Lyrics Direttore - Giorgia , Frankie Hi-Nrg MC
Spettabile
direttore
responsabile
dell'ufficio
imperturbabile
gestione
risorse
umane
commestibile
Della
multinazionale
nordoccidentale
stabile
dalla
bella
incontestabile
situazione
contabile
Le
scrivo
la
presente
nell'intento
di
tenerla
attento
il
tanto
sufficiente
a
ritenermi
assunto
Mi
presento
sono
nato
come
tanti
in
un
tempo
in
cui
parecchi
stenti
eran
distanti
anche
i
resti
eran
contanti
I
ritmi
erano
costanti
e
tutti
quanti
più
contenti
C'era
sempre
poco
pane
ma
c'erano
anche
meno
denti
Si
era
abbienti
ma
bastavano
pochi
abiti
Si
respirava
austerity
pensi
addirittura
che
era
brutto
avere
i
debiti
in
quei
tempi
andati
Poi
siamo
cambiati,
ci
siamo
adeguati,
omologati,
catalogati
Guardi
un
po'
cosa
siamo
diventati
tutti
quanti
Incluso
il
sottoscritto
escluso
i
presenti
è
soltanto
disperazione
che
mi
spinge
nella
tua
direzione
Vede
direttore
non
mi
lamento
mi
sto
rivolgendo
a
lei
con
un
velo
di
rimpianto
Dal
momento
che
noi
siamo
quasi
coetanei
eppure
rimanendo
estranei
i
miei
ricordi
sorgono
spontanei
Provo
a
condividerli
con
lei
giusto
per
farla
riflettere
ma
so
che
non
ha
più
tempo
da
perdere
Vengo
al
punto
cardine
di
questo
mio
disordine
di
lettera
Mi
candido
per
un
posto
come
vittima
No,
non
si
preoccupi
non
sto
cercando
facili
scoop
mediatici,
non
tema
cimici,
iene,
strisce
o
simili
Sono
un
uomo
ai
limiti
in
bilico
sui
debiti
disposto
a
consegnarsi
per
due
spiccioli
Scusi
come
dice?
che
non
le
piace?
che
l'azienda
non
si
addice?
che
è
circonvenzione
d'incapace?
Pace.
chi
non
mi
vuole
non
mi
merita
ma
legga
fino
in
fondo
per
capire
quantìè
ipocrita
è
soltanto
disperazione
che
mi
spinge
nella
tua
direzione
Avete
fabbricato
gli
omogeneizzati
con
cui
sono
cresciuto
Poi
ogni
pannolino
che
ho
sporcato
Ogni
gioco
che
ho
giocato
Ogni
scarpa
che
ho
indossato
Ogni
articolo
scolastico
il
mio
zaino
ha
contenuto
Vostro
il
motorino,
vostra
la
miscela,
vostro
pure
il
casco
Vostre
tutte
le
assicurazioni
che
conosco
I
vostri
marchi,
le
vostre
garanzie
Uso
vostre
medicine
per
le
vostre
malattie
Vostre
anche
le
banche,
le
finanziare,
il
credito,
il
mito
di
comprare
tutto
subito
Ne
ho
subito
il
fascino
e
ora
abito
su
un
baratro
ipotetico
Ipotecato
al
rogito,
impiccato
a
un
prestito
Manca
solo
che
possediate
pure
me
Quindi
accolga
la
presente
senza
remore
Ma
non
mi
assuma
a
termine
che
vittime
con
simili
attributi
non
si
vedono
dal
tenpo
di
cipputi
Distinti
saluti
è
soltanto
disperazione
che
mi
spinge
nella
tua
direzione
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