Текст песни Analfabetizzazione (Live) - Claudio Lolli
Più
del
vento
sarà,
La
mia
bandiera
forte.
Più
del
vento
sarà,
Più
del
vento.
La
mia
madre
l'ho
chiamata
sasso,
Perché
fosse
duratura
sì,
Ma
non
viva.
I
miei
amici
li
ho
chiamati
piedi,
Perché
ero
felice
solo
Quando
si
partiva.
Ed
il
mio
mare
l'ho
chiamato
cielo,
Perché
le
mie
onde
arrivavano
Troppo
lontano.
Ed
il
mio
cielo
l'ho
chiamato
cuore,
Perché
mi
piaceva
toccarci
dentro
il
sole
Con
la
mano.
Non
ho
mai
avuto
un
alfabeto
tranquillo,
servile,
Le
pagine
le
giravo
sempre
con
il
fuoco.
Nessun
maestro
è
stato
mai
talmente
bravo,
Da
respirarsi
il
mio
ossigeno
ed
il
mio
gioco.
Ed
il
lavoro
l'ho
chiamato
piacere,
Perché
la
semantica
è
violenza
Oppure
è
un'opinione.
Ma
non
è
colpa
mia,
non
saltatemi
addosso,
Se
la
mia
voglia
di
libertà
oggi
è
anche
bisogno
Di
confusione.
Ed
il
piacere
l'ho
chiamato
dovere,
Perché
la
primavera
mi
scoppiava
dentro
Come
una
carezza.
Fondere,
confondere,
rifondere
Infine
rifondare
L'alfabeto
della
vita
Sulle
pietre
di
miele
Della
bellezza.
Ed
il
potere
Nella
sua
immensa
intelligenza
Nella
sua
complessità.
Non
mi
ha
mai
commosso
Con
la
sua
solitudine
Non
l'ho
mai
salutato
come
tale.
Però
ho
raccolto
la
sfida,
Con
molta
eleganza
e
molta
sicurezza,
Da
quando
ho
chiamato
prigione
la
sua
felicità.
Ed
il
potere
da
quel
giorno
m'insegue,
Con
le
sue
scarpe
chiodate
di
paura.
M'insegue
sulle
sue
montagne,
Quelle
montagne
che
io
chiamo
pianure.
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