Lyrics Nel paese dei balordi - Caparezza
Babbo
babbino
non
picchiarmi
tanto
forte,
t′attacchi
al
vino
e
giù
coi
calci
sulle
mie
gambe
corte
Delle
legnate
sei
l'esperto
ma
ti
avverto,
toccami
ancora
e
sei
morto,
non
mento,
guarda,
ho
il
naso
corto!
Che,
mi
diverto
a
dir
cazzate?
Mi
costa
difenderti
dai
tuoi
vizi
se
m′ammazzi
di
mazzate
Mammà
se
la
dette
a
gambe
levate,
poverina,
scompare
la
tua
paga
ogni
mese,
in
paese
la
chiamano
fatina
Di
lei
hanno
stima
in
una
cantina
di
moda,
c'è
un
palo
e
mezza
nuda
vi
si
snoda,
fanno
la
coda
per
questo,
io
me
ne
vergogno,
faccio
un
sogno
e
vi
ci
resto:
la
mamma
casalinga
e
il
babbo
un
uomo
saggio
e
onesto
Ma
qualche
bastardo
beffardo
m'attende,
mi
da
del
bugiardo,
m′offende,
ne
sento
lo
sguardo
e
m′incammino,
curvo
nel
vestitino,
occhio
basso,
capo
chino,
chi
vuole
come
amico
un
burattino?
Dammi
la
mano,
vienimi
vicino,
sono
di
legno
non
sono
più
un
bambino...
Un
burattino
nelle
mani
del
destino...
Lucignolo
l'artista
s′aggiusta
una
pista
di
coca
col
mignolo,
si
riempie
le
tempie
di
nubi
empie,
pare
un
comignolo,
prima
si
fa
poi
si
fa
serio,
scrive
due
cazzate
sul
diario,
è
un
visionario
Per
questa
roba
c'ho
la
stima
della
gente"
Contento
per
te,
ma
per
me
sei
davvero
un
deficiente
Altro
che
matto,
meo
amigo,
com′è
che
un
fatto
sui
gradini
è
solo
un
fatto
e
su
di
un
palco
è
sempre
un
figo?
In
TV
è
arrivato
il
mago
Ciuccia
Fuoco,
presuntuoso
che
vende
un
mondo
sano
e
generoso
Tu,
tirchio
più
di
un
negozio
di
marca,
va
alla
forca,
sai
di
stronzate
più
di
una
turca
Piglia
per
il
culo
i
tuoi
pupazzi,
numeri
e
tarocchi,
intrallazzi
per
gli
sciocchi,
a
me
non
fanno
effetto,
piuttosto
attento
alla
finanza,
conoscono
il
tuo
nome,
e
sai
chi
è
l'infamone
che
gliel′ha
detto?
Dammi
la
mano,
vienimi
vicino,
sono
di
legno
non
sono
più
un
bambino...
Un
burattino
nelle
mani
del
destino...
Capocchio...
Capocchio...
Capocchio...
Tornando
a
casa
trovo
quei
due
tipi
là,
lui
è
il
gatto,
lui
è
la
volpe,
sono
in
società,
roba
onesta:
"la
nostra
banca
ha
istituito
un
fondo
apposta,
dacci
il
denaro
in
fondo
lo
investiamo
nell'azione
giusta..."
Questa
è
roba
fantastica
per
chi
mastica
Asimov,
non
baratto
i
miei
soldi
con
i
Kalashnikov
Sta
a
vedere
che
sono
io
l'asino,
ciuco
figlio
di
un
ciucco,
amico
di
un
tipo
tocco
e
poco
lucido
Lucignolo,
c′hai
il
nome
di
uno
stoppino,
tu
sei
una
sega,
io
un
burattino,
non
starmi
vicino
mannaggia
Persino
il
Ciuccia,
che
sta
a
cuccia
con
la
grata
in
faccia,
ha
detto
al
secondino
che
se
esce
viene
a
darmi
la
caccia
Nella
storiaccia
la
fata
ha
un
ruolo
incisivo:
mamma
più
lap
dance
uguale
ospite
televisivo
dall′audience
definitivo,
mentre
io
vivo
una
pena
Arriva
il
grillo
e
grida:
"
Capa,
in
culo
alla
balena!"
Dammi
la
mano,
vienimi
vicino,
sono
di
legno
non
sono
più
un
bambino...
Un
burattino
nelle
mani
del
destino...
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