Lyrics L'Italia per me - J-AX feat. Fedez , Sergio Sylvestre
Eh,
già
Né
ricchi,
né
poveri,
siamo
nati
nel
mezzo
Io
e
mio
fratello,
sul
letto
a
castello
Casa
umile
fuori,
tirata
a
lucido
dentro
Quando
me
ne
sono
andato
m'è
rimasto
l'accento
Dialetto
del
nord,
con
la
cadenza
di
giù
La
polenta
e
il
salame,
col
kebab
e
il
couscous
Quando
penso
a
lei
mi
manca,
non
per
la
Costa
Smeralda
Ma
per
ogni
estate
la
vacanza
dai
parenti
del
sud
Non
è
il
politico
che
dice,
"Prima
gli
italiani"
Non
conta
se
ci
nasci,
conta
se
la
ami
Non
è
farsi
i
selfie
con
la
Ferrari
È
un
bambino
che
si
sente
Valentino,
mentre
schiaccia
sui
pedali
Non
è
il
saluto
a
braccio
teso
allo
stadio
È
Samantha
che
ci
crede
e
arriva
fino
allo
spazio
Non
è
l'abito
firmato
d'alta
moda
È
mio
padre
che
ha
firmato
le
cambiali
per
i
miei
libri
di
scuola
È
il
primo
bacio
dato
un
pomeriggio
al
luna
park
Ti
fai
il
caffè
più
buono
anche
nei
peggiori
bar
E
quando
vado
via
so
che
lei
rimane
dentro
me
È
una
canzone
di
De
Andrè
So
a
memoria
le
parole,
neanche
so
perché
Questa
è
l'Italia
per
me
Questa
è
l'Italia
per
me
Questa
è
l'Italia
per
me
Graffiti
come
sfondo,
nato
in
una
frazione
di
Milano
Cresciuto
in
una
frazione
di
secondo
Le
tipe
truccate
come
commesse
di
Moschino
E
noi
per
piacere
a
loro
truccavamo
il
motorino
Il
tricolore
impolverato
appeso
in
bidelleria
Ogni
ricordo
è
una
boccata
d'aria
di
periferia
Quando
non
si
andava
a
scuola
per
gli
scioperi
Il
primo
corteo
che
mi
torna
in
mente
con
l'odore
dei
fumogeni
Guardavo
i
figli
ricchi
col
Montgomery
pensando
Non
possono
permettersi
il
lusso
di
essere
poveri
Non
è
il
clientelismo
di
chi
salta
le
file
Ma
è
mia
nonna
che
quando
fa
i
conti
parla
ancora
in
lire
Sono
le
tende
di
Emergency
e
la
strada
di
Gino
Non
è
Gianluca
Vacchi
e
i
calciatori
da
giardino
Non
è
il
centro
commerciale
costruito
con
l'appalto
Ma
il
centro
sociale
che
mi
ha
dato
voce
sopra
un
palco
È
il
primo
bacio
dato
un
pomeriggio
al
luna
park
Ti
fai
il
caffè
più
buono
anche
nei
peggiori
bar
E
quando
vado
via
so
che
lei
rimane
dentro
me
È
una
canzone
di
De
Andrè
So
a
memoria
le
parole,
neanche
so
perché
Seh,
non
è
il
pusher
di
quartiere
con
il
poster
del
padrino
È
mia
mamma
col
santino
di
Falcone
e
Borsellino
Non
è
una
volta
all'anno,
tifare
la
nazionale
È
la
tua
squadra
di
calcetto
che
arriva
in
semifinale
Da
ladri
di
bicicletta
a
ladri
di
mazzette
E
forse
più
che
un
antifurto
servirebbe
un
antifurbo
Per
me
rimarrà
la
penisola
che
non
c'è
La
amo
e
la
odio
Questa
è
l'Italia
per
me
È
il
primo
bacio
dato
un
pomeriggio
al
luna
park
Ti
fai
il
caffè
più
buono
anche
nei
peggiori
bar
E
quando
vado
via
so
che
lei
rimane
dentro
me
È
una
canzone
di
De
Andrè
So
a
memoria
le
parole,
neanche
so
perché
Questa
è
l'Italia
per
me
Questa
è
l'Italia
per
me
Questa
è
l'Italia
per
me
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