Lyrics Le storie di ieri - Fabrizio De André
Mio
padre
aveva
un
sogno
comune
Condiviso
dalla
sua
generazione
La
mascella
al
cortile
parlava
Troppi
morti
lo
hanno
tradito
Tutta
gente
che
aveva
capito
E
il
bambino
nel
cortile
sta
giocando
Tira
sassi
nel
cielo
e
nel
mare
Ogni
volta
che
colpisce
una
stella
Chiude
gli
occhi
e
si
mette
a
sognare
Chiude
gli
occhi
e
si
mette
a
volare
E
i
cavalli
a
Salò
sono
morti
di
noia
A
giocare
col
nero
perdi
sempre
Mussolini
ha
scritto
anche
poesie
I
poeti
che
strane
creature
Ogni
volta
che
parlano
è
una
truffa
Ma
mio
padre
è
un
ragazzo
tranquillo
La
mattina
legge
molti
giornali
è
convinto
di
avere
delle
idee
E
suo
figlio
è
una
nave
pirata
E
suo
figlio
è
una
nave
pirata
E
anche
adesso
è
rimasta
una
scritta
nera
Sopra
il
muro
davanti
casa
mia
Dice
che
il
movimento
vincerà
Il
gran
capo
ha
la
faccia
serena
La
cravatta
intonata
alla
camicia
Ma
il
bambino
nel
cortile
si
è
fermato
Si
è
stancato
di
seguire
gli
aquiloni
Si
è
seduto
tra
i
ricordi
vicini
i
rumori
lontani
Guarda
il
muro
e
si
guarda
le
mani
Guarda
il
muro
e
si
guarda
le
mani
Guarda
il
muro
e
si
guarda
le
mani
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