Текст и перевод песни The Vad Vuc - Organi - Live at Teatro Sociale Bellinzona

Organi - Live at Teatro Sociale Bellinzona

Il Vad vuc è un animale selvatico, elvetico e schivo
Selvatico, elvetico e fa schifo
Spesso chino sul bancone del pub, il suo habitat naturale
Per la legge del "se non puoi sconfiggerlo, fattelo amico"
Ha fatto del male il proprio alleato

Spesso alterato, nel senso di alticcio, non di arrabbiato
Il vadvuchide si presenta quasi costantemente invalido
Un valido apporto a questa tesi è l′elenco dei mali riscontrati
Dal campione di esemplari presenti questa sera
Si pregano i non più possessori di milza di alzare la mano
Non meno sono quelli che hanno avuto la gotta
Non rettili, forse, non uccelli, mi dicono... forse simili a bovini
O amanti di ovini e caprini, ma risultano mammiferi

Ma torniamo ai malanni, vediamo, gli ascessi sono comuni
Pare non siano immuni? Pancreatiti? Asmatici? Cardiopatici? Daltonici
D'altronde chi si unisce alla banda non è da meno, guardate anche i fonici
Chi non ha la cistifellea? Quello che ha suonato in sedia a rotelle
Chi ha le cisti in testa e chi può sembrar sano
Ma a guardarlo un po′ meglio, qualcosa che non va lo si trova

Ma la prova più grande della resilienza vadvuchiana
Non è l'incredibile capacità renale di drenare quantità inumane di birra
O l'irrazionale ingurgitare razioni tutt′altro che militari degli alimentari più vari
Ma la speciale capacità di legarsi e allargare le anime di chi chiamano amico
Amano, e a mano a mano che li si scopre, ci si ritrova a capire di sé cose
Che non si sarebbe mai creduto possibile
Perché l′amalgama incredibile che si vede palese nel branco
È data dall'assenza di rancore, da rincorse a scherzare
Da schizzi di genio e da generosità infinita
Fan finta di esser cazzoni, ma da alcune canzoni traspare
Che il più grande valore per chi si vuol bene
È il sapere nel profondo che c′è più dell'amore
C′è il doversi la vita

Organi - Live at Teatro Sociale Bellinzona

Vad vuc is a wild animal, Swiss and shy
Wild, Swiss and disgusting
Often bent over the bar counter of the pub, its natural habitat
By the law of "if you can't beat 'em, befriend them"
He has made evil his ally

Often altered, in the sense of tipsy, not angry
The vadvuchide almost always presents himself as an invalid
A valid contribution to this thesis is the list of ailments found
From the sample of specimens present tonight
Those who no longer have a spleen are asked to raise their hands
No less are those who have had gout
Not reptiles, perhaps, not birds, they tell me... perhaps similar to bovines
Or lovers of sheep and goats, but they appear to be mammals

But let's go back to the illnesses, let's see, abscesses are common
Aren't they immune? Pancreatitis? Asthmatics? Heart patients? Color blind
On the other hand, those who join the gang are no less so, look at the sound engineers too
Who doesn't have a gallbladder? The one who played in a wheelchair
Who has cysts in their head and who may seem healthy
But if you look at it a little better, you'll find something wrong

But the greatest proof of Vadvuchian resilience
Is not the incredible renal capacity to drain inhuman quantities of beer
Or the irrational gorging of anything but military rations of the most varied foods
But the special ability to bond and expand the souls of those they call friends
They love, and as you discover them, you find yourself understanding things about yourself
That you would never have thought possible
Because the incredible amalgam that is obvious in the pack
Is given by the absence of resentment, by chasing after joking
By flashes of genius and infinite generosity
They pretend to be jerks, but from some songs it appears
That the greatest value for those who love each other
Is knowing deep down that there is more than love
It is owing your life to each other