Lyrics La Razza In Estinzione - Giorgio Gaber
Non
mi
piace
la
finta
allegria
Non
sopporto
neanche
le
cene
in
compagnia
E
coi
giovani
sono
intransigente
Di
certe
mode,
canzoni
e
trasgressioni
Non
me
ne
frega
niente
E
sono
anche
un
po'
annoiato
Da
chi
ci
fa
la
morale
Ed
esalta
come
sacra
la
vita
coniugale
E
poi
ci
sono
i
gay
che
han
tutte
le
ragioni
Ma
io
non
riesco
a
tollerare
Le
loro
esibizioni
Non
mi
piace
chi
è
troppo
solidale
E
fa
il
professionista
del
sociale
Ma
chi
specula
su
chi
è
malato
Su
disabili,
tossici
e
anziani
È
un
vero
criminale
Ma
non
vedo
più
nessuno
che
s'incazza
Fra
tutti
gli
assuefatti
della
nuova
razza
E
chi
si
inventa
un
bel
partito
Per
il
nostro
bene
Sembra
proprio
destinato
A
diventare
un
buffone.
Ma
forse
sono
io
che
faccio
parte
Di
una
razza
In
estinzione.
La
mia
generazione
ha
visto
Le
strade,
le
piazze
gremite
Di
gente
appassionata
Sicura
di
ridare
un
senso
alla
propria
vita
Ma
ormai
son
tutte
cose
del
secolo
scorso
La
mia
generazione
ha
perso.
Non
mi
piace
la
troppa
informazione
Odio
anche
i
giornali
e
la
televisione
La
cultura
per
le
masse
è
un'idiozia
La
fila
coi
panini
davanti
ai
musei
Mi
fa
malinconia.
E
la
tecnologia
ci
porterà
lontano
Ma
non
c'è
più
nessuno
che
sappia
l'italiano
C'è
di
buono
che
la
scuola
Si
aggiorna
con
urgenza
E
con
tutti
i
nuovi
quiz
Ci
garantisce
l'ignoranza.
Non
mi
piace
nessuna
ideologia
Non
faccio
neanche
il
tifo
per
la
democrazia
Di
gente
che
ha
da
dire
ce
n'è
tanta
La
qualità
non
è
richiesta
È
il
numero
che
conta
E
anche
il
mio
paese
mi
piace
sempre
meno
Non
credo
più
all'ingegno
del
popolo
italiano
Dove
ogni
intellettuale
fa
opinione
Ma
se
lo
guardi
bene
È
il
solito
coglione
Ma
forse
sono
io
che
faccio
parte
Di
una
razza
In
estinzione.
La
mia
generazione
ha
visto
Migliaia
di
ragazzi
pronti
a
tutto
Che
stavano
cercando
Magari
con
un
po'
di
presunzione
Di
cambiare
il
mondo
Possiamo
raccontarlo
ai
figli
Senza
alcun
rimorso
Ma
la
mia
generazione
ha
perso.
Non
mi
piace
il
mercato
globale
Che
è
il
paradiso
di
ogni
multinazionale
E
un
domani
state
pur
tranquilli
Ci
saranno
sempre
più
poveri
e
più
ricchi
Ma
tutti
più
imbecilli.
E
immagino
un
futuro
Senza
alcun
rimedio
Una
specie
di
massa
Senza
più
un
individuo
E
vedo
il
nostro
stato
Che
è
pavido
e
impotente
È
sempre
più
allo
sfascio
E
non
gliene
frega
niente
E
vedo
anche
una
Chiesa
Che
incalza
più
che
mai
Io
vorrei
che
sprofondasse
Con
tutti
i
Papi
e
i
Giubilei
Ma
questa
è
un'astrazione
È
un'idea
di
chi
appartiene
A
una
razza
In
estinzione
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