
ricchi,
e
andò
per
la
sua
strada
senza
sforzo.
Quand'io
l'ho
conosciuto,
o
inizio
a
ricordarlo,
era
già
vecchio
O
così
a
me
sembrava,
ma
allora
non
andavo
ancora
a
scuola.
Colpiva
il
cranio
raso
e
un
misterioso
e
strano
suo
apparecchio,
Un
cinto
d'ernia
che
sembrava
una
fondina
per
la
pistola.
Ma
quel
mattino
aveva
il
viso
dei
vent'anni
senza
rughe
E
rabbia
ed
avventura
e
ancora
vaghe
idee
di
socialismo,
Parole
dure
al
padre
e
dietro
tradizione
di
fame
e
fughe
E
per
il
suo
lavoro,
quello
che
schianta
e
uccide:
"il
fatalismo".
Ma
quel
mattino
aveva
quel
sentimento
nuovo
per
casa
e
madre
E
per
scacciarlo
aveva
in
corpo
il
primo
vino
di
una
cantina
E
già
sentiva
in
faccia
l'odore
d'olio
e
mare
che
fa
Le
Havre,
E
già
sentiva
in
bocca
l'odore
della
polvere
della
mina.
L'America
era
allora,
per
me
i
G.I.
di
Roosvelt,
la
quinta
armata,
L'America
era
Atlantide,
l'America
era
il
cuore,
era
il
destino,
L'America
era
Life,
sorrisi
e
denti
bianchi
su
patinata,
L'America
era
il
mondo
sognante
e
misterioso
di
Paperino.
L'America
era
allora
per
me
provincia
dolce,
mondo
di
pace,
Perduto
paradiso,
malinconia
sottile,
nevrosi
lenta,
E
Gunga-Din
e
Ringo,
gli
eroi
di
Casablanca
e
di
Fort
Apache,
Un
sogno
lungo
il
suono
continuo
ed
ossessivo
che
fa
il
Limentra.
Non
so
come
la
vide
quando
la
nave
offrì
New
York
vicino,
Dei
grattacieli
il
bosco,
città
di
feci
e
strade,
urla,
castello
E
Pavana
un
ricordo
lasciato
tra
i
castagni
dell'Appennino,
L'inglese
un
suono
strano
che
lo
feriva
al
cuore
come
un
coltello.
E
fu
lavoro
e
sangue
e
fu
fatica
uguale
mattina
e
sera,
Per
anni
da
prigione,
di
birra
e
di
puttane,
di
giorni
duri,
Di
negri
ed
irlandesi,
polacchi
ed
italiani
nella
miniera,
Sudore
d'antracite
in
Pennsylvania,
Arkansas,
Texas,
Missouri.
Tornò
come
fan
molti,
due
soldi
e
giovinezza
ormai
finita,
L'America
era
un
angolo,
l'America
era
un'ombra,
nebbia
sottile,
L'America
era
un'ernia,
un
gioco
di
quei
tanti
che
fa
la
vita,
E
dire
boss
per
capo
e
ton
per
tonnellata,
"raif"
per
fucile.
Quand'io
l'ho
conosciuto
o
inizio
a
ricordarlo
era
già
vecchio,
Sprezzante
come
i
giovani,
gli
scivolavo
accanto
senza
afferrarlo
E
non
capivo
che
quell'uomo
era
il
mio
volto,
era
il
mio
specchio
Finché
non
verrà
il
tempo
in
faccia
a
tutto
il
mondo
per
rincontrarlo,
Finché
non
verrà
il
tempo
in
faccia
a
tutto
il
mondo
per
rincontrarlo,
Finché
non
verrà
il
tempo
in
faccia
a
tutto
il
mondo
per
rincontrarlo...
Attention! N'hésitez pas à laisser des commentaires.