Lyrics Il Barbiere Di Siviglia: No. 6 Aria: "La Calunnia È un Venticello" - Paata Burchuladze feat. Orchestra del Teatro Comunale di Bologna & Giuseppe Patanè
La
calunnia
è
un
venticello
Un'
auretta
assai
gentile
Che
insensibile,
sottile
Leggermente,
dolcemente
Incomincia,
incomincia
a
sussurrar
Piano
piano,
terra
terra
Sotto
voce,
sibilando
Va
scorrendo,
va
scorrendo
Va
ronzando,
va
ronzando
Nelle
orecchie
della
gente
S'introduce,
s'introduce
destramente
E
le
teste
ed
i
cervelli
E
le
teste
ed
i
cervelli
Fa
stordire,
fa
stordire,
fa
stordire
e
fa
gonfiar
Della
bocca
fuori
uscendo
Lo
schiamazzo
va
crescendo:
Prende
forza
a
poco
a
poco
Vola
già
di
loco
in
loco
Sembra
il
tuomo,
la
tempesta
Che
nel
sen
della
foresta
Va
fischiando,
brontolando
E
ti
fa
d'orror
gelar
Alla
fin
trabocca
e
scoppia
Si
propaga,
si
raddoppia
E
produce
un'
esplosione
Come
un
colpo
di
cannone!
Come
un
colpo
di
cannone!
Un
tremueto,
un
temporale
Un
tremueto,
un
temporale
Un
tumulto
generale
Che
fa
l'aria
rimbombar
Un
tremueto,
un
temporale
Un
tremueto,
un
temporale
Un
tumulto
generale
Che
fa
l'aria
rimbombar
E
il
meschino
calunniato
Avvilito,
calpestato
Sotto
il
pubblico
flagello
Per
gran
sorte
va
a
crepar
E
il
meschino
calunniato
Avvilito,
calpestato
Sotto
il
pubblico
flagello
Per
gran
sorte
va
a
crepar
E
il
meschino
calunniato
Avvilito
calpestato
Sotto
il
pubblico
flagello
Per
gran
sorte
va
a
crepar
E
il
meschino
calunniato
Avvilito,
calpestato
Sotto
il
pubblico
flagello
Per
gran
sorte
va
a
crepar
Sotto
il
pubblico
flagello
Per
gran
sorte
va
a
crepar
Sotto
il
pubblico
flagello
Per
gran
sorte
va
a
crepar
Chi
va
crepar
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