Lyrics Inutile - Remastered 2007 - Francesco Guccini
A
Rimini
la
spiaggia
com'è
vuota,
quasi
inutile
di
marzo
Deserta
dell'estate,
in
ogni
simbolo
imbecille
e
vacanziera
E
noi,
senza
nemmeno
un
poco
d'ironia,
fra
gusci
e
quarzo
Ad
inventare,
insieme,
primavera
Era
piovuto
piano
e
senza
pause,
quasi
fino
a
quel
momento
Picchiando
sopra
ai
pali
della
spiaggia,
il
mare
si
spezzava
in
lembi
Nel
ristorante
vuoto
il
cameriere,
assorto
e
lento
Cifrava
il
rebus
dei
cumulonembi
Compiendo
poi
quel
rito
inevitabile
e
abusato
Corremmo
coraggiosi
e
scalzi,
lungo
la
battigia
Di
un
verde
di
bottiglia
era
quel
mare
affaticato,
l'aria
una
stanza
grigia
Scoprimmo
che
oggi
il
mare
lascia
un
povero
relitto
Naufragi
di
catrame
e
di
lattine
arrugginite
Parlare
era
soltanto
un
altro
inutile
delitto
contro
le
nostre
vite
Parlare,
poi
di
cosa?
Di
quel
vino
troppo
freddo
e
un
poco
andato?
O
di
quel
fritto
misto
dato
lì,
con
malagrazia
naturale?
A
chi
è
triste
di
suo,
come
un
limone
già
adoperato
Dà
ancora
più
tristezza
mangiar
male
E
dire
che
volevo
regalarti
un
compleanno
un
po'
diverso
Ma
in
noi
turisti
fuori
di
stagione
c'era
tutto
di
sbagliato
La
notte,
già
una
cosa
andata
via,
il
mattino
perso
E
il
pomeriggio
forse
già
sciupato
Però
malgrado
tutto,
si
era
stati
bene
assieme
Così,
senza
un
futuro,
in
incertezza
intenerita
Pensavo:
"Farlo
o
no?
Parlare
o
no?
Restare
assieme
e
poi
cambiarsi
vita?"
Ma
se
fossimo
stati
un'altra
coppia
fra
le
tante
Avremmo
trasformato
tutto
in
quella
poca
gioia
O
avremmo
litigato,
per
sfogare
ad
ogni
istante
l'urlare
della
noia?
Domanda
forse
inutile,
com'era
forse
inutile
quel
giorno
Da
prendere
così
come
veniva,
senza
calcolare
il
resto
Ci
salutammo
in
fretta
e
in
fretta
anch'io
feci
ritorno
Di
marzo
si
fa
sera
ancora
presto
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