Lyrics Frammenti - Eugenio Bennato
Mi
sperdo,
mi
sperdo
Di
fronte
al
fiume
di
parole
Della
biblioteca
di
Babele
Dove
l'esagono
regolare
È
l'elemento
essenziale
Unico
e
indivisibile
Di
Borges,
Omero,
del
nostro
tempo
Mi
sperdo,
mi
sperdo
Dove
Heisenberg
comincia
a
enunciare
Il
suo
principio
di
indeterminazione
Principio
universale
Che
pone
un
limite
alla
ragione
E
all'euforia
sperimentale
Mi
sperdo
di
fronte
all'amore
Che
non
mi
fa
ragionare
Di
fronte
al
mare
Che
ignora
l'invenzione
Della
sua
barca
a
motore
Del
sommergibile
nucleare
Di
fronte
al
mare
Senza
emozione
Che
continua
a
rullare
Mi
sperdo,
mi
sperdo
Di
fronte
al
filo
sottile
Delle
lezioni
americane
Di
Calvino
che
sul
finire
Consegna
al
terzo
millennio
Le
sue
categorie
Per
la
eleganza
poetica
E
la
sua
sopravvivenza
Mi
sperdo,
mi
sperdo
Di
fronte
al
sogno
irreale
Di
Lorca
che,
senza
esitare
Accosta
il
ponte
alla
rosa
Nella
lingua
spagnola
della
sua
Granada
Del
sogno
e
della
luna
piena
Delle
sue
cinque
della
sera
Mi
sperdo
di
fronte
all'amore
Che
non
mi
fa
ragionare
Di
fronte
al
mare
Che
non
ricorda
il
nome
Di
tutti
i
suoi
naufraghi
Delle
sue
navi
corsare
Di
fronte
al
mare
Senza
emozione
Che
continua
a
rullare
Mi
sperdo
di
fronte
all'amore
Che
non
mi
fa
ragionare
Di
fronte
al
mare
Senza
emozioni
Mi
sperdo
di
fronte
all'amore
Che
non
mi
fa
ragionare
Di
fronte
al
mare
Senza
emozioni
Mi
sperdo
di
fronte
all'amore
Che
non
mi
fa
ragionare
Di
fronte
al
mare
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