Текст песни Gettandomi in ambigue immedesimazioni non richieste ma richieste - Uochi Toki
Il
mio
problema
(uno
dei)
è
che
divago
subito,
è
che
pretendo
tu
capisca
tutto
in
una
sera.
Quindi
faccio
uno
sforzo,
sospendo
la
pretesa,
ti
racconto
qualcosa
che
non
mi
interessa,
ad
esempio
di
questa
altra
ragazza.
Mentre
cammino
in
strada,
in
piazza,
il
vento
freddo
non
mi
taglia
la
faccia.
Vorticata
e
bassa,
la
città
universitaria
in
passato
già
citata
dove
la
gente
non
si
ammazza
ma
si
ammassa.
Ed
è
subito
gabbia
di
Faraday,
ovvero:
aperitivo,
localino,
barettino,
svago
del
mercoledì
in
prima
serata.
Abitudini
indistruttibili,
come
una
rete
metallica
che
scarica
gli
stimoli,
impedisce
alla
gente
di
rimanere
folgorata,
tranne
quando
viene
fotografata.
Ed
in
pratica
io
entro
in
uno
di
questi
localetti
da
aperitivo.
Schivando
l'estrazione
di
un
dagherrotipo,
riscopro
l'imbarazzo
antico
di
colui
che
folgorato
più
volte
non
è
protetto
da
un
titolo.
Ma
io
mi
abituo,
mi
situo,
mi
incastro
anche
se
non
partecipo
al
rito
collettivo.
Cos'hai
capito?
Il
mio
farmaco
è
una
tazza
di
acqua
calda
ed
erba
aromatica,
rigorosamente
senza
zucchero.
Mi
pronuncio:
non
importa,
aspetto,
ho
tempo,
niente
fretta,
non
importa,
aspetto,
mento,
non
ho
tempo,
non
ho
fretta.
Accanto
a
me
siede
una
ragazza,
per
l'esattezza
è
un'essere
di
razza
umana
da
cromosoma
x
doppia,
la
quale
scoppia
in
una
risata:
"
Questo
tipo
di
bevanda
- credo
si
riferisca
al
tè
- non
è
molto
adatta
a
una
serata
come
questa.
Guarda
che
faccia.
Io
sorrido
e
poi
mi
esprimo:
mi
dispiace,
sono
astemio,
ho
degli
amici
che
mi
aspettano,
e
bevo
un
tè
per
ristabilire
l'assetto
del
mio
clima
energetico
interno,
disturbato
dal
poco
sonno,
dal
troppo
movimento,
da
una
postura
scomoda
che
conferisce
patimento
a
tutto
l'organismo
ed
in
particolare
al
mio
trigemino,
allo
stomaco,
al
nervo
vago.
"
Accidenti,
te
ne
intendi.
Scusami,
non
volevo
mica
disturbarti.
Ne
sai
a
pacchi
sullo
yoga
e
su
ogni
cosa
lo
riguardi!"
Ti
sbagli,
non
ho
mai
preso
una
lezione.
Sparo
solo
cazzate
per
sostenere
una
conversazione.
"
Mi
sembri
una
persona
intelligente.
Io
mi
chiamo
Azzurptkl,
e
tu
come
ti
chiami?"
Il
mio
nome
è:
sono
entrato
in
questo
locale
che
non
mi
va
a
genio,
ma
che
sopporto
per
ottenere
supporto
allo
spostamento.
Tramite
un
comportamento
reputato
ai
margini
di
un
contesto,
sono
in
viaggio
a
piedi.
Stasera
partecipo
e
parlo
ad
un
concerto.
Sono
gentile
con
gli
sconosciuti
e
mi
interesso.
Indefesso
nel
discorso,
non
mi
tiro
mai
indietro.
Non
apprezzo
il
dare
contro.
cerco
sempre
un
compromesso
senza
tendere
al
ripiego.
Il
mio
lavoro
è
il
mago.
"
Allora
ti
va
se
parliamo
di
qualcos'altro?"
Certo.
Il
mio
situazionismo
spicciolo
mi
impone
di
indagare
su
di
un
fatto.
Se
ti
offendo
meno
rifiutando
il
tuo
invito
all'alcol,
senza
che
tu
mi
tacci
di
purismo,
proibizionismo,
straightedgismo.
È
che
più
ne
capisco,
meglio
interagisco.
Dai
sconosciuta,
colma
queste
lacune
che
non
mi
caratterizzano.
"
Non
saprei
che
dire.
Seguo
i
miei
impulsi,
il
mio
cane,
il
mio
intuito
femminile".
Apriamo
una
parentesi:
io
non
odio
gli
uomini.
Purtroppo
per
risultare
simpatico
ai
primi
e
farsi
amare
dalle
seconde
molto
spesso
è
necessario
evitare
di
fare
certe
domande.
A
volte
non
ce
la
faccio
proprio
a
fingere
che
mi
interessino
meno
le
arti
magiche
piuttosto
che
arrivare
a
spingere
un
seme
all'interno
delle
parti
intime
senza
rendermi
conto
di
cosa
ho
fatto
e
soprattutto
con
chi.
La
mia
passione
si
accende
quando
interviene
il
soprannaturale,
quindi
quando
qualcosa
va
oltre
la
natura,
sopra
la
natura,
attorno
alla
natura.
Ed
è
per
questo
che
mi
interesso,
quando
la
ragazza
dice
"intuito
femminile".
C'è
sempre
una
possibilità
remota
che
non
lo
stia
dicendo
solo
per
autoconvinzione
o
per
l'adesione
ad
un'idea
di
donna
tramandata
dalla
nonna
di
tutti
noi,
o
dai
giornalacci
tipo
Cosmopolitan
che
albergano
nel
cuore
di
tutti
noi.
Spiegami,
ragazza,
di
cosa
si
tratta.
Mi
interessa
capire
ciò
che
tu
chiami
"intuito
femminile",
dato
che
io
conosco
solo
l'intuito
semplice
nella
sua
complessa
accezione
molteplice.
"
Usi
la
tecnica
socratica
della
maieutica.
In
pratica
mi
chiedi
di
spiegarti
qualcosa
che
non
saprei
spiegarti
solo
per
darmi
contro,
girarmi
attorno,
cuocermi
a
puntino
come
se
fossi
un
pollo.
Sei
uno
stronzo,
un
lupo
travestito
da
agnello!"
Complimenti,
è
tutto
esatto,
mi
hai
scoperto
grazie
al
tuo
intuito,
ma
non
hai
capito
affatto
il
mio
comportamento.
Le
mie
intenzioni
non
sono
quelle
di
distruggerti.
Voglio
solo
portarti
in
posti
scomodi.
"
Non
sopporto
gli
uomini
subdoli"
Sei
una
stupida!
La
persona
subdola
è
l'uomo
che
ti
vezzeggia
e
che
ti
coccola
con
la
finalità
più
pratica,
dimenticata
persino
da
lui
stesso,
chi
sottende
nel
compromesso
di
un
rapporto
una
voglia
di
possesso.
E
se
davanti
al
tuo
invito
a
parlare
e
poi
rifiuto
di
parlarmi,
io
mi
adeguassi,
smettessi
di
cercare
di
capirti
e
cominciassi
a
corteggiarti,
scusandomi
e
dandomi
per
matto
ti
sembrerei
un
po'
meno
stronzo?
"
Non
capisco
cosa
hai
detto
e
non
ti
credo.
Sei
uno
di
quelli
che
si
sentono
superiori
agli
altri
e
non
si
occupano
di
chi
soffre
per
davvero!"
Il
litigio
è
l'espressione
massima
del
salto
nel
vuoto
dentro
una
persona
definita
come
"sconosciuto".
Il
tentativo
di
riempire
questo
abisso
con
le
definizioni
che
ti
hanno
detto
ad
un
banchetto
a
volte
non
lo
sopporto,
ma
non
chiedo
rispetto.
Perché
il
rispetto
è
un
contenitore,
e
sono
qui
per
espandermi,
non
per
contenere.
Ho
proprio
voglia
di
spiegarmi,
farti
capire.
dopodiché
ti
faccio
un
regalo
e
me
ne
vado.
"
Non
so
se
voglio
un
regalo
da
te".
Le
parole
della
ragazza
non
arrivano
alle
mie
orecchie,
ma
i
bordi
della
mia
tazza
già
lambiscono
le
mie
labbra.
L'acqua
bollente
mi
rilassa.
Particella
atomica
della
situazione.
Ogni
frammento
di
tempo
diventa
protone,
neutrone,
elettrone.
La
rappresentazione
atomica
del
tempo
si
distrugge!
Sono
sul
piano
senza
rappresentazioni.
Richiamo
l'arte
più
profonda,
quella
di
non
essere
me
stesso.
Chiedo
al
dio
del
caso
il
permesso
di
incarnarmi
contemporaneamente
nel
mio
corpo
e
in
quello
della
ragazza
che
mi
siede
di
fianco.
Nessuna
risposta.
Nessun
ostacolo.
Intorno
a
me
il
tempo
si
è
fermato,
o
per
meglio
dire
era
già
fermo.
Dormo
un'ora,
visto
che
ho
tutto
il
tempo
che
voglio,
e
che
per
svolgere
l'incantesimo
dell'immedesimazione
serve
la
stessa
energia
che
useresti
per
correre
tu
10
chilometri
in
salita
per
un'ora.
Quando
corro
guardo
la
natura,
gli
alberi,
le
foglie,
la
terra,
una
casa,
il
cielo.
"
Se
corro
così
tutti
i
giorni
potrebbero
rassodarmisi
i
glutei!
La
prossima
volta
vengo
a
correre
con
il
cane,
il
mio
amore,
eh?"
Ecco,
ecco!
sono
nel
corpo
della
ragazza.
Sento
i
suoi
pensieri,
sento
le
sue
percezioni.
"
Ho
la
testa
leggera
e
pesante
che
fluttua,
coadiuvata
da
tre
birre.
Ho
la
gola
un
po'
infiammata,
e
la
voglia
di
fumare
una
sigaretta
(questa
poi...)
ma
non
abbastanza.
Mi
sento
scomoda
su
questo
sgabello
da
bar,
ma
non
voglio
cambiare
posizione.
Devo
mostrarmi
forte
nei
confronti
di
questo
buffo
ragazzo
con
gli
occhiali,
che
utilizza
termini
intellettuali.
Probabilmente
gli
piaccio,
ma
non
capisco.
Vuole
scusarsi.
Speriamo
che
riesca
a
non
giocarsi
anche
questa
seconda
possibilità
che
voglio
dargli".
Davvero
poco
interessante.
Voglio
cercare
qualcosa
di
più
nucleico.
Certo,
potrei
anche
palparmi
le
tette,
così
finalmente
potrei
dire
di
aver
esplorato
dentro
un
corpo
femminile
senza
dover
usare
la
scusa
del
sesso
per
supportare
la
mia
curiosità
apparentemente
senza
senso.
Bisognerebbe
scindere
le
due
cose,
in
due
momenti
ben
distinti:
in
un
momento
ci
si
esplora,
si
conosce
e
ci
si
tocca,
e
in
un
secondo
momento
si
lascia
che
gli
istinti
prevalgano,
mai
le
due
cose
mischiate.
Volete
negarlo?
Vi
siete
mai
chiesti
perché
non
riuscite
a
capire,
conoscere
il
partner
e
perché
raramente
riuscite
a
fare
del
sesso
soddisfacente?
È
logico:
volete
fare
entrambe
le
cose
contemporaneamente.
E
chi
vi
propone
alternative
lo
rinchiudete
in
una
definizione
tipo
"macchinoso"
o
"razionale".
Dai,
mentre
voi
ci
pensate
io
continuo
a
cercare
il
punto
nodale
della
ragazza
in
questione.
Evito
i
pensieri
sulle
scarpe,
sulle
mestruazioni,
sui
rapporti
pregressi
con
uomini
dozzinali.
Voglio
sapere
cose
più
fondanti.
Cosa
distingue
questa
persona
dagli
altri?
Qual
è
la
sua
forza?
Di
cosa
è
composta
l'essenza
di
ciò
che
è
definito
"intuito"?
E
perché
lo
lega
al
cromosoma
doppia
x
senza
y?
Ma
vedo
solo
sensi
di
colpa.
Un
concetto
di
amore
riversato
su
di
un
cane
al
guinzaglio
come
guardare
una
natura
morta.
Voglia
di
fare,
molta,
ma
travolta
dai
contesti,
distrutta
da
termini
come
"debolezza"
e
"forza".
Dai,
fammi
vedere
cosa
c'è
dietro
quando
arrivo
al
tuo
concetto
di
sofferenza,
dai!
Questa
ragazza
ha
sofferto
in
seguito
a
un
aborto.
E
voi
che
state
ascoltando,
vorreste
che
adesso
io
mi
esprimessi
sulla
giustezza
o
meno
dell'abortire
per
il
vostro
sollazzo
politico?
Siete
fantasmi
che
portano
all'esasperazione.
Ci
si
avvicina
ad
una
scelta
in
maniera
individuale.
Ci
sono
scelte
che
si
fanno
al
di
fouri
della
collettività.
Senza
coscienza
identitaria,
senza
tradizione
rivoluzionaria,
e
l'aborto
è
una
di
queste.
Questa
ragazza
è
stata
male
perché
attorniata
dagli
spiriti
della
morale
in
un
momento
doloroso
e
di
concentrazione.
E
questi
spiriti
nascono
da
voi
quando
producete
un'opinione.
E
come
cercherete
di
ignorarmi?
Dicendo
che
è
una
mia
opinione?
Mi
rimane
solo
una
cosa
da
fare:
voglio
guardarmi
attorno
con
gli
occhi
di
questa
persona
ed
intuire
qualcosa
di
correlabile
a
questo
nucleo
che
mentirei
se
definissi
centrale.
Ma
il
fatto
è
che
non
ho
sufficiente
energia
mentale
per
spingermi
oltre.
"
Mi
guardo
attorno:
dentro
questo
pub
sordido,
arredamento
stupido,
qualcuno
indossa
un
indumento
orrido,
il
sottofondo
musicale
mi
fa
muovere
a
tempo
un
piede.
Sento
il
bisogno
di
ballare,
ordinare
qualcosa
di
più
forte,
forse
vino,
whisky,
grappe.
Dovrei
stare
in
casa
per
studiare
e
non
perdere
tempo
in
un
locale.
Mi
piacerebbe
incontrare
un
uomo
vero,
che
si
interessi,
si
prenda
cura
dei
miei
interessi,
si
fermi
a
guardarmi
e
capisca
i
miei
traumi,
che
sappia
sempre
cosa
dire
senza
urtarmi.
E
invece
chi
ho
davanti?
Uno
stupido
che
cerca
solo
di
incantarmi
con
stupidaggini
sui
maghi,
discorsi
vaghi.
Smettila
di
proteggerti
dagli
altri
bevendoti
acque
calde,
raccontando
aneddoti.
Mentre
tu
parli
delle
tue
teorie
filosofiche
c'è
gente
che
soffre
per
davvero.
E
poi
guardati,
con
quel
giubbotto
sei
ridicolo,
ingenuo
nei
movimenti,
nel
taglio
di
capelli.
Mi
ricordi
un
bambino".
Mi
volto
e
mi
rivolgo:
ragazza,
chiedi
di
essere
compresa,
ma
non
sei
disposta
ad
abbassare
nessuna
tua
difesa.
Tu
sei
in
guerra.
Ma
il
nemico
ha
dei
pensieri.
Finché
dispenserai
inadeguatezza,
finché
ti
chiuderai
nel
tuo
concetto
di
giustizia,
potrai
soltanto
schiacciare
gli
altri
e
combatterli.
Le
tue
armi
sono
i
lontani
e
vicini
esempi
di
chi
soffre
veramente.
Finché
inali
sofferenze
tu
sarai
vincente,
dalla
parte
giusta
della
morale.
Potrai
ordinare
agli
altri
quando
ci
si
deve
divertire
con
un'offerta
di
alcol
all'interno
di
un
locale.
Oppure
quando
bisogna
piangere
pensando
ad
un
essere
umano
morto
o
al
tuo
aborto.
Io
soffro
del
tuo
vedermi
ridicolo.
Accetto
fatica
e
morte,
ma
soffro
di
ogni
equivoco.
Come
ti
permetti
di
parlarmi
dell'aborto?"
Finisco
il
tè
e
me
ne
vado,
tanto
non
ti
importa
se
parliamo.
Tu
vuoi
un
dialogo
controllato,
la
risposta
ad
un
richiamo,
un
cane
pavloviano.
"
Cos'hai
fatto?
Non
abbiamo
quasi
parlato.
Sembra
che
questo
dialogo
tu
te
lo
sia
inventato!"
Non
importa,
non
ho
colpa.
Ho
gli
occhi
color
porpora.
Non
posso
staccarti
dal
tuo
concetto
di
uomo
e
di
donna.
Piangi
ora,
e
non
sapere
bene
perché!
La
mia
sedia
non
era
poi
così
scomoda.
Usare
la
magia
per
comprendere
gli
altri
non
mi
esula
dai
colpi.
Anzi,
sappiatelo:
un
mago
riceve
sofferenze
anche
da
come
viene
mosso
un
bicchiere,
dall'uso
improprio
di
un
termine,
dalle
volontà
altrui
quando
sono
vanamente
troppo
ferree.
E
me
ne
vado
dal
luogo
e
nel
momento
massimo
di
svago.
Mentre
tutti
ridono,
io
mi
piego,
scompaio
nascosto
dalle
lievi
lacrime
di
una
persona
sconosciuta
che
si
è
imbattuta
nella
pretesa
ridicola
di
una
persona
ridicola.

1 Dando origine al più incomprensibile dei mali
2 Appena risalito dall'abisso
3 Mi sveglio da straniero in un luogo mai visto prima, tuttavia
4 Dato che per me è naturale trovarmi spaesato nei non-luoghi
5 Mi basta udire voci lontane per sentirmi a casa ovunque
6 Permettendomi artifici spontanei
7 Gettandomi in ambigue immedesimazioni non richieste ma richieste
8 Violando le conseguenze che la violazione dei sacri limiti tra le persone comporta...
9 ... No, sto sbagliando in qualcosa, il nervoso ed il quieto si alternano freneticamente
10 Che mi esaspera fino ad esplodere la realtà in molteplici 'adesso'.
Внимание! Не стесняйтесь оставлять отзывы.