Giorgio Gaber - Incontro (prosa) Songtexte

Songtexte Incontro (prosa) - Giorgio Gaber




E quando sei lì, solo, su una spiaggia deserta
Lontana da quella terribile invasione
Di tende, ombrelloni, radioline, telefonini
Una terra di nessuno assolutamente incontaminata dalla civiltà
E ti godi il sole, il mare, il silenzio
All′improvviso, un indecifrabibile tintinnare di oggetti in movimento
Arriva il negro, voglio dire l'uomo di colore
Sarà a 30 metri, s′avvicina possente, sollevando un suggestivo pulviscolo di sabbia bianca
Madonna come è grosso, e come è nero
Voglio dire colorato, colorato di nero però
Ma cosa vuole da me?
Probabilmente sta passando di qui e già che c'è
Vorrà vendermi qualche cianfrusaglia delle sue
Quello di far finta di dormire è un vecchio trucco che non funziona mai
"Ehi amigo!" L'approccio è rassicurante, la voce meno
Devo dire che il fatto che sia nero complica un po′ le cose
E pensare che io ho adottato due piccoli negretti a distanza
Certo, li ho adottati perché da grandi restino
Invece lui è qui
Se fosse una donna, una bella negra, Naomi Campbell?
Ecco, vedi, lei non mi farebbe effetto, cioè mi farebbe un altro effetto
Figuriamoci se Naomi Campbell mi passa di qui
Tanto lui è pieno di cinture, sciarpe, cappellini
Borse, valigie, tappeti, asciugamani, maglioni
Insomma con addosso tutto quello che potrebbe portare
Un camioncino di medie dimensioni
E putuputupum! Tutto in terra
E ora prova tu a non comprare niente
Così liberato da tutta la sua mercanzia sembra anche più minaccioso
In una situazione di emergenza si può immaginare di tutto
Vedo già i titoli sui giornali
"Integralista islamico incontra milanese su una spiaggia deserta e lo sgozza"
Eh, la Madonna
No perché se uno ti spara ti già un po′ di fastidio, ma cccch è brutto
Quello che mi secca è che dopo, sicuramente, Elton John mi ci canta una canzone
Sto diventando pazzo
In realtà lo scurone si inchina sorridendo e mi fa l'elogio del suo negozio ambulante
Guarda come suda, chissà da dove viene, povero cristo
In fondo anche lui deve mangiare, magari con un sacco di figli
E quattro o cinque mogli, giovani
Però, che salute, eh?
E alle ore 14 sotto il sole cocente di agosto
Mi rimetto sdraiato con la gioia di avere acquistato alcuni oggetti utili
Tra cui una sciarpa di lana finto cachemire e un bel giaccone di montone
Vedi? In fondo sono un buon diavolo
E posso anche tranquillamente dire di non essere razzista
Però, come si fa a essere proprio sicuri di non essere neanche un po′ razzisti?
Se vogliamo essere proprio sinceri con noi stessi
Quasi tutti sentiamo uno strano senso di minaccia di fronte a qualcuno che è diverso da noi
Ammetterlo con un po' di vergogna è forse l′unica strada
Per arrivare alla totale eliminazione del problema




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