paroles de chanson Io e gli altri - Giorgio Gaber
Lui
si
svegliò
quel
giorno
e
stranamente
La
prima
cosa
intorno
che
guardava
Di
colpo
quella
cosa
diventava
Lui
diventava
tutto
e
tutti
quanti
Lui
diventava
albero
e
cavallo
Persona,
pietra
dura
e
poi
trifoglio
Lui
diventava
abbarbicati
amanti
Uomini
silenti
e
rumorose
masse
E
tutti
gli
elementi
di
città
e
campagna
Ovunque
si
recasse
Lui
diventava
il
padre
virile
e
ingiusto
Lui
diventava
il
figlio
un
po′
smarrito
L'onesta
madre
che
l′aveva
concepito
Lui
diventava
i
riti
della
casa
E
le
conversazioni
e
poi
la
compagnia
E
gli
uomini
e
le
donne
che
per
le
strade
S'addensano
in
follia
Poi
la
conoscenza,
il
nobile
concetto
e
l'intelletto
L′idea
che
a
tutto
tu
devi
dare
un
nome
Il
senso
del
reale,
soprattutto
il
maledetto
"se
e
come"
Lui
si
svegliava
ogni
mattina
e
tutto
Tutto
diventava
suo
E
tutto
diventava
parte
di
quell′uomo
Che
ora
sono
anch'io
Non
esiste
né
luogo
né
tempo
Distanza
non
esiste
Io
sono
gli
uomini
del
passato,
canuti
e
saggi
Io
sono
gli
uomini
del
futuro,
smarriti
e
scaltri
Io
sono
come
tutti,
io
sono
gli
altri
Io
sono
gli
altri,
io
sono
gli
altri
Io
sono
gli
altri,
io
sono
gli
altri
Io
sono
gli
altri,
io
sono
gli
altri
Io
sono
gli
altri,
io
sono
gli
altri
1 Introduzione (prosa)
2 Io e gli altri
3 L'abitudine (Prosa)
4 Cronometrando il mondo
5 L'intossicato (prosa)
6 Luciano
7 La vestizione (prosa)
8 La massa
9 Io e le cose
10 I Posti Giusti (Prosa)
11 Il tempo quanto tempo
12 L'audience (Prosa)
13 Qualcosa che cresce
14 Una donna
15 Il Senso (Prosa)
16 Oh madonnina dei dolori
17 Il sociale
18 Wittgenstein (prosa)
19 Benvenuto il luogo dove
20 Cosa Mi Sono Perso (Prosa)
21 Il deserto
22 Io Se Fossi (Prosa)
23 La strana famiglia
24 Non è più il momento
25 Ritratto dello zio
26 Ipotesi per una Maria
27 Attimi
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