Текст песни La realtà è un uccello - Giorgio Gaber
Da
quando
è
nato
l′uomo
è
un
cacciatore
Affascinato
da
prede
sempre
nuove
Alla
ricerca
di
una
strada
da
inventare
Un
cacciatore
che
spara
al
mondo
che
si
muove.
La
realtà
è
un
uccello
che
non
ha
memoria
Devi
immaginare
da
che
parte
va.
La
realtà
è
un
uccello
che
non
ha
memoria
Devi
immaginare
da
che
parte
va.
La
realtà,
che
uccello!
È
più
furbo
del
gallo
cedrone.
Ma
io
insisto,
organizzato
lo
inseguo,
mi
apposto
lo
curo,
tuta
mimetica,
concentrazione.
Cip
cip...
Ridicoli.
Qualità
secondarie,
non
mi
interessa.
Roba
da
riformisti,
poi
scrivono:
Dopo
dure
lotte
abbiamo
preso
tre
beccafichi
e
due
fringuelli,
che
uccelli!
No,
aspetto
ben
altro,
io.
Ecco,
fermo,
ora
passa
di
lì,
tutto
calcolato,
una
scienza.
Frrr
pazienza!
Potrei
anche
andare
a
fagiani,
che
è
più
facile.
Co...
Coccococcoco...
co...
Roba
da
ministri,
cacciatori
in
pensione.
Qualcuno
spara
dal
1920.
Pum...
completamente
rintronati.
Anche
la
vista
ormai.
Poi
ce
lo
vedi
Andreotti
nel
bosco?
Che
segugio!
No,
il
cacciatore
vero
è
tutto
un'altra
cosa,
è
giovane
e
attento,
studia,
si
prepara.
Io
mi
son
segnato
tutto
su
un
quadernino,
non
si
può
più
improvvisare,
spontaneismo
finito.
Ora
è
tutta
una
roba
di
quaderni.
Dunque,
prima
l′uccello
è
passato
di
lì,
poi
è
passato
di
qui,
adesso
dovrebbe
ripassare
di
lì.
Anzi,
deve,
secondo
la
ben
nota
teoria.
Frrr...
Gianbattista
Vico,
che
imbecille!
La
realtà
è
un
uccello
che
non
ha
memoria
Devi
immaginare
da
che
parte
va.
La
realtà
è
un
uccello
che
non
ha
memoria
Devi
immaginare
da
che
parte
va.
È
un
uccello
strano
che
mi
gira
intorno
è
da
tanto
tempo
che
gli
dò
la
caccia
Ma
non
ha
abitudini
questa
bestiaccia
Mi
fa
impazzire
la
sua
ambiguità.
La
realtà
è
un
uccello
che
non
ha
memoria
Devi
immaginare
da
che
parte
va.
Sono
affascinato
da
un
uccello
strano
Che
non
è
mai
vecchio,
che
non
ha
passato.
Devo
anticiparlo,
devo
inseguirlo
Altrimenti
muoio
di
normalità.
La
realtà
è
un
uccello
che
non
ha
memoria
Devi
immaginare
da
che
parte
va.
Devo
anticiparlo,
devo
inseguirlo
Altrimenti
muoio
di
normalità.
La
realtà
è
un
uccello
che
non
ha
memoria
Devi
immaginare
da
che
parte
va.
La
realtà
è
un
uccello
che
non
ha
memoria
Devi
immaginare
da
che
parte
va.
Stavolta
lo
becco.
Sì
mi
sento
più
giusto,
più
a
posto,
perché
lui...
Flo
flo
flo...
vola,
è
forte,
velocissimo
e
io...
Pum...
lo
anticipo.
È
chiaro,
l'anticipo
è
tutto.
Guardiamo
Marx
Pum
che
anticipo!
Bel
cacciatore,
eh?
Ha
sempre
colpito.
È
chiaro,
aveva
capito
l'anticipo.
Ha
sbagliato
solo
quando
ha
provato
a
sparare
troppo
avanti.
Sì,
lui
diceva:
Inghilterra,
Stati
Uniti
Pum...
e
l′uccello:
Russia,
Cina
Ma
per
il
resto
ha
sempre
fatto
centro
con
una
mira
infallibile.
Ha
sempre
fatto
centro
perché
aveva
capito
l′anticipo.
Anche
noi
l'anticipo,
anche
noi
l′anticipo,
anche
noi
l'anticipo...
Pum
in
ritardo.
Come
mai?
Andava
così
bene
prima.
Sì,
nel
dopoguerra
l′uccello
sembrava
lì
a
tiro
e
noi
ci
siamo
mossi
bene,
ci
siamo
allargati.
Ma
è
possibile
che
quell'uccello
lì
non
ne
tenga
conto?
C′abbiamo
un
partito
di
quelli
vecchi,
solidi,
abbiamo
acquistato
anche
un
po'
di
potere.
Non
per
comandare
ma
per
guidare,
è
un'altra
cosa.
Per
guidare
nove
milioni
di
cacciatori.
E
intanto
che
sei
lì
che
gli
insegni
il
comportamento,
la
strategia,
il
compromesso,
l′uccello
via
che
fila,
madonna
come
fila!
L′unica
possibilità
è
quella
di
attirare
la
sua
attenzione
Fhhh,
fhhh,
fhhh...
Sì,
il
richiamo
è
fondamentale.
Ultimamente
è
diventato
molto
grosso,
un
richiamone
tipo
festival
con
frittelle
e
bandiere,
una
cosa
enorme,
industriale.
Ma
lì
l'uccello
non
ci
va
più
perché
c′è
solo
il
dinosauro
che
ci
tiene
a
diventare
storico.
Forse
l'uccello
preferisce
altri
richiami.
I
giovani
ne
hanno
di
più
artigianali,
sì,
a
bocca:
Uha-uha,
uha-uha,
uha
viva
Marx...
uha...
viva
Lenin,
viva
Mao
uha-uha.
Era
lì,
sembrava
che
venisse,
è
arrivato
lì
vicino
ed
ha
detto:
Bravi!
ed
è
andato
via.
Ma
come
mai?
Ma
come,
eravamo
così
avanti,
abbiamo
modificato
tutto,
l′impostazione,
il
linguaggio,
tutto.
Sì,
ci
chiamiamo
ancora
compagni,
ma
compagni
militanti,
è
qui
la
novità.
Militanti,
da
milizia,
l'Impero
Romano
e
l′uccello
via
lontanissimo.
Allora
noi
con
volontà
e
con
passione
cerchiamo
l'uccello,
no,
ci
organizziamo!
Ma
se
non
c'è
l′uccello
cosa
ci
organizziamo
a
fare?
Non
si
sa,
intanto
ci
organizziamo.
Che
è
anche
difficile,
perché
la
gente
se
non
vede
l′uccello
non
spara.
Qualunquisti!
Ci
criticano,
non
capiscono
che
noi
nell'organizzarci
abbiamo
tendenze
nuove,
sorprendenti,
cose
mai
viste.
Volantini,
manifestazioni,
feste
popolari.
E
poi
una
cosa
grossa,
sì,
una
cosa
grossa
con
la
sede,
la
segreteria,
il
direttivo.
Ma
però
in
tanti!
No,
non
nel
direttivo,
no,
dicevo
il
adesso
non
mi
viene
una
cosa
nuova,
aspetta,
una
roba
un
partito!
Che
invenzione,
eh!
La
realtà
è
un
uccello
che
non
ha
memoria
Devi
immaginare
da
che
parte
va.
La
realtà
è
un
uccello
che
non
ha
memoria
Devi
immaginare
da
che
parte
va.
È
un
uccello
strano,
fuori
dagli
schemi
Che
non
è
sensibile
ai
miei
richiami
Il
suo
volo
è
pieno
di
contraddizioni
Non
conosce
regole
né
fedeltà.
La
realtà
è
un
uccello
che
non
ha
memoria
Devi
immaginare
da
che
parte
va.
Io
mi
nutro
solo
di
un
uccello
strano
è
da
tanto
tempo
che
gli
dò
la
caccia
Vivo
per
mangiare
questa
bestiaccia
Altrimenti
muoio
di
inutilità.
La
realtà
è
un
uccello
che
non
ha
memoria
Devi
immaginare
da
che
parte
va.
Vivo
per
mangiare
questa
bestiaccia
Altrimenti
muoio
di
inutilità.
La
realtà
è
un
uccello
che
non
ha
memoria
Devi
immaginare
da
che
parte
va.
Noi
ci
liberiamo,
Ci
buttiamo
nell′amore
senza
falsi
moralismi
La
realtà
è
più
avanti.
La
realtà
è
un
uccello
che
non
ha
memoria
Devi
immaginare
da
che
parte
va.
Noi
ci
critichiamo,
Ci
guardiamo
dentro
lucidi
e
coscienti
La
realtà
è
più
avanti.
La
realtà
è
un
uccello
che
non
ha
memoria
Devi
immaginare
da
che
parte
va.
Noi
analizziamo,
Noi
mangiamo
Storia,
siamo
militanti
La
realtà
è
più
avanti.
Noi
scendiamo
in
piazza
Siamo
democratici,
siamo
antifascisti
La
realtà
è
più
avanti.
Siamo
sempre
indietro,
la
realtà
è
più
avanti
Siamo
sempre
indietro.
La
realtà
è
un
uccello
che
non
ha
memoria
Devi
immaginare
da
che
parte
va.
1 Suona chitarra
2 Eppure sembra un uomo
3 Il Signor G dalla parte di chi
4 L'ingranaggio (parte I°) - Il pelo - L'ingranaggio (parte II°)
5 I borghesi
6 Il mestiere del padre
7 Oh madonnina dei dolori
8 Al bar Casablanca
9 Far finta di essere sani
10 Cerco un gesto naturale
11 L'impotenza
12 Un'idea
13 La presa del potere
14 Quello che perde i pezzi
15 La libertà
16 L'odore
17 Chiedo scusa se parlo di Maria
18 La realtà è un uccello
19 La nave
20 Buttare lì qualcosa
21 La peste
22 C'è solo la strada
23 I reduci
24 Le elezioni
25 Si può
26 I padri miei - i padri tuoi
27 La festa
28 Quando è moda è moda
29 Gildo
30 Io se fossi dio
31 Il dilemma
32 Io e le cose
33 Lo shampoo
34 Io come persona
35 La strana famiglia
36 Qualcuno era comunista (prosa)
37 Destra - Sinistra
38 Il grido
39 Il mercato
40 Il conformista
41 Una nuova coscenza (canzone prosa)
42 Quando sarò capace di amare
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