Текст песни I marinai tornano tardi - Murubutu
Quand'è
che
mi
porti
con
te?
Voglio
vedere
quello
che
vedi
Gli
aveva
chiesto
appena
dopo
le
nozze
Nonostante
il
mal
di
mare
che
le
torceva
le
reni
Lo
avrebbe
seguito
su
tutte
le
rotte,
tutte
le
volte
E
quando
lui
tornava
dai
viaggi
di
notte
Avvicinando
lo
scafo
e
parlando
al
Libeccio
Lei
lo
avvistava
dalla
finestra
interrogando
la
coltre
Da
cui
si
vedeva
l'arrivo
e
l'attracco
del
peschereccio
Nonostante
i
trent'anni
che
parevano
un'era
lei
Lo
attendeva
ancora
alla
sera,
svaniva
l'intera
candela
Non
sai
mai
quando
torna
chi
lavora
nel
mare
Quando
ti
abitui
all'assenza
rieccolo
lì
che
compare
Lei
rimaneva
in
attesa
del
suo
sorriso
frugale
Come
se
l'acqua
ed
il
sale
lo
trattenessero
in
zone
lontane
E
ogni
volta
chiedeva:
e
questa
volta
che
fai?
Forse
era
una
domanda
scema,
una
cantilena
che
diceva
Resti
o
vai?
Che
fai?
Che
fai?
Resti?
(quando
taci
a
cosa
pensi?)
O
vai?
(il
nostro
amore
è
di
silenzi)
Che
fai?
(cara
mia
ma
dove
guardi?)
Che
fai?
(i
marinai
tornano
tardi)
Decorava
la
tavola
bianca
con
qualche
fiore
del
posto
Al
centro
un
vaso
d'acqua
e
dentro
un
ramo
di
bosso
Apparecchiava
sempre
per
due
con
il
mare
di
sfondo
Con
l'occhio
allenato
a
cogliere
tutti
i
movimenti
nel
porto
Poi
finalmente
eccolo
apparire,
la
punta
di
un
monte
Appoggiato
coi
gomiti
alla
balaustra
del
ponte
La
luna
riversava
sull'acqua
piatta
una
luce
rifratta
Che
scendeva
calma
carica
di
polvere
d'ovatta
Sicché
lui
le
raccontava
ciò
che
aveva
visto
fra
le
onde
La
costa
di
rocce
che
si
stende
fra
Genova
e
Tolone
O
il
manto
bianco
alle
falde
delle
Azzorre
Le
baracche
di
zinco
imbiancate
di
calce
nel
meridione
Le
zagare
esplodono
ovunque
ad
aprile
Ma
tu
non
farti
ingannare
le
parole
sanno
come
tradire
Questo
è
un
mestiere
pessimo,
qualche
scorcio
colpisce
Per
il
resto
è
solo
fatica
e
una
solitudine
che
annichilisce
Prendo
in
prestito
i
tuoi
occhi
allora,
disse
lei
scortese
Il
velo
del
vento
lambiva
le
vie
del
paese
E
si
portava
via
le
sue
speranze
di
stare
insieme
E
poi
le
riportava
le
speranza
di
poterlo
rivedere
fra
un
mese
Resti
o
vai?
Che
fai?
Che
fai?
Poco
tempo
e
partiva,
lo
vedeva
sparire
all'aurora
e
Lei
seduta
sulla
poltrona
lo
immaginava
intagliare
la
bruma
Verso
porti
e
moli,
a
trenta
nodi,
nuovi
Soli
Oppure
lottare
contro
muri
furiosi
di
schiuma
E
sarebbe
tornato,
sì,
sarebbe
tornato
E
sarebbe
riuscito
a
stupirla
ancora
Come
l'ultima
volta
che
tornato
a
tarda
ora
Le
aveva
portato
in
regalo
un
vestito
da
sposa
di
Cefalonia
Sempre
via
suo
marito
eh?
Beato
lui
che
viaggia
Dicevano
le
donne
salutandole
sulla
terrazza
E
lei
che
annuiva
pulendo
il
parapetto
di
ferro
Su
cui
il
vento
lasciava
sempre
un
leggero
vello
di
sabbia
Si
era
abituato
il
paese
di
pochi
focolari
A
vederla
in
attesa,
qualche
turista
chiedeva
ai
locali
Cosa
fa
quella
vecchia
alla
sera
con
gli
occhi
sul
porto?
Rispondevano:
aspetta
che
il
marito
torni
dal
mare
dal
mare
Sono
dieci
anni
che
è
morto
Vai?
Che
fai?
Che
fai?
Resti?
(quando
taci
a
cosa
pensi?)
O
vai?
(il
nostro
amore
è
di
silenzi)
Che
fai?
(cara
mia
ma
dove
guardi?)
Che
fai?
(i
marinai
tornano
tardi)
Альбом
Gli ammutinati del Bouncin' (Ovvero mirabolanti avventure di uomini e mari)
дата релиза
13-05-2014
1 L'uomo che viaggiò nel tempo
2 Le sirene
3 Storia di Laura
4 Introduzione
5 Isola verde
6 Marco gioca sott'acqua
7 I marinai tornano tardi
8 Sull'Atlantico
9 Diario di bordo
10 La Battaglia Di Lepanto (1571)
11 Gli ammutinati del bouncin'
12 La battaglia di Lepanto - 1571
13 Il giro del giorno in un mondo
14 Mari infiniti, Pt. 2
15 Il Giro Del Giorno in Un Mondo
16 Tempesta
17 Mari Infiniti, Pt.1 (Remix)
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