Lyrics Carta stagnola - Caffellatte
Sconosciuti
in
un
letto,
non
so
più
parlare
Come
su
un
ring,
mi
hai
mandata
a
morire
Sento
dal
silenzio
quanto
serve
la
tua
voce
Il
sabato
e
il
lunedì,
il
mio
costante
malumore
Sconosciuta
a
me
stessa,
non
so
più
pensare
Non
salgo
sul
ring,
io
non
so
più
soffrire
Me
ne
accorgo
del
presente
quanto
resto
sottovoce
Resto
io,
la
claustrofobia,
solo
paura
di
morire
Ho
conservato
un
ricordo
Nella
carta
stagnola
Tra
i
libri
di
scuola
Vorrei
scheggiarti
il
sorriso
Un
ghigno,
non
rido
Ti
lego
al
dito
Sei
fragile,
ti
uccido
Ho
conservato
un
ricordo
Nella
carta
stagnola,
tra
i
libri
di
scuola
Sconosciuti
in
un
letto,
una
prigione
Bilocali
sotto
un
tetto
e
religione
Questo
schifo
di
lenzuola,
l'ipocondria
Di
un
giorno
che
poi
resto
mia,
resto
mia
Senti
questi
pavimenti
distorti
e
maledette
notti
Non
ti
scansi
tra
le
mani
i
panni
sporchi,
i
dischi
rotti
Tutti
quei
cazzo
di
cerotti
C'è
differenza
tra
la
sera
e
la
mattina
Tra
l'amaro
e
l'amarsi
di
qualche
giorno
prima
La
colazione
dell'alba
e
le
dieci
di
rientro
in
cucina
Fumo
stanca
una
bugia
e
l'apatia
L'afonia
dei
miei
giorni
muti
Oh,
mio
dio,
ho
un'amnesia
Incastrata
tra
i
denti
una
bugia
Commiserare
la
mia
soglia
del
dolore
Io
non
provo
più
piacere
Non
provo
più
piacere
nel
vederti
Nel
vedermi
stare
male
Ho
conservato
un
ricordo
Nella
carta
stagnola
Tra
i
libri
di
scuola
Vorrei
scheggiarti
il
sorriso
Un
ghigno,
non
rido
Ti
lego
al
dito
Sei
fragile,
ti
uccido
Ho
conservato
un
ricordo
Nella
carta
stagnola
Tra
i
libri
di
scuola
Vorrei
scheggiarti
il
sorriso
Un
ghigno,
non
rido
Ti
lego
al
dito
Sei
fragile,
ti
uccido
Sconosciuti
per
sempre,
non
so
che
pensare
Come
su
un
ring,
mi
hai
lasciata
a
morire
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