Songtexte Aida: "Fuggiam gli ardori inospiti" - Lorin Maazel feat. Maria Chiara, Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, Luciano Pavarotti & Leo Nucci

BudDam e ardoni lospiti di queste lande il nude
Una robella patria al nos amors che
Esclude Le tiagor est le vergine Deh!
Di una profumata innesta stitua tornerin Sopra una terra
Estranea teco fuggir dovrei abbandonar la patria l'arre
Dei nostri dei il suolo io raccolsi di gloria i primi
Allori il ciel dei nostri amori come scordar potrem?
Come scordar potrem?
Come scordar potrem?
Come scordar potrem?
Come scordar potrem?
Come scordar potrem?
Come scordar potrem?
Come scordar potrem?
Come scordar potrem?
Come scordar potrem?
Come scordar potrem?
Come scordar potrem?
Come scordar potrem?
Come scordar potrem?
Aida!
Non famo!
Non famo!
Portala giammai ne via
O arse d'onora il var del mio possente
No, no, tante gli allora mis
No, giammai!
Giammai!
Decisti!
O no!
Le onde vascure son dei, son moderni
O no!
Fuggiamo!
Si fuggiam da questa luna, al deserto in scian fuggiamo
Qui solo rea sventura, là si schiude un ciel d'amore
I deserti interminati a lontanano saranno sulla
Il nastro trilleranno ed un più limpido fulgore
E la notte, o mia parata, dei miei padri ci riattende, e la notte
O mia parata, dei miei rasponi e ardoni e fior, questi campi ed
Empi prati a noi tuoio non saranno, ma le glorie di tuo furgo
Io mi arreco, o certano, questo patto d'amore io mi arreco
O certano, questo patto d'amore io mi arreco, o certano
Questo patto d'amore io mi arreco, o certano Ma dimmi
Per qual dia eviterem le schiere degli armati?
Il sentier scelto dai nostri a piombare
Sul nemico fia deserto fino domani
E quel sentier?
Le gole di Napata
Di Napata le gole
Ibi saranno i miei
Ma chi ci ascolta?
Aida è il padre e degli Etia vil re