Lyrics In Breve - Max Gazzè
E
un,
due
...
un,
due,
tre,
quattro.
E
poi
capita
che
il
sangue
sbatte
addosso
E
il
vento
sia
uno
scirocco
di
cristallo,
Che
ti
aggrappi
a
una
follia,
Prigioniero
dello
stallo,
Come
il
mare
sotto
le
alghe.
E
come
l′albero
d'autunno,
Lasci
foglie
sull′asfalto
Ad
ammucchiarsi
contro
i
muri.
Che
si
arrende
senza
sonno,
senza
storia...
Senza
volto
e
quella
sfilza
di
respiri.
Mentre
fuggi
e
ti
fai
largo
Tra
la
gente,
tra
le
grida
Sarà
il
fisco,
sarà
il
caldo.
Sarà
il
senso
della
vita,
Ma
ti
ho
visto
anche
un
sorriso,
In
quell'improvviso
volo.
Dopo
i
gemiti,
il
rancore
e
la
consueta
ipocrisia,
Del
"mai
più
di
questi
fatti",
C'è
una
tua
fotografia
Nel
Sole
24
Ore
e
due
brevi
trafiletti.
E
come
l′albero
d′autunno,
Lasci
foglie
sull'asfalto
Ad
ammucchiarsi
contro
i
muri.
E
si
arrende
senza
sonno,
senza
storia,
Senza
volto
e
quella
sfilza
di
respiri.
Quanti
giorni
accumulati,
Che
poi
bastano
minuti
Per
così
perdere
il
filo.
E′
strano
come
certi
umani
dopo
tutti
Questi
anni,
si
consumi
anche
il
destino.
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