Lyrics Scirocco - Murubutu , Rancore
E
guardandolo
dal
parco
in
Via
del
Cardo
E
là
il
sole
era
un
araldo,
il
cantico
del
caldo
E
il
cielo
là
colava
stanco
sulle
auto
Su
ogni
sguardo
il
suo
marchio
pallido
E
tutto
là
era
grigio
e
bianco
Uffici
e
traffico,
ogni
parco
era
un
camposanto
E
ogni
palazzo
una
caserma,
una
casella
Un
pachiderma
esausto
in
calce
e
amianto
Fuggirò
via
da
questo
porto
franco,
posto
infausto
Appronta
l'occhio
all'impatto
Periferia
di
fiumi
e
scarti
Scie
di
lumi
a
scatti
Vie
di
lupi
al
pascolo
e
allo
sbando
E
questo
spazio
schiaccia
i
sogni
in
due
minuti
Uno
sull'altro
come
sul
nastro
(come
sul
marmo)
Polverizzandoli
in
un
lancio
verso
l'alto
Come
in
un
lampo
E
coriandoli
nell'animo
Ma
un
vento
riscaldava
i
pensieri
della
mattina
E
là
Paolo
guardava
il
mondo
seduto
su
una
panchina
in
ghisa
"Riuscirò
mai
a
fuggire
da
'sta
linea?
I
contorni
della
mia
vita
sono
i
bordi
di
'sta
provincia
grigia
O
starò
qui
come
il
muschio
di
stazione?
Con
la
gioia
che
si
squaglia
dopo
ore
dietro
il
bancone
Con
la
noia
che
s'incaglia
negli
occhi
delle
persone
Poi
ne
esce
fuori
al
buio
nel
fumo
delle
stagnole
Solo
il
vento
di
Scirocco
mi
dà
una
speranza
Lui
che
passa
e
riscalda
ogni
landa
sfiorandola
L'unico
capace
di
scappare
oltre
'ste
strade
Che
anche
quando
resta
in
loco
dopo
poco
riesce
a
andarsene
Spira
e
danza,
vira
e
s'alza
Accorda
gocce
di
piogge
con
linee
d'aria
Ed
attraversa
il
tempo
e
il
mare,
il
temporale
e
le
montagne
Poi
si
ferma
a
amoreggiare
con
le
vele
nelle
darsene"
Paolo
guardava
i
pressi,
i
confini
farsi
più
stretti
E
gli
amici
farsi
più
spettri
e
i
profili
dei
tetti
in
eternit
"Che
cosa
aspetti?
lascia
in
fretta
effetti
affetti"
Via
i
lucchetti
alla
Benelli
a
due
tempi
senza
gli
specchi
Quando
avviò
la
moto
là
era
un
giorno
buono
Chi
vedendolo
per
strada
chiese:
"Paolo
dove
vai?"
"Seguirò
il
vento
e
non
ho
scopo,
non
ho
luogo
Ma
una
mappa
dettagliata
per
riuscire
a
non
tornare
mai"
E
via
da
qui
Viaggio
sulle
strade
d'aria
Andando
verso
Utopia
Via
da
qui
Ma
dimmi
dove,
ehh!
E
via
da
qui
Viaggio
sulle
strade
in
alto
Verso
rotte
ignote,
man
E
via
da
qui
Ma
dimmi
dove,
see!
Questo
mondo,
sregolato
Ha
un
volto,
screpolato
Bestie,
nei
carceri
che
pregano
in
apnea
Feste
in
quest'arcipelago,
sgretolato
Che
il
vuoto
intorno
lo
crea
per
dopo
sentirsi
Pangea
Paolo
sentirà
lamenti
provenienti
da
Continenti
sommersi
che
cantano
i
versi
di
quell'epopea
Ora
che
sta
su
un
prato
salato
che
conterà
Rose
dei
venti
crescere
tra
l'alta
e
la
bassa
marea
Il
crepuscolo
che
fu
svegliato
fu
platea
Di
un
pubblico
che
poi
si
presentò
come
un
cielo
stellato
Un
velo,
Paolo
irrigidì
ogni
muscolo
ed
accelerò
Passando
dall'asfalto
rovinato
allo
sterrato
Nero,
come
un
buco
dentro
al
buio
dietro
agli
angoli
Nei
boschi
si
udivano
i
vecchi
proverbi
degli
alberi
I
mostri
non
li
hai
mai
distrutti
tutti
copiandoli
Le
armi
che
hai
comprato
ora
le
butti,
coriandoli
Il
pubblico
di
stelle
applaudendo
lasciò
il
teatro
L'aurora
che
iniziò
ad
auto-ritrarsi
di
sfumato
E
Paolo
all'ultimo
rintocco
chiese
a
quell'aurora
che
albeggiava
Un
ultimo
ritocco
al
quadro
La
moto
fu
trovata
ma
non
era
danneggiata
Era
un
accrocco
al
centro
di
una
strada
senza
carreggiata
La
città
amareggiata,
l'atmosfera
mortuaria
tra
le
ombre
La
provincia
grigia
pianse:
non
conobbe
strade
d'aria
Capito?
Ciò
che
Paolo
disse
a
quell'aurora
Che
come
il
pittrice
gli
sembrò
disinibito,
sciocco!
"Dipingimi
anche
trasparente
come
una
parola
Ma
dipingimi
per
sempre
come
effetto
di
Scirocco
No
non
è
un
concetto
importante
che
poi
non
torno
Non
sarò
né
semestrale
né
facile
da
ammaestrare
Ed
andando
a
braccetto
con
il
Levante
e
col
Mezzogiorno
Che
voglio
strappare
il
mare
e
lanciarlo
contro
il
Maestrale
Io
voglio
soffiare,
gonfiare,
annaffiare
ogni
candela
Rubare
foglie
di
fuoco
lasciando
un
tronco
di
cera
Io
quella
sera
rubai
solo
per
te
La
rosa
più
ventosa
dal
prato
salato
dei
rosai"
L'aurora
staccando
un
petalo
a
sudest
E
usandolo
come
pennello
dipinse
la
storia
ai
grandi
marinai
Ora
si
racconta
che
c'è
un
vento
che
porta
Una
mappa
con
la
rotta
giusta
Per
riuscire
a
non
tornare
mai
E
via
da
qui
Viaggio
sulle
strade
d'aria
Andando
verso
Tupai
Via
da
qui
Ma
dimmi
dove,
ehh!
E
via
da
qui
Viaggio
sulle
strade
in
alto
Verso
rotte
ignote,
man
E
via
da
qui
Ma
dimmi
dove,
ehh!
Album
L'uomo che viaggiava nel vento (E altri racconti di brezze e correnti)
date of release
14-10-2016
1 Il re dei venti
2 Anemos - Introduzione
3 Isobarre
4 La bella creola
5 Dafne Sa Contare
6 L'armata perduta di Re Cambise
7 L'uomo Che Viaggiava Nel Vento
8 Linee di libeccio
9 Mara E Il Maestrale
10 L'ultimo soffio - Conclusione
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