Giorgio Gaber - Che bella gente (prosa) Songtexte

Songtexte Che bella gente (prosa) - Giorgio Gaber




Che bella gente, che bella gente al tempo della liberazione
Gente che torna a voler bene, volti provati dal dolore, ma solidali e sinceri
O anche avversari ma con dentro il cuore, tutta un′Italia da ricostruire
Che bella gente c'è nell′aria quell'entusiasmo di chi rinasce, che insieme cresce, con le miserie e le canzonette
Coi nonni ladri di biciclette, e il pensionato e il mendicante
Che bella gente
Che bella gente che ha immortalato gli anni '60, gente che ride e balla e canta
Le notti allegre la luna piena, il frigorifero in cucina
E quel sorriso incerto e un po′ paterno, del leggendario Mike Bongiorno
Che bella gente quando le ragazze fini il ardore
Un certi cosce, un sederino che fai impassile, che dopo tutto del mendicante, non te ne importa quasi niente
Che bella gente
Che bella gente che ha rinnovato tutto il costume, con una gran rivoluzione
Capelli lunghi nel maschietto, dal proletario al baronetto
E poi esplode la minigonna, che è anche l′inizio della nuova donna
Che bella gente per il proprio ego sempre più vivo
Dallo nuovo di millionario al grande artista, che vanno tutti da un'analista
Più interessato, che interessante
Che bella gente
Che bella gente che ha inaugurato gli anni ′70, con una sfida non violenta
Fatta di fiori nei cannoni, e di buonissime intenzioni
Gente che arriva al proprio orgasmo, tra un tiro d'erba e un po′ di femminismo
Che belle gente con un desiderio di cose nuove, dove si vive il grande sogno, con qualche eccesso
Cerai che Frank Zappa al cesso, scandalizzava il benpensante
Che bella gente
Che bella gente che brulicava in ogni piazza, come fosse un'altra razza
Con il coraggio di un progetto per ribaltare proprio tutto
Sia nel sociale, sia nel sesso, con Che Guevara e il fazzoletto rosso
Che bella gente negli anni tragici del terrore, gente che muore e fa morire senza ragione
E nelle case tutto un paese, nella tensione più agghiacciante
Che bella gente
Che bella gente che pascolava negli anni ′80, senza lasciare mai un'impronta
Con l'ottimismo dell′italiano, che ci ha portato così lontano
Un paradiso dove quasi tutti, avevan gli occhi dei ricchi
Che bella gente che scopri l′arte Rubacha, con disinvolto triunfare di qualche genio
Che al suo confronto il grande arsenio è diventato un dire tando
Che bella gente
Che bella gente quella di ora, coi suoi modelli, i gran tatuaggi i vari anelli
Un po' abbruttiti fuori e dentro, con la pretesa d′esser contro
A imitazione dei rockettari, che lo san tutti che sono miliardari
Che bella gente che ogni giorno c'ho di fronte, con quell′aspetto quasi innocuo, indifferente
Con dei problemi così meschini, che ti potrebbero fregare o per invidia, o per vanità, o per poche lire
Che bella gente che ogni sera c'ho di fronte ipnotizzato da uno schermo fluorescente
Con dei giochini tra i più cretini, e il conduttore così allegro e commosso
Che più è imbecille più è schifoso, più ha successo
Che bella gente che io incontro oramente a una amostra, a un teatro, a un restaurante
Sono capaci di cose atroci, son così bravi a non scoprirsi e lasciar tracce
Ma è tutto scritto nei loro gesti nelle loro facce
Che bella gente sono costretto ad ascoltare, voglio dire gli intoccabili maestri del potere
Che mi raccontano con orgoglio, che grazie a loro l′Italia va sempre meglio
Proprio loro così invischiati, con dentro un'anima repellente, e con in testa niente
Che bella gente, che bella gente, che bella gente...
Che bella gente con le miserie del mondo intero, che sta vivendo il suo futuro
Con la speranza e l'ideale, di un incantesimo virtuale
Assaporando la poesia di un mondo nuovo, pieno di idiozia
E se fuggite in una casa in cima a un monte, scegliete un posto che sia davvero disinfestante
Che per errore potrebbe entrare, un po′ di odore del presente
Che bella gente, che bella gente (Bravo)



Autor(en): Gaberscik Giorgio, Luporini Alessandro


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