Lyrics L'uomo Senza Volto - Murubutu feat. Il Tenente, Yanez Muraca, U.G.O., DJ Gamon & DJ Caster
¿Qué
pasa
all'uomo
che
passa
col
capo
abbassato?
Ha
un
basco
basso
sul
capo,
il
passo
cansato
Per
lui
il
tempo
basta
che
passi,
eppure
passa
e
non
basta
Non
un
giorno
è
passato
che
il
suo
volto
è
di
nuovo
cambiato
Passato
un
campo
accelera
il
passo
tra
i
vicoli
bui
Lui
cerca
qualcuno
o
qualcuno
cerca
lui
Scendendo
una
via
si
specchia
dentro
un
macchina
Questa
gli
rende
intatti
i
tratti
netti
della
schiatta
caucasica,
Il
nostro
si
guarda
e
rammarica,
Ha
la
capa
rasa,
la
barba
rada
e
una
piaga
alla
palpebra
Ha
la
faccia
bianca,
una
macchia
alla
guancia
glabra
Contrae
la
faccia
stanca
che
pare
non
abbia
labbra
Lui
guarda
il
cielo
poi
respira
a
piene
nari,
Sente
l'odore
del
vento
che
spira
dagli
Urali
Forse
non
sembra,
rimembra,
ma
Viali
e
muri
e
vari
musi
è
un
gioco
di
chiari
e
scuri
come
quelli
di
Rembrandt
Forse
qualcuno
lo
osserva,
il
cielo
lo
osserva,
ma
Lui
resta
all'erta
in
cerca
ma
sembra
non
serva
Passa
tra
l'erba
alta
che
nessuno
falcia,
Passa
di
volto
in
volto,
per
cui
nessuna
traccia
di
una
faccia
La
caccia
rimbalza
di
maschera
in
maschera
Si
specchia
con
ansia
in
una
fontana
dall'acqua
salmastra
La
vista
s'appanna,
il
panico
inganna
Il
nostro
scorge
la
gamma
di
tratti
della
schiatta
normanna
E
no,
non
domanda
né
rimanda
niente
qua,
La
calizia
incipiente
ha
ormai
invaso
le
tempia
Ha
crini
fulvi,
occhi
furbi
e
fulgidi
Qua
i
vasi
chiusi
preannunciano
nuovi
disturbi,
Sente
tra
le
cuspidi
i
fulmini
che
il
cielo
scarica
Sono
figli
del
vento
che
attraversa
la
Manica
"Ora
prendimi
l'anima
ma
ridammi
presenza!",
passa
Di
faccia
in
faccia
ma
una
faccia
vera
vorrebbe
avercela
No,
non
so
chi
son,
Io
non
so
più
chi
son,
Non
so
chi
son,
Io
non
so
più
chi
son
X2
Tende
a
tendere
il
tendine,
l'uomo
che
tende
a
farcela
Mentre
il
suo
volto
attorto
si
mostra
sicuro
di
farcela
Fra
rami
secchi
si
districa,
tra
la
selva
più
fitta
Fare
finta
d'averla
vinta,
non
accetta
la
vita
sconfitta
Uno
col
volto
divelto,
aperto
dalla
lama
di
un
bravo,
Nessuno
si
specchia
nell'acqua
d'un
tronco
cavo,
Centomila
sogni
insonni
di
malaria
che
mendica
Porta
l'orma
in
faccia
della
schiatta
dravidica
Scatta
tra
graffi
e
rami
in
faccia
che
sembrano
schiaffi
Soffia
fiati
di
fuga,
fiati
di
bocca
sempre
più
fitti
Tende
il
capo
color
corvo,
le
gote
bronzo
sporco
Rotte
le
gambe
cedono
il
colpo
a
un
corpo
morto
contro
un
tronco
A
terra
sporco
di
una
terra
diversa,
riversa
la
testa
Tra
le
fronde
il
vento
ricorda
la
foresta
dell'est,
va
ad
est
Del
suo
essere
non
ricorda
l'origine
Si
specchia
un
volto
nell'acqua
ma
qualsiasi
volto
rispecchia
l'immagine
Il
corpo
sporco
e
gracile
si
trascina
storto
lungo
l'argine
Lerce
scarpe
lacere,
calpestan
meste
cocce
e
cartacce
Facce
basse
passano,
non
sanno
che
stanno
guardando
Uno
che
non
ricorda
chi,
chi
è
stato,
né
dove
sta
andando.
Mani
in
tasca,
per
poco
non
casca
nell'acqua
dall'aspetto
livido
Aspetta,
chissà
cosa,
siede
e
riposa
il
fragile
fisico
Tremante
s'appresta
a
lustrare
luride
lenti,
Tristi
occhiali
infranti
rifletton
sfuggenti
i
lineamenti
di
Yankee
Il
suo
sguardo
è
assente,
occhi
smorti
e
spenti
Affanna
col
passo
pesante
classico
dei
piedi
dolenti
Profonde
cicatrici
ricamano
il
viso
pallido
Alita
il
tanfo
rancido
tipico
dell'ubriaco
fradicio
Sopra
la
testa
gracchiando
i
corvi
si
invitano
a
pranzo
Cibandosi
del
pesce
marcio
lungo
le
rive
dell'Hudson
Avrebbe
un'altra
vita
solo
potesse
immaginarsela
Lassù
invece
procede
allo
sbando
passando
di
maschera
in
maschera
No,
non
so
chi
son,
Io
non
so
più
chi
son,
Non
so
chi
son,
Io
non
so
più
chi
son
X2
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