paroles de chanson Permettendomi artifici spontanei - Uochi Toki
Un
amico
si
presenta
a
casa
mia
alle
quindici
e
trenta.
Porta
con
sé
la
sua
ragazza.
Il
campanello
suona:
io
apro,
loro
entrano.
Si
accontentano
di
succo
di
frutta
e
biscotti.
A
volte
mi
capitano
dei
pomeriggi
vuoti,
che
occuperei
guardando
cartoni
animati,
giocando
con
i
videogiochi.
A
volte
questi
pomeriggi
vengono
solcati
dai
volti
noti.
Seduti
al
tavolo,
io,
un
mio
amico,
una
ragazza,
un
aggettivo
possessivo:
sua.
Lei
è
zitta.
Seguo
la
conversazione
con
gli
occhi.
Io
mi
chiedo
cosa
lei
stia
pensando.
Il
suo
ragazzo
mi
chiede
di
tenerla
d'occhio
per
qualche
ora
fino
al
suo
ritorno:
deve
andare
in
qualche
posto,
vuole
disfarsi
ad
ogni
costo
di
questa
occhi
da
cerbiatto.
Io
accetto.
L'amico
mi
saluta,
esce,
chiude
uno
sportello,
consapevole
del
fatto
che,
fidandosi
del
sottoscritto,
ha
vinto
un
viaggio
di
qualche
ora,
lontano
da
una
persona
con
cui
non
parla
tanto.
E
siamo
qui:
mi
giro
e
la
osservo.
Il
suo
sguardo
è
vuoto
come
il
mu,
in
questa
casa
non
abbiamo
la
TV,
e
questa
tipa
straripa
di
una
voglia
matta
di
avere
un
dialogo,
di
aprire
la
bocca.
Lo
capisco
dal
fatto
che
finora
è
stata
zitta.
Io
non
sono
un
vero
uomo,
sono
un
parcheggio,
dove
gli
uomini
si
fidano
a
lasciare
le
loro
donne
in
macchina
ad
aspettare.
Ed
io
non
sono
un
parcheggio,
sono
una
scavatrice.
Schiaccio
le
vostre
auto
vuote,
pulite.
Scarico
lavastoviglie
tra
il
volante
e
il
parabrezza.
Ti
piace
questo
mio
modo
di
fare?
Io
ti
sfondo
la
Golf
in
modo
irreparabile,
poi
mi
prendo
la
tua
colf
sessuale,
e
ci
mettiamo
a
parlare
fino
a
che
non
si
riempie.
Il
cerbiatto
di
cui
sopra
non
si
distingue.
Non
arriva
ai
ventiquattro
o
ai
venticinque.
Storia
dell'arte,
comunicazione,
oppure
lingue.
Io
dico:
bene,
adesso
il
tuo
ragazzo
si
è
dileguato
nel
niente,
lui
adesso
non
c'è,
giochiamo
alle
signorine
che
prendono
il
tè?
"Cosa
intendi?"
Voglio
dire
che
nella
mia
testa
c'è
un
interruttore
che
quando
voglio
bypassa
a
comando
ogni
interesse
di
natura
sessuale.
"Ma
così
diventi
gay!"
Ma
così
diventi
stupidina!
La
persona
omosessuale
è
un'invenzione
cattolica,
che
inscatolava
dei
comportamenti
normali
per
gli
esseri
umani,
per
poter
dare
un'identità
al
male
e
arrostire
dei
poveri
cristi,
che
oggi
chiedono
diritti
come
tutti,
e
che
spesso
fomentano
i
dualismi.
Al
posto
di
distruggere
dei
generi,
ne
creano
di
sempre
più
fissi.
Nuovi
stili
nei
sessismi.
È
per
integrarsi
tra
i
generi
diversi
che
io
spengo
i
miei
interessi
imposti
e
mi
concentro
sugli
individualismi.
Mi
individui?
Voglio
solo
tu
capisca
che
non
sto
cercando
di
provarci.
"Sì
ma
non
c'era
bisogno
di
farmi
questo
discorso!"
Ammetto
che
forse
la
mia
spiegazione
è
un
eccesso
di
zelo,
che
mi
rende
più
ambiguo,
e
tu
capisci
di
meno,
ma
ne
ho
bisogno,
perché
io
cerco
di
tenere
esposto
quello
che
gli
esseri
umani
di
solito
tengono
dentro
e
nascosto.
"Mi
piace,
ho
capito.
Premi
quel
pulsante,
spegni
gli
interessi
con
un
dito.
Per
qualche
motivo
adesso
mi
fido,
anche
se
sembri
costruito.
Ora
sono
serena."
Molto
bene.
Ora
possiamo
andare
insieme
a
spaccarci
di
tè
e
paste
alla
crema
fino
alle
sei
di
sera.
Così
mi
spieghi
quello
che
non
capisco
del
tuo
ragazzo,
che
è
mio
amico.
Divertimento
uguale
merenda,
amiche,
discorsi
sull'amore.
A
volte
invento
aneddoti
falsi
come
questo
in
cui
l'ascoltatore
possa
calarsi,
per
spiegargli
dei
fatti
di
cui
non
potrebbe
capacitarsi.
È
questo
il
mio
cyberpunk!
In
un
futuro
presente
senza
passato,
senza
nemmeno
una
macchina
volante,
o
un
espediente
narrativo
che
possa
buttarti
nel
mondo
nuovo
di
Aldous
Huxley.
Io
sono
qui
che
m'impegno,
non
per
affermarmi,
ma
per
avvisarti
che
ci
sono
umani
diversi
da
quelli
che
puoi
trovare
informandoti.
Sbiadisco
l'immagine
di
me
stesso
e
del
cerbiatto
che
mangiamo
dolci
dallo
stesso
piatto.
Rimango
solo
io
che
parlo,
quasi
contento,
con
questi
suoni
intorno,
sopra,
sotto.
Nessun
canone,
nessun
contesto.
Questa
non
è
musica,
è
un
artifizio
spontaneo
di
qualcuno
che
vede
oltre
l'umano.
Piano
piano
arreda
il
vuoto.
"Ma
il
vuoto
non
lo
puoi
arredare!"
Dai,
cerbiatto,
fammi
dire
le
mie
stronzate
da
mago!

1 Dando origine al più incomprensibile dei mali
2 Appena risalito dall'abisso
3 Mi sveglio da straniero in un luogo mai visto prima, tuttavia
4 Dato che per me è naturale trovarmi spaesato nei non-luoghi
5 Mi basta udire voci lontane per sentirmi a casa ovunque
6 Permettendomi artifici spontanei
7 Gettandomi in ambigue immedesimazioni non richieste ma richieste
8 Violando le conseguenze che la violazione dei sacri limiti tra le persone comporta...
9 ... No, sto sbagliando in qualcosa, il nervoso ed il quieto si alternano freneticamente
10 Che mi esaspera fino ad esplodere la realtà in molteplici 'adesso'.
Attention! N'hésitez pas à laisser des commentaires.