Giorgio Gaber - La macchina Songtexte

Songtexte La macchina - Giorgio Gaber




Una macchina
Una macchina nuova, di serie, pulita
Motore a posto, ho fatto l′ultimo tagliando, tutto funzionante
Lucida, verniciata, curata nelle sue rifiniture
Il cambio è a cloche piccolo, finito allo snodo
Con un soffietto in finta pelle lucida, trapuntata
Il posto per gli spiccioli, un rettangolo modernissimo, nero, zigrinato
Portaceneri a sportelli di plastica neri opachi, perfettamente funzionanti
Una mano, una mano di uomo, bianca, poco pelosa
Si muove piano, apre un deflettore
Il vetro scivola, stride leggermente, un rumore sottile, acuto
Poi silenzio
Una testa si avvicina, si appoggia al vetro
Una goccia cade adagio dalla fronte, ferma, immobile
L'uomo è fermo immobile
Anche la macchina è ferma immobile
Un′autostrada, un'autostrada di macchine ferme
Molte, moltissime macchine ferme, una fila di macchine ferme
È successo qualcosa, è successo qualcosa
Rumore di clacson, sirena a luci intermittente
"Sì, qualcosa al chilometro 107, un camion"
Ancora silenzio, la fila è ferma, qualcuno scende
Silenzio, un silenzio assurdo
Si sente parlare in inglese, lontano, bassa voce, come in un sogno
Ancora sirena lamentosa, ovattata, lontana
Si risale, la fila procede adagio
Qualche sorpasso timido, emozionante, 120, 150, 190
Lampeggiatore, sorpasso
Lampeggiatore, sorpasso, clacson
La prima galleria, luci di posizione
Lampeggiatore, sorpasso, la seconda galleria
Il paesaggio si muove, non è più orizzontale
Macchie verdi in alto, in basso, si distende a scaletta, saltellante, gradevole
Galleria, buio, luce
Galleria, buio, luce
Galleria, buio, luce
Apertura, ci siamo, il mare, il mare, il mare



Autor(en): Gaber, Luporini


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