paroles de chanson La clemenza di Tito, K. 621 / Act 2: "Già de' pubblici giuochi" - Live - Wolfgang Amadeus Mozart , Rolando Villazón , Yannick Nézet-Séguin , Adam Plachetka

[Testo di "L'assalto (da La Traviata) "

Già de' pubblici giuochi, signor, l'ora trascorre
Il dì solenne sai che non soffre trascurarli
È tutto colato intorno alla festiva arena
Il popolo raccolto
E non s'attende che la presenza tua
Ciascun sospira, dopo il noto periglio
Di rivederti salvo
Alla tua Roma non differir sì bel contento

Andremo, Publio, fra poco
Io non avrei riposo
Se di Sesto il destino pria non sapessi
Avrà il Senato ormai le sue discolpe udite
Avrà scoperto, vedrai, che egli è innocente
E non dovrebbe tardar molto all'avviso

Ah, troppo chiaro, lentulo favello!

Lentulo forse cerca al fallo un compagno
Per averlo al perdono
E non ignora quanto Sesto a me è caro
Arte e comune questa è di lei
Pur dal Senato ancora non torna alcun
Che mai sarà?
Va', chiedi che si fa, che si attende
Io tutto voglio saper pria di partir

Vado, ma temo di non tornar, Nunzio, felice

E puoi crеdere Sesto infidеle?
Io dal mio core il suo misuro
E urli impossibil parvi ch'egli m'abbia tradito

Ah signor, non han tutti il cor di Tito!